martedì 29 gennaio 2013

Memory, un piccolo Lovecraft illustrato

Memory, 2012, copertina

Quasi un poema in prosa, “Memory” è un racconto brevissimo di Howard Phillips Lovecraft composto nel 1919. Meno di trecentosessanta parole, nell’originale, ma già denso di alcune ricorrenti immagini e atmosfere tipiche dell’autore di Providence, tra oscure e antiche rovine in una terra di sogno e una distaccata, persino beffarda visione d’una specie umana effimera nel tempo.

È la Arshile Booklets di Torino a pubblicare questa edizione illustrata di Memory, con i disegni in bianco nero di Wiz per la versione italiana a firma di Gillian Sermani, in un volumetto di sedici pagine in cartoncino formato 15x15 centimetri.

“Un breve testo mitico e ironico del maestro del terrore,” questa la brevissima presentazione editoriale di Arshile che descrive così le proprie produzioni: “Testi e immagini, invenzioni, paradossi, favole e satira, nuove e antiche storie in una collana di libretti originali creati con tecnica artigianale. Gli Arshile Booklets sono stampati in bianco e nero a tiratura limitata, ogni copia siglata e numerata dall’editore. Sono disponibili copie a colori realizzate a mano dall’artista autore dei disegni anch’esse firmate e numerate”.

Maggiori informazioni presso il sito www.atelierarshile.com, o attraverso il catalogo aggiornato dei booklets sulle pagine web di wfgraphos.

Memory
H.P. Lovecraft
Arshile Booklets, 2012
illustrato, 16 pagine, €8.00
ISBN 9788897825043

Andrea Bonazzi

sabato 26 gennaio 2013

Matthew Jaffe illustra Arthur Machen

Arthur Machen Project, by Matthew Jaffe
Arthur Machen Project, by Matthew Jaffe
Arthur Machen Project, by Matthew Jaffe
Arthur Machen Project, by Matthew Jaffe
Arthur Machen Project, by Matthew Jaffe

Abbastanza riservato da non lasciare note biografiche nemmeno sul suo sito personale, l'americano Matthew Jaffe parla di sé solo attraverso il proprio profilo di Blogger, forse dimenticato online, compilato nel 2009 presso il suo soggiorno francese ad Argenton Chateau.

[…] Vengo dal Michigan. Sto cercando di guadagnarmi da vivere come artista figurativo e illustratore. Disegnare e dipingere, specialmente soggetti di concezione immaginaria, è quello che amo fare nella vita. Sono andato via da San Francisco per realizzare il mio sogno di vivere e guadagnarmi il pane da artista. Lentamente ma con certezza, questo sta diventando una realtà. Ho avuto la fortuna di provenire da una famiglia che ha incoraggiato i miei sforzi artistici sin dalla tenera età. Entrambe le mie nonne, una artista ella stessa e l’altra un’entusiasta sostenitrice, hanno avuto una pesante responsabilità nel badare afinché intraprendessi questa via. […]

Attraverso la sua pittura evocativa, forme che non di rado sfumano nei colori e nelle suggestioni incerte del “non visto”, ha illustrato diversi volumi di genere fantastico e weird, realizzando splendide copertine per libri di Laird Barron (Occultation, 2010) e W.H. Pugmire (Some Unknown Gulf of Night, 2011).

Occultation, 2010, cover art by Matthew Jaffe
Some Unknown Gulf of Night, 2011, cover art by Matthew Jaffe

Una lunga serie di dipinti ispirati alla letteratura di Arthur Machen – tredici dei quali per il momento visibili su matthewjaffe.net – rappresentano il suo progetto più recente, destinato a illustrare il volume dedicato all’autore gallese nella lussuosa collana “Masters of the Weird Tales” della Centipede Press, in pubblicazione nel 2013. Un progetto che dagli Stati Uniti lo ha portato in visita per un paio di settimane a Gwent, nel sud-est del Galles, a esplorare i paesaggi e i luoghi stessi di Machen per coglierne diretta ispirazione… coi notevoli risultati che abbiamo presentato, almeno in parte, in questa pagina.

