venerdì 10 febbraio 2012

I Racconti Grotteschi di L.A. Lewis e “Racconti di Dracula” Vol. III per Dagon Press

Racconti Grotteschi, 2012, copertinaCari amici e appassionati, dopo una pausa di qualche mese la Dagon Press torna a riaprire le sue cornucopie di tesori fantastici, e cosa c’è di meglio che trascorrere queste gelide serate invernali intinte nel bianco della neve (il colore dei fantasmi!) insieme a una buona raccolta di storie weird, magari vicino al camino, al tepore rassicurante della fiamma che arde sui ceppi?

Sì, perché una tra le più strane, più affascinanti e più oscure raccolte di storie dell’orrore di tutti i tempi è arrivata finalmente in Italia, grazie al lavoro di scavo e di recupero della Dagon Press e in primis del nostro benemerito collaboratore Bernardo Cicchetti, curatore dell’edizione italiana. Si tratta della incredibile, bizzarra antologia che nell’originale inglese ha il titolo di Tales of the Grotesque: A Collection of Uneasy Tales, volume del 1934 le cui rarissime copie originali sono oggi praticamente introvabili, valutate centinaia o anche migliaia di dollari sul mercato dell’antiquariato librario.

L’autore, il misterioso Leslie Allin Lewis (1899-1961), scrisse solo questo libro, una vera icona del genere fantastico e soprannaturale, e poi sparì nel nulla. Ma il fascino delle sue strane storie (undici in tutto) permane, anche a distanza di decenni, e il libro ha da allora stregato critici, esperti e connoisseurs della letteratura antirealista: “Una delle più belle antologie del terrore mai pubblicate,” l’ha giudicato uno specialista come Mike Ashley (in Who’s Who in Horror and Fantasy Fiction), e lo stesso Richard Dalby, che nel 1994 ha curato una riedizione altrettanto rara, parla di “horror stories di eccezionale qualità” (cfr. The Penguin Encyclopedia of Horror and the Supernatural).

Un libro e un autore leggendari, dunque, che siamo orgogliosi di portare in Italia, per la prima volta, in traduzione integrale arricchita dall’unico altro racconto scritto da Lewis, da straordinarie illustrazioni appositamente realizzate per questa edizione e da esclusive foto d’epoca: documenti, immagini e storie di indubbio fascino che rimandano al periodo delle weird tales più classiche, quelle per intenderci di M.R. James, A. Blackwood, W.H. Hodgson, ecc., ma con in più uno stile di scrittura moderno e perfettamente attuale.

“Quelli di Lewis,” assicura Neil Wilson (l’autore di Shadows in The Attic – A Guide to British Supernatural Fiction: 1820-1950) “sono racconti insoliti, originali, che in modo deciso portano l’atmosfera della ghost story classica nel Ventesimo Secolo”. Sono storie avvolte in atmosfere misteriose, inquietanti, surreali, macabre, spettrali, cupamente fantastiche e grottesche, da “La Torre di Moab”, in cui un edificio stregato, infinito, è dimora di demoni orrendi, a “Ibrido”, con una singolare trasformazione e un finale beffardo; da “La Fortezza Perduta”, che si trova in un limbo sperduto oltre il tempo e lo spazio, un luogo immoto e inanimato, ma violato dal crimine, a “Gli Accordi del Caos”, dove la bizzarra musica di un pianista-medium evoca visioni terribili di follia, morte e distruzione.

Ma tutte le storie sono decisamente singolari e intinte nelle atmosfere del macabro e del bizzarro, come “Il Bambino”, con la sua lugubre dimora che si erge in un bosco evitato da Dio e dagli uomini, abitata da una misteriosa entità, o “Gli Spettri dell’Aria”, un racconto sinistramente ‘lovecraftiano’ dove agisce una creatura maligna, infernale, enigmatica nei suoi scopi, e inconoscibile. E poi ancora la possessione soprannaturale de “La Pipa di Schiuma”, nel quale il diario di un folle riporta una cronaca assurda, terrificante, di alienazione e paranoia.

