mercoledì 28 novembre 2012

Noisecraft, le illustrazioni di Viatcheslav Pavlenko

A guest from Catland, by Noisecraft
Wastewalker 03, by Noisecraft
Rabbitmen, by Noisecraft
Last Cat Standing, by Noisecraft

Russo, di Mosca, Viatcheslav Pavlenko realizza in patria copertine per pubblicazioni e DVD, firmando in rete con il nickname di Noisecraft le proprie illustrazioni a carattere fantastico, in soggetti che spaziano dal surreale al macabro, dalle fantasie di tema apocalittico alla fantascienza più dark, attraverso le tecniche dell’editing fotografico e della pittura digitale.

“Non ho un’istruzione artistica,” – racconta di sé sul proprio portfolio personale. – “Imparo ogni volta che mi sia possibile dalle letture, dai diversi corsi di perfezionamento e dall’osservazione dell’opera di altri. I miei lavori sono un miscuglio di pittura, di manipolazione fotografica e modellazione in 3D, cercando fare di fare tutto quel che posso per ottenere i migliori risultati”.

Sicuramente, come vediamo in alcuni dei talentuosi esempi qui selezionati, non gli manca una certa passione per i gatti.

Gallerie: blog personale su Livejournal; portfolio in daportfolio.com; galleria dedicata in CGSociety e su DeviantArt; album fotografico su Flickr.

Andrea Bonazzi

domenica 25 novembre 2012

Critica e ricerca lovecraftiana in Lovecraft Annual no. 6

Lovecraft Annual no. 6, 2012, copertinaVero e proprio punto di riferimento per appassionati e studiosi in tutto il mondo, il Lovecraft Annual è una pubblicazione annuale di studi, di critica e ricerca su Howard Phillips Lovecraft curata da S.T. Joshi ed edita in forma di volumetto dall’americana Hippocampus Press: dal 2007 un’iniziativa intesa a prendere il posto dei classici Lovecraft Studies, i cui fascicoli hanno per decenni raccolto e pubblicato la più significativa saggistica internazionale sull’autore di Providence, presentata insieme a recensioni e annunci delle news dall’universo lovecraftiano e weird.

Dagli interventi critici dello scrittore Michael Cisco sul racconto “La paura in agguato” (The Lurking Fear) o di Scott Connors su “La casa delle streghe” (The Dreams in the Witch House), su Lovecraft Annual No. 6 troviamo riflessioni sulle razze e la guerra nei “miti” lovecraftiani, considerazioni sul linguaggio “perturbante” condiviso con l’opera di Edgar Allan Poe, sui rapporti con il modernismo e la letteratura del grottesco, e molto altro ancora; dai parallelismi e confronti tra la narrativa di Lovecraft e quella del ciclo di Sherlock Holmes fino ai consueti spazi per le notizie in breve e per le novità in recensione.

Informazioni presso il sito ufficiale web dell’editore. Qui a seguito l’indice dei contenuti al completo.

Race and War in the Lovecraft Mythos: A Philosophical Reflection – César Guarde Paz
Of Regner Lodbrog, Hugh Blair, and Mistranslations – Martin Andersson
The Shadow over “The Lurking Fear” – Michael Cisco
The Aboriginal in the Works of H.P. Lovecraft – James Goho
Envisaging the Cosmos: A Note on “The Dreams in the Witch House” – Scott Connors
Lovecraft, Absurdity, and the Modernist Grotesque – Sean Elliot Martin
Sources of Anxiety in Lovecraft’s “Polaris” – J.D. Worthington
Tekeli-li! Disturbing Language in Edgar Allan Poe and H. P. Lovecraft – Lynne Jamneck
Lovecraft’s 1937 Diary – Kenneth W. Faig, Jr.
The Case for “How the Enemy Came to Thlunrana” and The Case of Charles Dexter Ward – Peter Levi
Misperceptions of Malignity: Narrative Form and the Threat to America’s Modernity in “The Shadow over Innsmouth” – Anna Klein
Elementary, My Dear Lovecraft: H.P. Lovecraft and Sherlock Holmes – Gavin Callaghan
Review of The Annotated Revisions and Collaborations of H.P. Lovecraft, edited by S.T. Joshi – Steven J. Mariconda


Lovecraft Annual No. 6
a cura di S.T. Joshi
Hippocampus Press, 2012
brossura, 236 pagine, $15.00
ISBN 9781614980490

Andrea Bonazzi

giovedì 22 novembre 2012

IF – Insolito e Fantastico #11: Mainstream

IF – Insolito e Fantastico #11, copertinaQuesta volta si parla del Mainstream su IF – Insolito e Fantastico, trimestrale saggistico a esplorazione degli elementi fantastici nei diversi generi sia letterari che artistici, edito a Chieti da Tabula Fati per la puntuale cura di Carlo Bordoni.

