giovedì 27 ottobre 2011

La notte di Villa Diodati

La notte di Villa Diodati, 2011, copertinaLa notte in cui germinò l’idea alla base del Frankenstein di Mary Shelley è oramai un mito moderno, uscito dalle pagine di critica e ricerca letteraria per approdare al cinema già ne La moglie di Frankenstein, nel 1935, fino a pellicole come Gothic di Ken Russell (1986) che proprio la fatidica serata di Villa Diodati prendono a soggetto.

La notte della sfida di Lord Byron: quella di scrivere ognuno un racconto spaventoso che potesse reggere, o meglio superare, il confronto con le storie spettrali che il gruppo di eccentrici amici – la giovane Mary Godwin con il di lì a breve marito Percy Bysshe Shelley‎, oltre a George Gordon Byron con l’amante Claire Clairmont, sorellastra di Mary, e il proprio medico personale John William Polidori – stavano leggendo insieme dall’antologia Fantasmagoriana (citata come Phantasmagoria nella nota editoriale del volume), versione francese del 1812 dell’originale tedesco Das Gespensterbuch, “Il libro dei fantasmi”.

Nell’estate nuvolosa e cupa del 1816, in quella villeggiatura sul lago di Ginevra che in visita a Lord Byron vide anche un vero e proprio fondatore del gothic romance, Matthew G. Lewis, nascono così il romanzo di Frankenstein, pubblicato anonimo nella sua prima edizione due anni dopo, ma anche il famoso racconto “The Vampire” di J.W. Polidori, stampato nel 1819 e a lungo popolare in quanto scambiato per opera di Byron, e il frammento incompiuto di quest’ultimo, dal quale Polidori trasse diretta ispirazione, noto come “The Burial” ma apparso col titolo di “A Fragment” nella raccolta byroniana Mazeppa sempre nel 1819.

I tre testi vengono oggi riuniti assieme in un’unica edizione nel volume La notte di Villa Diodati, nella nuova traduzione di Sarah Russo per la collana Le Sfingi di Nova Delphi Libri, il tutto corredato da un ampio saggio di apertura a cura di Danilo Arona.

“La notte del 16 giugno 1816, sulle rive del lago di Ginevra, un gruppo di letterati e intellettuali si incontra a Villa Diodati. Il tempo è umido e freddo, piove. Ispirati dalla lettura di un vecchio volume di novelle fantastiche dal titolo Phantasmagoria, alcuni di loro, tra cui Lord Byron, Mary Shelley e John Polidori danno vita a una «scommessa» letteraria: ognuno avrebbe scritto un racconto fantastico da leggere e confrontare con gli altri nelle notti successive. Nascono così Frankenstein di Mary Shelley, Il Vampiro di John Polidori e La Sepoltura di Lord Byron, opere che gettano le basi per lo sviluppo di moderni generi letterari quali la fantascienza, l’horror e il romanzo gotico moderno. Quello che accadrà in seguito, nella storia della letteratura e nelle loro vite, ha qualcosa di straordinario. Dopo quei giorni, una misteriosa maledizione sembrerà colpire tutti i partecipanti, che moriranno in tragiche circostanze, nell’arco degli otto anni successivi. Tutti, tranne la giovane Mary Shelley, che all’epoca aveva solo diciannove anni e che nel 1818 pubblicherà la prima edizione di Frankenstein, segnando per sempre il corso della letteratura di genere”.

Informazioni e ordini diretti, scontati attualmente del 15%, presso le pagine di www.novadelphi.it.

La notte di Villa Diodati
Mary Shelley, Lord George Byron, John Polidori
con un saggio di Danilo Arona
collana Le Sfingi, Nova Delphi Libri, 2011
brossura, pagine 350, €12.00
ISBN 9788897376071

Tatiana Martino

domenica 23 ottobre 2011

Blood and Other Cravings, i nuovi vampiri di Ellen Datlow

Blood and Other Cravings, 2011, copertina“Un’altra antologia sui vampiri?!” D’accordo, il genere non è mai stato così inflazionato, ma quando la firma dell’editor è quella di Ellen Datlow c’è più di qualche buona garanzia circa la qualità delle storie e la possibilità di un approccio originale al tema.

“Quando pensiamo ai vampiri, l’immagine istantanea che ne abbiamo è quella di zanne profondamente affondate nel collo della vittima. Ma succhiare il sangue è solamente una delle forme del vampirismo,” come riporta la nota editoriale. “Per questa brillante antologia originale, la curatrice ha commissionato storie a molte delle voci più potentemente dark dell’horror contemporaneo. Oltre ai vampiri zannuti della tradizione, la Datlow ci presenta racconti sulle sanguisughe di emozioni, i prosciugatori dell’anima e altri oscuri gradi di parassitismo, d’infestazione ed eviscerazione… tutti scritti sull’essenza vitale – letterale o metaforica – rubata”.

Diciassette short stories di autori come Lisa Tuttle, Barry N. Malzberg, Michael Cisco, Reggie Oliver e Laird Barron, forse non tutti notissimi in Italia – dove le novità di genere sul racconto breve stentano da sempre ad arrivare –, ma nomi di prestigio del weird horror attuale nel tentativo di rispolverare, se non ridefinire, la narrativa moderna sul vampiro.

