martedì 8 maggio 2012

Il libro dei gatti di H.P. Lovecraft

The H.P. Lovecraft: Il libro dei gatti, 2012, copertinaIl libro dei gatti di Howard Phillips Lovecraft, a cura di Gianfranco de Turris affiancato dal compianto Claudio De Nardi scomparso prematuramente nel 2010, esce per Il Cerchio Iniziative Editoriali in una versione ampliata, raddoppiata nel numero di pagine rispetto alla precedente edizione del 1995. Il volume si arricchisce di importanti contenuti grazie alla preziosa collaborazione di Pietro Guarriello.

L’opera raccoglie tutti gli scritti di Lovecraft in argomento felino all’interno della sua narrativa, da “I gatti di Ulthar” all’“Armata dei gatti” ne La ricerca onirica dello sconosciuto Kadath, le poesie dedicate ai mici e gli articoli sulla sua passione di ailurofilo sino a una vasta scelta di brani estratti dall’epistolario, il tutto corredato da puntuali note esplicative e di approfondimento.

“Nell’eterna diatriba fra gatti e cani, il Sognatore di Providence si schiera con tutta la sua cultura a difesa dei «signori dei tetti», della «stirpe che si strofina alle caviglie», del «destriero di Freya», del «cugino della Sfinge», dello «ierofante dei misteri», e ci spiega perché esso è superiore al cane per innumerevoli motivi: fisici e psichici, morali e ideali, estetici e metafisici, filosofici e pratici. Il dato fondamentale è che il gatto è parte del mito, il cane più prosaicamente fa parte della realtà. Nel suo elogio del gatto Lovecraft trasfonde la sua filosofia di vita, la sua «visione del mondo», la sua utopia artistica, la sua mentalità da «rivoluzione conservatrice», il suo amore per la classicità greco-romana, il suo senso estetizzante, il suo concetto di aristocrazia della cultura e dei costumi. Il piccolo felino, che era capace di tenersi in grembo per l’intera notte senza alzarsi per andare a letto, diventa il concentrato delle sue idee sull’uomo e il mondo, il simbolo del suo concetto di vita, un microcosmo in cui si può osservare la bellezza del macrocosmo e la perfezione della Natura”.

L’aggiornata prefazione di Gianfranco de Turris è preceduta da una presentazione di Marina Alberghini, presidente dell’Accademia dei Gatti Magici, mentre chiude in raffinatezza l’apparato introduttivo un intervento di S.T. Joshi, superbo critico dell’opera di Lovecraft. In appendice, a impreziosire ancora di più un già pregiato lavoro, un ricordo personale di W. Paul Cook estratto dal suo Omaggio a H.P. Lovecrat, oltre a un saggio di Massimo Berruti e un ricordo di Claudio De Nardi nel frammento di una propria lettera. All’interno del testo troviamo diverse riproduzioni e fotografie in argomento felino, mentre è di Andrea Bonazzi la suggestiva illustrazione in copertina.

Come conclude la presentazione sul risvolto: “nessuno ha scritto in così poche pagine una apologia dei felini culturalmente, filosoficamente e metafisicamente più profonda. In fondo, dice Lovecraft, «il cane dà, ma il gatto è»”.

Qui sotto, al completo, l’indice dei contenuti.

Prefazione:
Una sera d’estate, un micio nero... di Marina Alberghini
Apologia del gatto filosofico di Gianfranco de Turris
Nota alla seconda edizione di Gianfranco de Turris
H.P. Lovecraft di S.T. Joshi
Il libro dei gatti:
Gatti e cani
Confessioni di un ailurofilo impenitente
Racconti:
I gatti di Ulthar
L’armata dei gatti
Poesie:
Per un gatto
Sir Thomas Tryout
Tre poesie feline
I gatti
In memoriam: Oscar Incoul Verelst di Manhattan 1920-1926
Inno del K.A.T.
Dall’epistolario:
A Rheinart Kleiner, 21 maggio 1920
A Sarah L. Lovecraft, 17 marzo 1921
Ad Annie E. Phillips Gamwell, 19 agosto 1921
A Frank Belknap Long e Alfred Galpin, 1 maggio 1923
A Frank Belknap Long, 4 settembre 1923
A James F. Morton, 6 ottobre 1923
Alla signora F.C. Clark, missiva datata 20 dicembre 1724
A Frank Belknap Long, 26 ottobre 1926
A James F. Morton, Sabato, dicembre 1926
A E. Hoffmann Price, 11 dicembre 1932
A Clark Ashton Smith, 11 febbraio 1934
A Clark Ashton Smith, 9 marzo 1934
Alla signorina Elizabeth Toldridge, 21 giugno 1934
A Duane W. Rimel, 23 luglio 1934
A Duane Rimel, 10 agosto 1934
A Elizabeth Toldridge, 31 agosto 1934
A E. Hoffmann Price, 31 agosto 1934
A James F. Morton, 24 settembre 1934
A Duane Rimel, 19 novembre 1934
A Duane Rimel, 22 dicembre 1934
Alla signorina Elizabeth Toldridge, 25 marzo 1935
Alla signorina Elizabeth Toldridge, 22 aprile 1935
A E. Hoffmann Price, 29 maggio 1935
A Duane Rimel, 28 settembre 1935
Alla signorina Elizabeth Toldridge, 15 dicembre 1935
Ad Alfred Galpin, 17 gennaio 1936
Alla signorina Elizabeth Toldridge, 15 marzo 1936
Alla signorina M.F. Bonner, 1 aprile 1936
Alla signorina M.F. Bonner, maggio 1936
A William Lumley, 20 giugno 1936
A James F. Morton, 25 luglio 1936
A Fritz Leiber, 19 dicembre 1936
Ad Arthur F. Sechrist, 14 febbraio 1937
A James F. Morton, marzo 1937
Il felino senza età di H.P. Lovecraft e Clark Ashton Smith
Appendice:
Una notte con il gatto di W. Paul Cook
Il giorno che incontrai “Old Man” di Claudio De Nardi
La duplice nemesi dei gatti di Ulthar di Massimo Berruti
Nota bibliografica


Il libro dei gatti
H.P. Lovecraft
a cura di Gianfranco de Turris, Claudio De Nardi e Pietro Guarriello
collana Fantàsia, Il Cerchio, 2012
brossura, illustrazioni in bianco e nero, 168 pagine, €15.00
ISBN 9788884743053

Tatiana Martino

2 commenti :

  1. Io ne possiedo un'edizione più vecchia e credo meno corposa, non ce l'ho sottomano per controllarne i dati, ricordo solo la copertina blu.

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  2. Per confrontare i contenuti c'è sempre il Catalogo Vegetti, ma a parità di formato basta guardare il numero di pagine: 68 nell'edizione del 1995, 168 in questa.

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