Tales of the Grotesque: A Collection of Uneasy Tales, 1934, copertina
Queste e altre Storie Grottesche troverete nel libro, una silloge perfetta di racconti terrifici tra i più originali del genere. Un’antologia che ben si presta anche per tentare un gioco affascinante, quello delle comparazioni letterarie.

“Immaginiamo che questa sia un’antologia di autori vari,” scrive Cicchetti nella Postfazione, “e attribuiamo ai racconti la paternità più probabile. Ecco, potrebbe uscirne fuori una lista del genere: ‘La Fortezza Perduta’ di Matthew Shiel, ‘Ibrido’ di Robert Hichens, ‘La Torre di Moab’ di Clark Ashton Smith, ‘Il Bambino’ di Edward Lucas White, ‘Il PugnalÈ di Robert Bloch, ‘Gli Accordi del Chaos’ di Algernon Blackwood, ‘La Pipa di Schiuma’ di August Derleth, ‘Gli Spettri dell’Aria’ di Howard Phillips Lovecraft, ‘Il Maiale di Ferro’ di Richard Matheson, ‘Vivente nella Morte’ di Algernon Blackwood, ‘Il Racconto dell’Autore’ di… Clive Barker? Stephen King? Decidete un po’ voi. Intendiamoci, se fosse così, se Leslie Allin Lewis fosse non un autore in carne e ossa ma uno pseudonimo collettivo, questa sarebbe davvero una delle possibili antologie del meglio degli autori citati”.

E davvero una personalità multiforme dev’essere stata quella di L.A. Lewis, di cui ancora oggi si sa decisamente troppo poco. Scrittore? Veterano delle due guerre? E che altro? Tutto quello che si sa di lui, oltre al fatto che sia stato un pilota della RAF e che abbia scritto alcune delle più originali horror stories di tutti i tempi, ce lo dice sempre Cicchetti nella sua Postfazione, in una inedita ricerca, impreziosita da foto e documenti d’epoca, in cui si svelano dettagli e fatti basilari e mai prima emersi della vita dello scrittore; del quale comunque restano avvolti nel mistero gli ultimi anni, trascorsi non si sa dove… forse in una delle realtà “altre” in cui si muovono i protagonisti dei suoi racconti? Il regno-limbo della fortezza perduta – uno dei suoi tales più magici e perfetti – o lo strano altrove verde di “Vivente nella Morte”, macabra fantasia di cadaveri e dimensioni parallele? Chissa! Quel che è certo, è che Lewis e i suoi Racconti Grotteschi sono oggi entrati nel mito della letteratura fantastica e di genere, ed è una fortuna averli recuperati e tolti dall’oblio delle opere perdute – grazie a Richard Dalby in Inghilterra e a Bernardo Cicchetti in Italia – per dar loro modo di continuare a stregare e affascinare una nuova generazione di lettori.

Il volume, stampato in solida edizione rilegata con sovracopertina “d’epoca” (basata su quella originale degli anni 30) è a tiratura limitata – solo 100 copie numerate – e viene venduto con il metodo della prevendita, cioè con prenotazione, al prezzo promozionale di Euro 29.00 + spese di spedizione. Gli ordini dovranno quindi pervenire entro il 30 febbraio 2012. Una volta chiuse le prenotazioni, le copie saranno stampate e spedite ai richiedenti che le riceveranno entro un paio di settimane. Dopo tale data, se resteranno copie invendute il costo di ognuna sarà di 35.00 Euro.

Importante: una volta esaurite le 100 copie, non sono più previste ristampe. Si offre così ai lettori e agli appassionati l’occasione di avere in esclusiva un qualcosa di unico, un libro destinato a diventare col tempo un tesoro per i collezionisti e un motivo d’orgoglio per chi lo possiede.