Informazioni presso il sito web del gruppo editoriale MacMillan/Tor/Forge. Un’anteprima delle pagine è possibile ottenerla sfogliando il consueto servizio “LookInside!” di Amazon, da cui si può leggere l’intera introduzione di Ellen Datlow. Qui sotto, l’indice dei contenuti.

Introduction – Ellen Datlow
All You Can Do is Breathe – Kaaron Warren
Needles – Elizabeth Bear
Baskerville’s Midgets – Reggie Oliver
Blood Yesterday, Blood Tomorrow – Richard Bowes
X For Demetrious – Steve Duffy
Keeping Corky – Melanie Tem
Shelf-Life – Lisa Tuttle
Caius – Barry N. Malzberg & Bill Pronzini
Sweet Sorrow – Barbara Roden
First Breath – Nicole J. LeBoeuf
Toujours – Kathe Koja
Miri – Steve Rasnic Tem
Mrs. Jones – Carol Emshwiller
Bread and Water – Michael Cisco
Mulberry Boys – Margo Lanagan
The Third Always Beside You – John Langan
The Siphon – Laird Barron


Blood and Other Cravings
a cura di Ellen Datlow
Tor Books, 2011
copertina rigida, 320 pagine, $25.99
ISBN 9780765328281

Andrea Bonazzi

venerdì 21 ottobre 2011

Fumetti per IF – Insolito e Fantastico #8

Fumetti. IF – Insolito e Fantastico #8, 2011, copertinaDedicato ai fumetti, è in preparazione il n. 8 di IF – Insolito e Fantastico, trimestrale di letteratura, cinema, arte e musica a esplorazione dei generi del fantastico, la fantascienza e l’horror sino al giallo e il noir, pubblicato a cura di Carlo Bordoni per le Edizioni Tabula Fati.

Lo speciale raccoglie gli atti del convegno sul tema della letteratura disegnata tenutosi a Venezia per iniziativa di Alessandro Scarsella, docente presso l'Università Cà Foscari, assieme ad altri interventi dei collaboratori di IF Enrico Fornaroli, Elena Romanello, Giuseppe Panella, Riccardo Gramantieri e Renato Pestriniero.

A completare l'uscita l'intervista a Giuseppe Lippi, storico curatore di Urania, oltre ai racconti di Roberto Barbolini, Piero Giorgi, Bruce McAllister, Fernando Sorrentino, e il preannunciato thriller di Douglas Preston e Lincoln Child, “Andando a pesca”, dove compare per la prima volta da solo, senza l'ineffabile Pendergast, il tenente Vincent D'Agosta in una storia ancora inedita in Italia.

E ancora, le rassegne di Claudio Asciuti, Walter Catalano e Gian Filippo Pizzo; le recensioni, i film e un omaggio al grande Carlo Peroni, ottantadue anni portati (bene) con la matita. La copertina è illustrata da Franco Brambilla con una tavola realizzata per Infect@ di Dario Tonani (Urania 1521, aprile 2007).

Proseguono intanto con il quarto numero le uscite online di WIF, ovvero Worlds of IF, il supplemento digitale di IF inteso a integrarne e anticiparne talora i contenuti con articoli, racconti e saggi singolarmente in libera consultazione web oppure scaricabili nell’e-book dell’intera uscita, il tutto all’indirizzo di wif2.blogspot.com.

La rivista è distribuita principalmente in abbonamento postale. La campagna abbonamenti a IF è in corso a soli €30.00 per quattro numeri, per chi sottoscrive o rinnova l’abbonamento è riservata una copia omaggio del romanzo In nome del padre di Carlo Bordoni (Baroni Editore, 2001). Tutte le indicazioni sulla pagina ufficiale di IF – Insolito e Fantastico, per informazioni e richieste: rivistaif@yahoo.it.

Fumetti
IF – Insolito e Fantastico #8
a cura di Carlo Bordoni
Edizioni Tabula Fati, 2011
brossura, illustrazioni in b/n, 128 pagine, €8.00

Andrea Bonazzi

mercoledì 19 ottobre 2011

Monsters in America: la storica ossessione americana per l’orrore

Monsters in America, 2011, copertinaLo storico W. Scott Poole esplora i terrori nascosti fra i più oscuri recessi della storia americana nel suo Monsters in America: Our Historical Obsession with the Hideous and the Haunting, un saggio appena pubblicato negli Stati Uniti per la Baylor University Press.

Dai leggendari serpenti marini alle storie sugli zombie, dai processi alle streghe all’ossessione per le invasioni aliene, da Dracula a Norman Bates, l’autore ci accompagna a scoprire i veri orrori all’origine del fascino da sempre esercitato sull’intera cultura americana dall’“orribile” e il “mostruoso”.

“Il passato dell’America si potrebbe vedere come una sorta di film horror, forse persino uno «slasher» di quelli a basso budget,” afferma Poole. “Si presenta davanti a noi grondando sangue, le proprie vittime disseminate sul terreno, nella luce di un sinistro chiar di luna a rivelarci quegli orrori che non si imparano sui libri di storia in terza media”.

I mostri come un riflesso delle ansie comuni sulle identità politiche, la religione, le forze economiche, le dinamiche di genere e razziali, i cambiamenti della società. Attraverso i secoli, le spaventose tradizioni popolari, la caccia alle streghe, le leggende sull’esistenza di bestie strane e singolari, le storie di fantasmi, il cinema e la letteratura di fantascienza e dell’orrore, il panico sul satanismo e le leggende metropolitane sono grado di rivelare inquietanti verità circa la storia americana.