I rapporti fra la letteratura “maggiore” e quella di genere in Italia sono il tema portante dell’undicesimo numero della rivista, che passa ora a proporre esclusivamente saggi e critica riservando la narrativa ad altre iniziative.

“Perché un numero speciale di IF dedicato al «Mainstream»? Perché il «Mainstream», termine tecnico usato dagli addetti ai lavori, è la «corrente principale» della letteratura, quella produzione alta o colta, dalla quale, per un antico pregiudizio, la fantascienza è generalmente esclusa. Eppure esistono legami, influenze, riferimenti, quasi contaminazioni, verrebbe voglia di dire, che dimostrano come tra la letteratura colta e la letteratura di consumo ci sia una stretta parentela. Anzi, che in fin dei conti si tratti di un grande oceano, dove la differenza la fa la qualità della scrittura. Non il soggetto e, tantomeno, il supporto cartaceo utilizzato. «Mainstream» è nato quasi da una scommessa. Pochi e rari sembravano essere i possibili accostamenti; tanto lontani da ogni influenza di genere apparivano i nostri scrittori più importanti. Invece, contrariamente alle previsioni, il materiale rinvenuto è stato talmente imponente che non è stato possibile raccogliere tutti i suggerimenti e ci siamo dovuti limitare a quelli meno scontati e più interessanti. Perché c’è molto di «genere» nella narrativa italiana, con insolite e sorprendenti presenze, da quelle di Fenoglio a Bassani, da Soldati a Alvaro, da Bacchelli a Malaparte”.

La presentazione editoriale prosegue con l’introdurre il nuovo attuale assetto di testata, oltre ad anticipare i contenuti della sua prossima uscita:

“Ma l’occasione di questo numero speciale interamente dedicato alla critica è anche adatto a realizzare un piccolo riassetto della nostra rivista, che ha superato il quarto anno di vita e sta raccogliendo sempre maggiori consensi, anche all’estero, oltre che ad aumentare il numero di collaboratori qualificati. Il nuovo assetto prevede l’eliminazione della sezione narrativa, che sarà dirottata su iniziative specifiche all’interno della casa editrice Solfanelli. L’intera paginazione sarà così riservata alla saggistica, agli interventi critici, alle rassegne e alle recensioni. Nella speranza che questo riassetto incontri il gradimento dei lettori, che in IF cercano soprattutto un riferimento critico di qualità, ci prepariamo a confezionare il prossimo numero 12, che vedrà in primo piano la SF Sociologica, in cui interverranno collaboratori d’eccezione, ma sarà anche un modo per ricordare Harry Harrison (1925-2012), lo scrittore che in Make Room! Make Room! (1966) ci ha regalato uno straordinario esempio di SF sociologica sui rischi della sovrappopolazione. Un numero, come sempre, da non perdere”.

IF – Insolito e Fantastico #11 comprende interventi di Claudio Asciuti, Roberto Barbolini, Walter Catalano, Gianfranco de Turris, Monica Farnetti, Domenico Gallo, Riccardo Gramantieri, Alfredo Luzi, Ada Neiger, Giuseppe Panella, Renato Pestriniero, Gian Filippo Pizzo, Romolo Runcini, e Arielle Saiber, nel rigoroso ordine alfabetico illustrato in copertina.

Maggiori dettagli presso le pagine web di insolitoefantastico.blogspot.it. La rivista è distribuita principalmente in abbonamento postale. Ogni copia di 128 pagine illustrate al prezzo di 8.00 Euro. Abbonamento: 30.00 Euro per quattro numeri. Per informazioni, abbonamenti e richieste rivolgersi a rivistaif@yahoo.it.

Mainstream
IF – Insolito e Fantastico #11
a cura di Carlo Bordoni
Edizioni Tabula Fati, 2012
brossura, 128 pagine, €8.00

Andrea Bonazzi

lunedì 19 novembre 2012

I figli di Beowulf 2012

I figli di Beowulf 2012, copertinaArriva con I figli di Beowulf 2012. Il nuovo fantasy italiano il quarto appuntamento nella serie di antologie originali dedicate al fantasy contemporaneo in Italia curate da Alberto Henriet per la Midgard Editrice di Perugia, in una selezione narrativa e saggistica quest’anno orientata in modo assai particolare sulle contaminazioni tra il genere western e il fantastico.