Gallerie: sito web personale www.matthewjaffe.net.

Andrea Bonazzi

giovedì 24 gennaio 2013

Mary Shelley: L’uomo in lutto e altri racconti gotici d’amore

L’uomo in lutto e altri racconti gotici d’amore, 2012, copertinaPubblicato presso l’editore Faligi di Aosta, L’uomo in lutto e altri racconti gotici d’amore raccoglie tre racconti di Mary Shelley originariamente apparsi fra il 1830 e il 1834 sul magazine letterario annuale londinese The Keepsake. Storie di un tragico romanticismo ancora immerso nelle atmosfere del gotico, a “L’uomo in lutto” e “La contadina svizzera” fa seguito l’elemento apertamente fantastico de “Il mortale immortale”, il tutto per la traduzione e cura di Federico Sabatini che apre il volumetto con un proprio saggio sulla poetica e i componimenti brevi in versi della scrittrice inglese.

“Un uomo piange la morte di una donna e un’esistenza costellata di emozioni sfaccettate che, dalla purezza dell’estasi, passano repentine al più profondo abisso di disperazione. Una bambina orfana trova rifugio in un castello nobiliare dove incontrerà il grande amore ma anche l’estremo orgoglio e la gelosia più infida. Un uomo scopre di essere divenuto immortale ed è quindi costretto a vedere l’amatissima moglie invecchiare e avanzare verso la fine dei suoi giorni. Tre storie gotiche scelte e tradotte da Federico Sabatini in cui i temi cari all’autrice di Frankenstein emergono con potenza e insieme con levità: donne forti e insieme fragilissime, eroi romantici, incomprensioni, morte, lacerazioni dell’animo, un paesaggio sublime che sembra parlare e raccontare di amori forti e dirompenti, di sentimenti estatici e perturbanti uniti in un caleidoscopio di emozioni e di eventi che penetrano nel nostro io più profondo”.

La casa editrice è presente sul web con il proprio sito www.faligi.eu. Questi i contenuti della raccolta nel dettaglio:

Un “per sempre troncato e nullo”: le prose brevi di Mary Shelley – Federico Sabatini
L’uomo in lutto (The Mourner, 1829)
La contadina svizzera (The Swiss Peasant, 1830)
Il mortale immortale (The Mortal Immortal, 1833)


L’uomo in lutto e altri racconti gotici d’amore
Mary Shelley
Faligi Editore, 2012
brossura, €8.50
ISBN 9788857419015

Tatiana Martino

lunedì 21 gennaio 2013

Where’s My Shoggoth? Rime lovecraftiane per l'infanzia


Where’s My Shoggoth?, 2012, copertina
E poi non continuiamo a dire che non ci sono più i bei libri di filastrocche per bambini di una volta.

Vabbe’… magari non saranno più proprio ed esattamente “quelli di una volta”… ma non ne mancano certo esempi recentissimi a beneficio, se non altro, delle future leve d’appassionati e cultori di H.P. Lovecraft.

Scritto da Ian Thomas e interamente illustrato da Adam Bolton, Where’s My Shoggoth? è un volumetto “per bambini fin oltre i novant’anni”, come si suol dire puntando a un pubblico assai più adulto che infantile. Un viaggio tra orridi e divertenti incontri lovecraftiani attorno e dentro un’oscura ed enorme residenza, alla ricerca del vostro amato cucciolo sfuggito. Un cucciolo di shoggoth, beninteso.

“Il vostro amico tentacolato si è perso. Cosa potete fare? Andare a cercarlo, naturalmente! Vagare dalle più profonde cantine fino alle più alte guglie di una labirintica magione. Battere ogni pista dalla foresta sino al lago. Sul vostro cammino incontrerete mostri e semidei, alieni e Grandi Antichi, e ogni genere di creature dai Miti di Cthulhu. Qualcuno di essi, da qualche parte, non avrà forse visto il vostro shoggoth? Un affezionato omaggio alle opere di H.P. Lovecraft” – prosegue la presentazione editoriale –, “con le splendide illustrazioni di Adam Bolton su rime di Ian Thomas. Per dilettanti dei Miti e possessori di shoggoth d’ogni età!”