Fra gli abbondanti esempi, i conflitti religiosi dietro alle persecuzioni per stregoneria del New England puritano; i mostri marini e quelli dei boschi o del deserto, portati dal folklore europeo e sviluppatisi con i racconti di frontiera; gli orrori più che concreti della schiavitù, quelli nati dalle carneficine della guerra civile e dalle cronache di serial killer; i mostri dell’era atomica e le psicosi paranoiche della guerra fredda, sino all’idea stessa degli alieni come forza d’invasione o, agli antipodi, quali salvifici messia in grado di salvare la nazione da sé stessa…

E ancora l’horror degli slasher movies, da Psycho a Halloween nelll’invadere e turbare la sfera del privato, le relazioni e il sesso, la famiglia; le orde apocalittiche e spersonalizzate degli zombie, o quelle sempre più seducenti e glamour dei vampiri, fino alle incognite future del mostro “post-umano”.

“Ogni periodo storico decide quali siano i propri mostri, creando quelli di cui più ha bisogno,” conclude W. Scott Poole, critico della cultura pop e professore associato di Storia presso il College of Charleston, autore fra l’altro del precedente studio Satan in America: The Devil We Know (2009).

Maggiori informazioni sul libro presso le pagine web della Baylor University Press e, con ampie possibilità di approfondimento, sul sito ufficiale www.monstersinamerica.com. Un’occhiata ai contenuti del volume è possibile darla anche attraverso le anteprime del servizio “LookInside!” di Amazon. Qui a seguito, il booktrailer.

Monsters in America
Our Historical Obsession with the Hideous and the Haunting
W. Scott Poole
Baylor University Press, 2011
copertina rigida, illustrazioni in bianco e nero, 295 pagine, $29.95
ISBN 9781602583146



Andrea Bonazzi

lunedì 17 ottobre 2011

Dracula a teatro nella notte torinese di Halloween

Dracula, locandina 2011Il Dracula teatrale anni 20 di Hamilton Deane e John Balderston torna sul palcoscenico per la notte di Halloween al Teatro Araldo di Torino. La compagnia Thealtro riporta in scena la storica piece americana basata sul romanzo di Bram Stoker, dalla quale fu tratto a sua volta il celebre film Universal del 1931, nella sua prima versione italiana autorizzata per la traduzione e regia di Antonello Panero.

La più classica delle storie di vampiri viene riproposta nella serata del 31 ottobre prossimo in un nuovo, minimale allestimento teso a dare il massimo risalto alla sua stessa scrittura essenzialmente con la recitazione, tramite la presenza scenica e l’uso dell’illuminazione.

“La nuova messinscena prevede una grande e profonda revisione dello spettacolo,” scrive il regista e attore Antonello Panero nel presentare lo spettacolo alla stampa. “Gli spazi saranno definiti e creati da luci e ombre, senza l’ausilio di oggetti di scena e gli attori reciteranno senza trucco. Questo per sottolineare l’importanza del testo che, senza essere un capolavoro di poesia, resta comunque un ottima macchina teatrale. Le reazioni a ciò che avviene, quindi, saranno maggiormente efficaci perché «naturali», non supportate da makeup. Le luci saranno dirette dalle quinte al centro e non dall’alto, come a ribadire il fatto che si tratta di una vicenda in cui gli uomini hanno a disposizione solo se stessi e non aiuti divini o ultraterreni. Anche la modifica del cast supporta questa revisione dell’impianto: Giorgio Perona delinea un Seward più maturo e riflessivo e quindi le discussioni con Van Helsing e Harker appaiono dei veri e propri consigli di guerra per combattere il nemico. Il personaggio di Renfield, quindi, non sarà più l’isterico intruso ma apparirà più serio e profondo, discorrendo alla pari con i professori in scena. Lucy sarà più che mai preda del vampiro ma lo sarà con una condiscendenza più marcata e ambigua. Di conseguenza, tutti i personaggi hanno modificato il comportamento e il modo di rapportarsi fra loro”.

“La mia decisione di interpretare per la prima volta Dracula,” prosegue Panero, “può apparire un azzardo: per questo, diversamente da quello di Federico Sacchi, il mio vampiro sarà vecchio, insinuante, armato più di voce che di zanne. Questa nuova versione, insomma, punta tutto sulle potenzialità attoriali e sull’abilità di ipnotizzare il pubblico servendosi di ciò che gli uomini, in scena e fuori, hanno quale prima e formidabile arma per capire e combattere ciò che vi si oppone: la propria voce. Tutto è suono e musica. Il resto è chiuso nel manicomio”.

Informazioni in rete presso il sito web di Thealtro Associazione Culturale e sulla pagina Facebook dell’evento.