La modalità d’ordine è la seguente: o un versamento su PostePay n. 4023600464559329 (intestatario Pietro Guarriello) oppure un bonifico bancario (dati a richiesta). Dopo il versamento basta inviare una e-mail di conferma all’indirizzo di redazione (studilovecraft@yahoo.it) indicandovi un indirizzo postale per il recapito.

I Capolavori de “I Racconti di Dracula” vol. 3, 2012, copertinaRicordiamo inoltre che in concomitanza con l’uscita del volume Racconti Grotteschi di L.A. Lewis, sarà disponibile anche il terzo libro della collana I Capolavori de “I Racconti di Dracula”, che presenta altri tre memorabili romanzi dell’epoca d’Oro del weird tale italiano.

L’autore è Paul Carter, “il viandante nell’orrore”, come titola Sergio Bissoli l’appendice biografica, poiché ebbe modo di visitare tutte le nazioni del globo, eccetto il Giappone. E queste sue esperienze di viaggio, spesso straordinarie, sono riportate fedelmente nei suoi romanzi, ognuno dei quali ambientato in un differente paese del mondo, come i tre che presentiamo in questo volume:

Le Belle e i Mostri si ambienta nelle arroventate atmosfere del deserto Australiano, dove avvengono fatti strani, misteriosi, con scomparse di locali e di indigeni. Tutto converge all’isolata fattoria di Firth Farm, abitata da un gruppo di ricchi occidentali, tra cui due mad doctors che conducono strani esprimenti sulla fauna botanica. Mentre tra le felci giganti, le araucarie e gli eucalipti si muove una strana creatura…

In Satana è Donna rivive la leggenda di Lady Godiva, la contessa che scandalizzò l’Inghilterra cavalcando nuda; ma qui la storia si ambienta nelle gelide Highlands scozzesi, tra ruderi di antichi castelli battuti dalla furia degli elementi. E la rediviva in questione ha il volto scarnificato di un’orrendo scheletro vivente!

La Vergine di Sangue, probabilmente il capolavoro di Paul Carter, è un folle thriller urbano virato al soprannaturale e porta in scena la vita e la gioventù dorata di una Stoccolma funestata da misteriose scomparse, sulle quali la Polizia locale indaga. Ma tra incubi premonitori, abbazie in cui si svolgono strani convegni, e donne algide e crudeli, si spalanca sotto la città un sulfureo abisso popolato da esseri decapitati e da ancor più orribili segreti...

Paul Carter fu lo pseudonimo di Gualberto Titta (1906-1999), attore e scrittore, noto soprattutto per i suoi romanzi horror pubblicati dalla ERP negli anni 60 e 70, spesso firmati con gli pseudonimi di Werner Wrengel, Kevin Mc Hynes, Lancelot Wilde e, principalmente, Paul Carter. Scrittore eclettico ed eccentrico, Titta è stato autore di un centinaio di romanzi di vario genere (gialli, storici, di guerra, di spionaggio, thriller e, soprattutto, horror, molti comparsi anche in traduzione inglese, francese e tedesca), oltre che di racconti, testi drammatici (come Rottami, Il moschettiere azzurro e Christus), riduzioni teatrali (tra cui quella de I Miserabili di Victor Hugo, scritta a soli sedici anni), poesie e dialoghi per fotoromanzi. Tra i suoi romanzi dell’orrore spiccano Le belle e i mostri (1961), Satana è donna (1962), La luce dei morti (1963), Il marchio del vampiro (1964), Il canto degli annegati (1965), Il tesoro dei cavalieri neri (1972), Il sesso e la morte (1973) e Allucinazione maledetta (1977).

Copertine di Paul Carter ne 'I Racconti di Dracula'
Il volume, di 350 pagine, ha un costo di Euro 19.00 e può essere ordinato con le stesse modalità più sopra indicate. Per ulteriori informazioni, scrivete alla e-mail di redazione studilovecraft@yahoo.it.

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Pietro Guarriello