Completo di un tabellone di gioco da percorrere sulla sua copertina interna, l’albo in cinquantasei pagine a colori è pubblicato negli Stati Uniti da Archaia Entertainment.

Informazioni, anteprime e quant’altro, comprese alcune tavole scaricabili da colorare, sono disponibili sul sito ufficiale wheresmyshoggoth.com, dal quale sono tratti il booktrailer e il video con lo sguardo sulle pagine che proponiamo a seguito.

Where’s My Shoggoth?
Ian Thomas e Adam Bolton
Archaia Entertainment, 2012
copertina rigida, 56 pagine, $11.95
ISBN 9781936393565





Andrea Bonazzi

giovedì 17 gennaio 2013

Riccardo Valla, 1942-2013

Riccardo Valla, Fiuggi, 2002 (Foto: A. Bonazzi)Quando c'e coinvolgimento personale, per quanto remoto lo si consideri, non ce la fai a mantenere il distacco necessario. Quello che ci vuole per mettere insieme una formalità da articolo commemorativo, da “coccodrillo” o qualunque cosa in questi casi ci si aspetti. E nemmeno quello che serve a lasciar perdere, a evitare di mettere in pubblico sfilze di parole probabilmente prive di sostanza. Le memorie restano esclusivamente personali. Il fatto, le cronache, le note bio-bibliografiche, sono già state scritte e lette più adeguatamente altrove. Resta quest'impressione di particolare e troppo improvviso silenzio nello scorrere del tempo, delle persone e del senso che attribuiscono alle cose. Resta qualcosa anche senza annaspare in frasi fatte. O in quelle sfatte, se è per questo. Resta qualcosa.

Andrea Bonazzi

mercoledì 2 gennaio 2013

I giochi di Cthulhu: dadi, carte, joystick e Grandi Antichi

Pubblicato dalla casa editrice Wild Boar, I giochi di Cthulhu di Matteo Poropat è la seconda e più aggiornata edizione del precedente titolo L’influenza di H.P. Lovecraft sul mondo ludico, nato in cinque puntate fra il 2006 e il 2007 sulla scomparsa rivista Necro per poi svilupparsi nella forma di breve saggio tematico, peraltro il solo nel suo genere, apparso nel 2010 su Studi Lovecraftiani #12 e diffuso quindi sia in volumetto a stampa che nei formati ebook. Dell’anno sucessivo è invece una sua traduzione inglese come Playing With Lovecraft. Tentacular Influences in Popular Games.

“I giochi di Cthulhu è un viaggio avventuroso tra i passatempi ispirati agli scritti di Howard Phillips Lovecraft. Dai giochi di carte come Munchkin Cthulhu al più noto gioco di ruolo horror, Call of Cthulhu, dal boardgame Arkham Horror a videogames terrificanti come Dark Corners of the Earth, passando per titoli sconosciuti e autoproduzioni affascinanti”.

Drasticamente rieditata, e con l’integrazione dei nuovi giochi apparsi nel frattempo, la nuova versione prosegue a esplorare i punti di contatto e le contaminazioni tra la mitologia mostruosa e fantastica creata da H.P. Lovecraft e l’industria ludica mondiale, dal role-playing al gioco da tavolo e di carte sino al videogame.

La copertina è di Davide Marescotti. In appendice, l’articolo di Pietro Guarriello “Howard Phillips Lovecraft: Il personaggio che nacque dopo la sua morte” consente di inquadrare la figura dello scrittore di Providence, egli stesso un mito letterario, spesso frainteso in un’aura di confusione sfumata fra l’oggettiva realtà e le fantasie “leggendarie” diffuse sulla sua persona.

Informazioni sul blog dedicato giochicthulhu.blogspot.it e presso le pagine web del Wild Boar Virtual Shop.

I giochi di Cthulhu
Matteo Poropat
Wild Boar Edizioni, 2012
brossura, 65 pagine, €5.00
ISBN 9788895186078

Andrea Bonazzi