Dracula di Hamilton Deane e John Balderston
traduzione di Antonello Panero con la collaborazione di Massimo Chionetti
musiche originali di Roberto Cortese
regia di Antonello Panero
con (in ordine di apparizione) Massimo Chionetti, Giorgio Perona, Marco Armellino, Enrico Cravero, Patrizia Schneeberger, Manuel Somma, Veronica Stilla e Antonello Panero
lunedì 31 ottobre 2011, ore 20.45
Teatro Araldo, Via Chiomonte 3/a, Torino
info e prenotazioni: tel. 011.2075859 – biglietteria@teatroaraldo.it
biglietteria dal mercoledì alla domenica dalle 15.00 alle 19.00

Andrea Bonazzi

sabato 15 ottobre 2011

Karl Edward Wagner fra i maestri del Weird Tale

Masters of the Weird Tale: Karl Edward Wagner, 2011, copertinaScomparso a soli 49 anni nel 1994, l’americano Karl Edward Wagner ha rappresentato una delle voci più potenti e originali nel weird horror e nella dark fantasy degli anni 80 e 90, sia come autore che in veste di antologista ed editor.

Con una visione del mondo particolarmente disincantata e oscura – complice forse la sua preparazione come psichiatra, anche se non ne esercitò la professione –, Wagner ha lasciato in meno di due decenni un’impronta indelebile nei generi del fantastico, anche nella distratta Italia con diversi dei suoi racconti dell’orrore qua e là antologizzati e, soprattutto, con la nera e robusta heroic fantasy del ciclo di Kane (Le trame dell’oscurità, L’angelo della morte, Il guerriero dell’anello, La crociata nera e I venti della notte), qui da noi probabilmente l’opera più nota insieme all’omaggio howardiano del romanzo Conan e la strada dei re.

Una prima raccolta delle sue storie horror, Exorcisms and Ecstasies, era apparsa nel 1997 per l’editrice Fedogan & Bremer, divenendo un raro pezzo da collezionismo ora con folli quotazioni di mercato. Un peccato, perché le cupe visioni di questo amatissimo ma oggi non più così noto scrittore meriterebbero un più vasto recupero e una maggiore diffusione.

Una sua riproposta, pur rimanendo entro i limiti delle edizioni limitate di lusso, è ora in uscita negli Stati Uniti per la Centipede Press con Masters of the Weird Tale: Karl Edward Wagner, un poderoso e ponderoso tomo che nella curatissima serie dei “maestri del weird” va ad affiancarsi ai volumi già dedicati a Poe, Blackwood, Hodgson, Lovecraft, Long e Kuttner.

Al momento ancora disponibile in preordine, con un prezzo certamente destinato a prossima e astronomica salita, il volume curato e introdotto da Stephen Jones riunisce 38 storie weird di K.E. Wagner, in oltre 700 pagine illustrate con una decina di nuove tavole a colori appositamente realizzate da J.K. Potter. A completare il tutto gli interventi introduttivi e il ricordo personale di Peter Straub e di David Drake, una vecchia introduzione dello stesso Wagner e la conclusiva postfazione di Laird Barron.

Tra i racconti inseriti non manca l'oramai piuttosto noto “Sticks” (1974, tradotto in italiano come “Bastoni”, “I graticci” o “I graticci di legno”), curiosamento legato a un aneddoto personale dell’illustratore Lee Brown Coye che realmente, in un luogo isolato, s’imbatté negli enigmatici graticci di bastoncini poi disegnati anche sulle proprie copertine per la Arkham House (vedasi Other Dimensions, 1970). Una suggestione visuale che tornerà, in qualche modo, persino nel film The Blair Witch Project (1999).

Masters of the Weird Tale: Karl Edward Wagner esce in una tiratura di sole 200 copie, rilegate in tela e in cofanetto, autografate da Jones, Potter, Straub, Barron e Drake. Il che, in effetti, lo renderebbe una ennesima, esclusiva eccentricità per soli danarosi bilbliofili… ma almeno a questo la Centipede Press sembra aver posto rimedio, con una edizione più abbordabile e divisa in due volumi, Where the Summer Ends: The Best Horror Stories of Karl Edward Wagner, Vol. 1 e Walk on the Wild Side: The Best Horror Stories of Karl Edward Wagner, Vol. 2, previsti in uscita per la primavera del 2012, attualmente prenotabili con forte sconto in rete presso bookstores come Amazon o The Book Depository.

Maggiori informazioni e qualche pagina di anteprima sono disponibili sul sito ufficale centipedepress.com. Qui sotto, l’indice dei contenuti del volume.

Foreword: My Friend Karl – Stephen Jones
Various Encounters With Karl – Peter Straub
The Truth Insofar As I Know It – David Drake
Introduction: Unthreatened by the Morning Light – Karl Edward Wagner
In the Pines
Sticks
The Fourth Seal
Where the Summer Ends
.220 Swift
The River of Night’s Dreaming
Beyond Any Measure
Neither Brute Nor Human
Blue Lady, Come Back
The Last Wolf
Into Whose Hands
More Sinned Against
Shrapnel
Silted In
Lost Exits
Endless Night
An Awareness of Angels
But You’ll Never Follow Me
Cedar Lane
The Kind Men Like
The Slug
Did They Get You to Trade?
Little Lessons in Gardening
A Walk on the Wild Side
Passages
In the Middle of a Snow Dream
Gremlin
Prince of the Punks
The Picture of Jonathan Collins
Locked Away
I’ve Come to Talk with You Again
Final Cut
Brushed Away
Old Loves
At First Just Ghostly
Lacunae
Plan 10 from Inner Space
Sign of the Salamander
Afterword: In the Shadows of the Pines – Laird Barron


Masters of the Weird Tale: Karl Edward Wagner
Centipede Press, 2011
copertina rigida in cofanetto, illustrazioni a colori, 700 pagine, $195.00 in preordine ($295.00)

Andrea Bonazzi

giovedì 13 ottobre 2011

Carmilla la vampira

Carmilla la vampira, 2011, copertinaProbabilmente uno dei più ristampati titoli di genere sul mercato editoriale italiano degli ultimi trent’anni, la più nota e ormai classica novella vampirica di J. Sheridan Le Fanu fa il suo ritorno in libreria con Carmilla la vampira in un volume tradotto, curato e annotato dall’esperto Fabio Giovannini in uscita a ottobre per Stampa Alternativa.