I Figli di Beowulf è una serie antologica che raccoglie il meglio del fantastico italiano nella misura del racconto e del saggio breve. Anche in questa edizione del 2012, vengono edite opere che spaziano nei vari sottogeneri del Fantasy italiano. Alberto Henriet presenta una nuova avventura, questa volta esoterica, del suo supereroe Capitan Aosta, alla ricerca della mitica città nordica dei Guerrieri Techno. Francesco Brandoli affronta il gothic-western, e il suo eroe solitario James Ulrich deve fronteggiare la minaccia inquietante di un villaggio western dominato dalle streghe. Andrea Coco affronta il lato «scientifico» del fantastico con un’avventura straordinaria che ha inizio all’aeroporto di Roma Fiumicino, mentre al fantasy classico è riconducibile il racconto di Alberto Rescio. Un noir di Tullio Bologna, e saggi di Lorenzo Spurio su Beowulf e di Giuseppe Panella sulla produzione Weird & Western di Robert E. Howard, completano questa singolare antologia”.

Illustrazioni interne in bianco e nero di Pompeo De Vito, mentre risalta in copertina una riproduzione dell’ottocentesco dipinto Jason Charming the Dragon di Salvator Rosa. Il volume è stampato con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Perugia, maggiori informazioni disponibili presso le pagine ufficiali web dell’editrice Midgard.

I figli di Beowulf 2012. Il nuovo fantasy italiano
a cura di Alberto Henriet
collana Narrativa, Midgard Editrice, 2012
brossura, 192 pagine, €18.50
ISBN 9788866720249

Andrea Bonazzi

venerdì 16 novembre 2012

Weird Realism: Lovecraft e il “Realismo speculativo” nella filosofia contemporanea

Weird Realism: Lovecraft and Philosophy, 2012, copertinaE se la narrativa di Howard Phillips Lovecraft fosse, per certa filosofia del giorno d’oggi, ciò che la poesia di Friedrich Hölderlin rappresentò nell’ispirare la fenomenologia di Heidegger? A ipotizzarlo e proporlo è il singolare saggio Weird Realism: Lovecraft and Philosophy scritto da Graham Harman e pubblicato da ZeroBooks, un marchio del gruppo editoriale anglo-americano John Hunt Publishing.

Docente di filosofia dell’Università Americana del Cairo, in Egitto, ed esponente dello Speculative Realism – o “Realismo speculativo” – fra le correnti della filosofia contemporanea, il professor Harman illustra la centrale posizione che l’opera del Gentiluomo di Providence può occupare nella prospettiva di quel che lui stesso definisce come Weird Realism. Un “Realismo weird” discusso nelle tre distinte sezioni del volume, da una prima introduttiva parte a sollevare i diversi e generali temi filosofici rintracciabili nelle storie di Lovecraft, alla seconda e più estesa che ne rileva i tratti attraverso alcuni dei racconti principali – “Il richiamo di Cthulhu”, “Il colore venuto dallo spazio”, “L’orrore di Dunwich”, “Colui che sussurrava nelle tenebre”, “Alle montagne della follia”, “L’ombra su innsmouth”, “I sogni nella casa stregata” e “L’ombra calata dal tempo”, citandone i titoli italiani – sino a ricollegare il tutto nei capitoli della conclusione.

“Quel che Hölderlin fu per Martin Heidegger, e Mallarmé per Jacques Derrida, è allo stesso modo H.P. Lovecraft per i filosofi del Realismo speculativo. Lovecraft fu uno dei più brillanti protagonisti delle riviste di horror e fantascienza, ma morì povero e relativamente sconosciuto durante gli anni 30. Nel 2005 è stato innalzato finalmente dallo stato di pulp ai canoni della letteratura classica, con l’uscita di un volume della Library of America dedicato alle sue opere” – come riporta il testo della quarta di copertina, per l’occasione reso in italiano.