“La più celebre delle vampire, Carmilla, compie 140 anni. Per festeggiarla, ecco un’edizione annotata e «definitiva» del racconto di Joseph Sheridan Le Fanu, pubblicato per la prima volta a puntate tra il 1871 e il 1872”.

In appendice, con il testo originale a fronte, il Christabel di Samuel Taylor Coleridge, lungo poema in due parti che lo scrittore inglese compose fra il 1797 e 1800, fonte d’inspirazione per l’irlandese Le Fanu che alle protagoniste dei versi di Coleridge, Christabel e la conturbante Geraldine, volle forse rendere omaggio nei personaggi di Laura e di Carmilla.

L’inserto illustrato Vampireide conclude il libro con una carrellata di fotografie e riproduzioni sulle “30 eredi di Carmilla”.

Gli appassionati di Weird Tales potranno riconoscere sulla copertina la seducente “vampira” in maschera disegnata da Margaret Brundage per una delle più famose e quotate covers dello “unique magazine” statunitense, quella di ottobre 1933.

Informazioni sull’uscita presso il sito web di stampalternativa.it.

Carmilla la vampira
Joseph Sheridan Le Fanu
collana Grande fiabesca, Stampa Alternativa, 2011
brossura, illustrato, 240 pagine, €18.00
ISBN 9788862222655

Tatiana Martino

martedì 11 ottobre 2011

L’orrore di Dunwich in teatro per il London Horror Festival 2011

The Dunwich Horror, 2011, locandina teatrale“In una solitaria e curiosa località rurale presso un piccolo e fetido villaggio, sulla remota e cupa cima di un monte un vecchio arcigno stregone grida verso il cielo! Qui nasce il destino dell’umanità”.

Scritto nel 1928 e pubblicato un anno più tardi sul numero di aprile di Weird Tales, “L’orrore di Dunwich” è una tra le storie più note di Howard Phillips Lovecraft, talora controversa fra gli entusiasti dei “miti di Cthulhu”, che vi ritrovano tutti gli elementi a loro maggiormente congeniali, e pareri letterari che vedono piuttosto il racconto come una regressione estetica verso i convenzionali canoni horror del “bene contro il male”.

Adattato in forma di radiodramma fin dal 1945, e al cinema fra le curiose versioni del 1970 e del 2009, The Dunwich Horror giunge ora sul palcoscenico del Courtyard Theatre di Hoxton, a Londra, in cartellone dal prossimo 25 ottobre al 6 novembre nell’ambito del London Horror Festival 2011.

Portata in scena dalla compagnia della Ororo Productions, la rappresentazione scritta e diretta da David Dawkins sul testo di H.P. Lovecraft “si popola dun cast di personaggi meravigliosamente contorti, di strani mostri e di sinistramente onnipresenti caprimulgi”.

“Lo script ha preso inizio come la lettura di un monologo, essenzialmente adattato per un paio d’ore di durata,” scrive il regista e autore nel suo comunicato stampa di presentazione. “Lo spettacolo vi ha aggiunto personaggi ed elementi teatrali, ma il copione resta ancora molto fedele alla storia originale”.

Informazioni complete presso la pagina ufficiale sul sito web del London Horror Festival. Qui sotto il video trailer per la versione teatrale britannica di The Dunwich Horror.



Andrea Bonazzi

domenica 9 ottobre 2011

Weird Tales Italia, il numero 2

Weird Tales Italia n. 2, agosto/settembre 2011, copertinaSeconda uscita per l’edizione italiana di Weird Tales sotto la direzione editoriale e artistica di Dario Gulli e con Luigi Boccia quale direttore di testata, un bimestrale che riprende la prestigiosa intestazione e i contenuti dello storico “unique magazine” nella sua ultima incarnazione pubblicata dal 2007 negli Stati Uniti dalla Wildside Press – la quale è ora in procinto di cederne conduzione e proprietà al marchio editoriale della Nth Dimension Media.

Con qualche ritardo saltando il bimestre giugno/luglio, il numero 2 della rivista prosegue nella presentazione di articoli e recensioni, illustrazione, poesia fantastica e ovviamente narrativa breve weird e dark fantasy, il tutto selezionato e tradotto dalle uscite originali della Wildside. Ma la presenza italiana si arricchisce ulteriormente in questo secondo fascicolo con la riproposta di due recenti racconti di Gianfranco Nerozzi e Paolo di Orazio, con le interviste a Dardano Sacchetti e a un Ramsey Campbell da tempo ingiustamente trascurato nel nostro paese, e ancora con le illustrazioni originali di Andriano Monti-Buzzetti e una tavola di Stefano Bessoni per la pagina grafica di “Weirdcraft”, oltre agli appuntamenti fissi con le recensioni e rubriche di Errico Passaro e Gianfranco de Turris.

Una ghost story decisamente atipica dello stesso Ramsey Campbell e un movimentato racconto lovecraftiano pulp di Joe R. Lansdale completano la sezione narrativa, insieme alla seconda parte dei “Petali Neri” di Michael Moorcock, una storia del ciclo fantasy di Elric di Melniboné proposta come serial a puntate, il tutto nella puntuale traduzione di Nicola Lombardi e Giuseppe Bonaccorso. Restano ancora omessi i titoli originali delle opere tradotte, così come le date – se non proprio i riferimenti di prima pubblicazione – anche per quelle italiane.

Ampio spazio negli approfondimenti per il bicentenario, nel 2008, della nascita di Edgar Allan Poe, in una serie di interventi conclusi dall’articolo di Nick Mamatas sulle case in cui visse lo sfortunato scrittore americano. Kenneth Hite ci accompagna nelle Dreamlands come seconda tappa del proprio excursus fra i luoghi della geografia letteraria di H.P. Lovecraft, mentre Darrell Schweitzer si avventura in un’estesa recensione del monumentale volume illustrato A Lovecraft Retrospective: Artists Inspired by H.P. Lovecraft (2009) nella sua rubrica “La cripta”, qui con l’incredibile sottotitolo italiano di “L’ultimo libro di Eldritch” a resa dell’originario “The Ultimate Eldritch Tome”. D’accordo, sarà una pignoleria… ma suona piuttosto ironico che proprio su uno Weird Tales nessuno abbia riconosciuto l’aggettivo inglese eldritch, per quanto – alla stregua di weird – non abbia corrispettivi in italiano nell’indicare il sinistramente strano e soprannaturale.

In attesa di assistere a un evolversi ulteriore della pubblicazione nei suoi successivi fascicoli, giungono segnali positivi su una prossima e più ampia distribuzione, non in edicola ma attraverso il circuito delle fumetterie, come anticipato anche sulla pagina Facebook di Weird Tales Italia. Al momento, sia per l’abbonamento che l’acquisto occorre rivolgersi alle pagine web dedicate di mylightstore.it, su cui pure vengono indicate alcune librerie fiduciarie.

Per informazioni e ulteriori contenuti, la rivista è rappresentata per l’Italia dal sito ufficiale weirdtales.it. Qui a seguito, un sommario particolareggiato del numero 2 di agosto/settembre 2011 [fra parentesi quadra le informazioni da noi aggiunte].

Racconti:
Il fantasma di Agatha [Agatha’s Ghost, 1999] – Ramsey Campbell (traduzione Giuseppe Bonaccorso, illustrazioni Andriano Monti-Buzzetti)
Cielo strisciante [The Crawling Sky, 2009] – Joe R. Lansdale (tr. Nicola Lombardi)
Petali Neri [Black Petals, 2008, seconda parte] – Michael Moorcock (tr. Nicola Lombardi, ill. Ming Doyle)
L’ultimo angolo [2007] – Gianfranco Nerozzi
Lacrime antiche [2002] – Paolo di Orazio (ill. Andriano Monti-Buzzetti)

Poesia:
Il mostro che assomiglia a me [The Monster With the Shape of Me, 2008] – Brian J. Hatcher

Weirdcraft:
llustrazione di Stefano Bessoni

Approfondimenti:
Ramsey Campbell – intervista a cura di Luigi Boccia e Giuseppe Bonaccorso
Speciale: Crescendo insieme a Poe
- Sepolcri chiusi male – Ramsey Shehadeh
- Teen Angel Dark – Aletheia Kontis
- I sei incubi a occhi aperti che Poe mi ha regalato in terza elementare – Mike Allen
- Le virtù dei morti – Cherie Priest
- Perché scrivo horror – Alexandra Eizabeth Honigsberg
Storia letteraria. Case rivelatrici – Nick Mamatas
Dardano Sacchetti – intervista a cura di Luigi Boccia

Rubriche:
Editoriale. Il nuovo fantastico italiano – Luigi Boccia
Orrorismi. Quel terrore sublime – Gianfranco de Turris
Nei labirinti di Lovecraft. Un’escursione nelle Terre del Sogno – Kenneth Hite
La cripta. L’ultimo libro di Eldritch – Darrell Schweitzer
La biblioteca. Recensioni letterarie – Errico Passaro


Weird Tales #2
L’isolito, il fantastico e il bizzarro
Fun Factory Entertainment, agosto/settembre 2011
fascicolo, illustrazioni in bianco e nero, 82 pagine, €6.90

Andrea Bonazzi

venerdì 7 ottobre 2011

In the Dust of This Planet, l’orrore e la filosofia

In the Dust of This Planet, 2011, copertina
Interrogandosi a vicenda, filosofia e orrore passeggiano da sempre sottobraccio nel campo – pieno di erbacce, s’intende – del fantastico weird, specialmente nell’ultimo ventennio dal The Philosophy of Horror: Or, Paradoxes of the Heart (1990) di Noel Carrol alle idee di S.T. Joshi esposte in The Weird Tale (ancora 1990) circa la personale, peculiare visione del mondo veicolata dai maggiori scrittori in tale ambito. Più di recente, con lo speciale di Collapse Vol. IV: Concept Horror (2008) pubblicato da Urbanomic, o l’ultima eclettica prova saggistica di Thomas Ligotti sul pessimismo filosofico in The Conspiracy Against the Human Race: A Contrivance of Horror (2010).

Appena uscito per la Zero Books, un marchio del gruppo editoriale anglo-americano John Hunt Publishing, è ora la volta di questo In the Dust of This Planet. Horror of Philosophy vol. 1, un saggio di Eugene Thacker sulle relazioni tra filosofia e horror passando attraverso il pensiero occulto, mistico e demonologico fino all’orrore come genere nella cultura odierna.

Lo stesso Thomas Ligotti così si esprime in un blurb di presentazione scritto per libro: “il disquisire di Thacker sull’intersecarsi di orrore e di filosofia è del tutto originale e del tutto accattivante... In the Dust of This Planet è un grimorio enciclopedico nell’istruirci nella varietà del pensiero esoterico e le infernali diversioni esistenti per l’indagine ulteriore del lettore, accompagnandoci in un delizioso percorso in mezzo ad attrazioni dannate che da sole valgono il biglietto d’ingresso per questo volume”.

Fra disastri economici e sociali, catastrofi planetarie, nuove pandemie e un’incombente minaccia di estinzione, il mondo sta diventando un luogo sempre più “impensabile”. Il suggerimento, in questo libro, è quello di guardare al genere narrativo dell’orrore in quanto capace di offrirci punti di vista alternativi, nuovi modi di pensare di fronte, appunto, all’impensabile. Il confronto con questa idea è anche un coinvolgimento, un invito ad affrontare la nostra capacità di comprendere il mondo in cui viviamo: un motivo centrale in tutto l’horror.

In the Dust of This Planet esplora dunque tali rapporti tra la filosofia e l'orrore. Nell’approccio di Thacker, la filosofia non è affrontata secondo un taglio accademico quanto, piuttosto, come “pensiero al limite di ogni pensiero”, tanto più nell’andare a incastrarsi con certe concezioni proprie dell’occultismo, della demonologia e del misticismo, rappresentate in separati capitoli dell’opera. Allo stesso modo, l’autore considera l’horror come qualcosa di ben più significativo; non per l’aspetto di superficie, quello delle “tattiche dello spavento” e dello splatter, ma per il sottovalutato quanto basilare tema del supernatural horror nella narrativa, nel cinema, nei fumetti e nella musica. Come riporta la nota editoriale, “questo rapporto tra filosofia e orrore non comprende in sé la filosofia dell'orrore, se non altro, quanto al contrario l'orrore della filosofia, in quei momenti in cui il pensiero filosofico si confronta enigmaticamente con l'orizzonte della propria esistenza”. Per Thacker, l’orrore soprannaturale è il punto chiave in cui trova luogo questo paradossale “pensiero dell’impensabile”.

Autore di pubblicazioni su una gran varietà di argomenti, dalla fantascienza e l’horror alla filosofia continentale, Eugene Thacker è professore associato presso la New School di New York oltre che, stando a quel che scrive di sé in quarta di copertina, “ricercatore di ruolo all’Istituto di Ateologia Shoggotica della Miskatonic University”.

Maggiori informazioni sulle pagine di www.zero-books.net, mentre si può dare una sbirciata ai contenuti del volume attraverso l’ampia anteprima del “LookInside!” di Amazon.

In the Dust of This Planet. Horror of Philosophy vol. 1
Eugene Thacker
Zero Books, 2011
brossura, 179 pagine, £11.99 / $19.95
ISBN 9781846946769

Andrea Bonazzi

mercoledì 5 ottobre 2011

Altrisogni 4 pronto al download

Altrisogni 4, 2011, copertinaQuarta uscita e primo compleanno per Altrisogni, rivista digitale italiana di narrativa e saggistica breve sui temi dell’orrore, del fantascientifico e del weird, una pubblicazione aperiodica edita da dbooks.it.

Altrisogni 4 è pronto per il download e scandisce un anno di pubblicazione per la rivista italiana che offre spazio, attenzione e strumenti per agli scrittori di horror, fantascienza e weird. Il nuovo numero è forte di 96 pagine, sette racconti, quattro pagine di notizie, quattro di recensioni e due di suggestioni, ma presenta anche un inserto con il racconto e lo scatto fotografico vincitori del primo concorso foto-letterario a tema Nel buio, indetto e organizzato assieme alla rivista elettronica D&N. Il corpo redazionale di Altrisogni 4 è caratterizzato dalla presenza di due articoli che interesseranno chiunque scriva narrativa fantastica. Il primo è un’intervista a Luca Tarenzi, autore del romanzo Quando il diavolo ti accarezza (Salani, 2011) come anche di Il sentiero di legno e sangue (Asengard, 2010). Il secondo è un articolo di approfondimento che riprende e completa quanto introdotto con Altrisogni 2: tecniche, consigli e analisi per scrivere racconti horror, sci-fi e weird. Oltre alla confermata Menzione d’onore, la rubrica che segnala i racconti degni di nota vagliati da Altrisogni ma non pubblicati, la rivista offre ampio spazio alle “penne nostrane”. Tra gli autori pubblicati (Di Dio, Ducceschi, Guarnieri, Milani, Oricci, Rigoni, Troccoli) spiccano Francesco Troccoli, curatore del blog Fantascienza e dintorni e futuro autore di Curcio, e Luca Ducceschi, scrittore milanese autore della raccolta In questo libro c’è il diavolo (Montag). L’illustrazione di copertina e i disegni interni sono realizzati da Tommaso Bianchi”.

Il numero 4 di Altrisogni è acquistabile al prezzo di Euro 2.90 presso la pagina dedicata sul sito web dell’editore. L’acquisto comprende tre diversi files: un PDF con l’intero contenuto del magazine leggibile tramite PC, Mac o tablet, un file ePub e un file Mobi, entrambi per smartphone ed ebook reader, contenenti tutti i racconti e gli articoli della rivista.

scarica l'anteprima PDF, iconaMaggiori Informazioni e sommario al completo dell’uscita sono disponibili su altrisogni.blogspot.com, mentre un’anteprima gratuita in 20 pagine formato PDF (2,7 Mb) si può scaricare dalla pagina di acquisto su dbooks.it.

Tatiana Martino

lunedì 3 ottobre 2011

Vampiriana. Novelle italiane di vampiri

Vampiriana. Novelle italiane di vampiri, 2011, copertinaAbbandonate le librerie al solo vampirismo su misura dei romanzi rosa per teenagers, passa ai piccoli editori e alla diretta distribuzione in rete l’arduo compito di mantenere viva – o dignitosamente “non-morta”, se non altro – l’antica tradizione narrativa delle storie di vampiri, recuperandone oltretutto quelle fonti nazionali tanto a lungo rimaste a prender polvere fra le pagine di libri e riviste italiane tra la fine dell’800 e il primissimo XX secolo, sepolte nello “strano e meraviglioso” e nel fantastico tanto a lungo rimosso dalla nostra memoria letteraria.

Secondo volume nella collana “Il labirinto delle Lamie” dopo il romanzo tardo-ottocentesco Il vampiro. Storia vera di Mistrali, Keres Edizioni propone la nuova antologia Vampiriana. Novelle italiane di vampiri, una selezione a cura di Antonio Daniele che riunisce assieme otto fra racconti e novelle brevi a tema vampirico pubblicati nel nostro paese tra il 1885 e il 1917, precedendo così anche il canonico Dracula di Bram Stoker tradotto e apparso in Italia soltanto nel 1922.

Opere brevi, alcune ristampate per la prima volta dall’uscita e quasi tutte corredate dalla riproduzione delle proprie illustrazioni originali, le storie si presentano in diversi approcci – dal vampiro psichico e razionalmente considerato in termine pseudo-scientifico, come quelli di Giuseppe Tonsi, di Francesco Ernesto Morando e del ben noto racconto di Luigi Capuana, a quello soprannaturale, nel filone folklorico rurale filtrato dalle cronache del ’700 per Enrico Boni, in quello stesso della narrativa gotica nordeuropea come in Daniele Oberto Marrama, o nell’esotimo archeologico di Giuseppe De Feo, fino alla “meraviglia naturale” del mitizzato pipistrello succhiasangue e delle sue superstizioni, nei resoconti di viaggio e avventura di Vittorio Martella o del classico Emilio Salgari, celato appena dietro lo pseudonimo di Guido Altieri.

Ampia ed esaustiva l’introduzione del curatore nel presentare ognuno degli autori, in un volumetto ben corredato di fonti sia per le edizioni originali che per le molte loro tavole d’epoca inserite in bianco e nero fuori testo.

Informazioni e acquisto diretto preso le pagine web dell’editrice su keresedizioni.com. Qui a seguito un sommario dettagliato dei contenuti del libro, seguito dal booktrailer.

Introduzione – Antonio Daniele
Vampiro innocente – Francesco Ernesto Morando (in Fanfulla della Domenica n.33, 16 agosto 1885)
Il vampiro della foresta – Guido Altieri [Emilio Salgari] ([1902] da Il vampiro della foresta, 1912, illustrazioni di Corrado Sarti e Silvio Talman)
Il vampiro – Giuseppe Tonsi (da Il vampiro. Racconti incredibili, 1904, ill. G. Giovanelli)
Un vampiro – Luigi Capuana (da Un vampiro, 1907, ill. Ernesto Ballarini e anonimo)
Il dottor Nero – Daniele Oberto Marrama (da Il ritratto del morto. Racconti bizzarri, 1907)
Il vampiro – Giuseppe De Feo (in Giornale Illustrato dei Viaggi e delle Avventure di Terra e di Mare, 24 luglio 1921, ill. Corrado Sarri)
Vampiro – Enrico Boni (da Delirio. XIII Fantasie, 1908)
Il vampiro – Vittorio Martella (in Giornale Illustrato dei Viaggi e delle Avventure di Terra e di Mare, 22 luglio 1917, ill. J. Holewinski)
Fonti
Illustrazioni


Vampiriana. Novelle italiane di vampiri
a cura di Antonio Daniele
Collana Il labirinto delle Lamie, Keres Edizioni, 2011
brossura, illustrazioni in bianco e nero,160 pagine, €16.00
ISBN 9788897231028



Andrea Bonazzi