“L’impatto di Lovecraft sulla filosofia si è sviluppato nel corso di più d’un decennio. Inizialmente sostenuto dall’ombroso guru Nick Land, negli anni 90 all’università di Warwick, fu in seguito scoperto come oggetto di fascinazione personale per tutti e quattro i membri originari del movimento del Realismo speculativo del Ventunesimo secolo. In questo libro, Graham Harman estrae le basilari concezioni filosofiche sottese nell’opera di Lovecraft, fornendo un Realismo weird in grado di liberare la filosofia continentale dalle sue attuali scoranti impasse. Abbandonando ogni pia referenza da Heidegger a Hölderlin e i Greci, Harman sviluppa una nuova mitologia filosofica incentrata su figure lovecraftiane come Cthulhu, Wilbur Whately, e la mostruosità rattiforme di Brown Jenkin. Il fiume Miskatonic prende il posto del Reno e dell’Ister, mentre il Caucaso di Hölderlin cede il passo alle antartiche Montagne della follia di Lovecraft”.

L’autore riprende ed elabora qui la propria e particolare visione filosofica dei lavori di Lovecraft, anticipata nel suo precedente articolo On the Horror of Phenomenology: Lovecraft and Husserl apparso sulla rivista specializzata Collapse, Vol. IV: Concept Horror (Urbanomic, maggio 2008).

Informazioni presso la pagina web dell’editrice Zero Books, mentre è possibile dare un’occhiata ai contenuti tramite il solito servizio “LookInside!” di Amazon, che ne presenta in anteprima alcune pagine. Per chi volesse approfondire in lingua inglese, un’interessante – e specialistica – recensione del saggio si trova sul Philosophy Blog di William Koch.

Weird Realism: Lovecraft and Philosophy
Graham Harman
Zero Books, 2012
brossura, 268 pagine, £14.99 / $24.95
ISBN 9781780992525

Andrea Bonazzi

martedì 13 novembre 2012

Storie di gente a pezzi. Itinerario in ventisei tappe da Frankenstein ai cyborg

Storie di gente a pezzi, 2012, copertinaSi ispira alle tematiche dell’“uomo (ri)costruito”, dalla leggenda del Golem al Frankenstein letterario e cinematografico sino ad arrivare all’ibrido tecnologico del cyborg, l’antologia Storie di gente a pezzi che Delmiglio Editore pubblica nella propria collana dei “Quaderni Indaco”, dedicata a racconti e romanzi di genere ambientati per lo più nel Veneto.

Ventisei storie si alternano sul tema suddividendosi nelle cinque sezioni dedicate a ogni diverso genere e registro, in una compilazione narrativa il cui soggetto Irene Incarico introduce nella propria accurata prefazione: “Il doppio dunque, fonte di inquietudine, di perversione, di amore e/o affettività, è destinato a seguire un percorso accidentato ma pur sempre diretto verso una forma di accettazione: digerito prima dai media e rivomitato poi sull’audience sotto forma di stereotipo e motivo ricorrente, finisce per entrare nell’immaginario comune, per popolare le pubblicità, i sogni erotici o i negozi di giocattoli o costumi di Halloween. Così come Pinocchio finisce per trasformarsi in bambino, alla stessa maniera l’uomo artificiale ha finito per tramutarsi quasi in un «beniamino» della tradizione”.

Prosegue la presentazione del volume: “Ma cosa succede quando il doppio non è un essere estraneo, ma un pezzo di noi? Quando l’altro non è una copia – più o meno esatta, più o meno spaventosa – ma piuttosto un tragico cambiamento, una guarigione misteriosa o, più positivisticamente, una specie di upgrade dell’originale?”.

Ogni racconto è preceduto da un’illustrazione, opera degli artisti del gruppo Cyrano Comics composto da Michele Avigo, Jacopo Bissoli, Loren Carpitella, Isabella Dalla Vedova, Elia Diliso, Hanieh Ghassabian, Enrico Giusti, Emanuele Mujelli e Mario Zara, oltre a Roberto Bonadimani nella doppia veste di autore e illustratore.

Informazioni presso le pagine in rete di www.delmiglio.it. Qui a seguito, un sommario dei contenuti e degli autori:

Pezzi scientificamente composti
Little Sallingtown – Alexia Bianchini
Un errore fatale – Enrico Gregori
Gatti – Arnaldo Liberati
L’odore guida – Angelo Marenzana
Obsolescenza – Elisa Podestà
Memoria quantizzata – Vittorio Rioda
Favola quantica per androidi – Nicola Ruffo


Orribili frammenti
Il talento di Mr Dippel – Danilo Arona
Sapone – Rossana Boni
Volontà di potenza – Enrico “Nebbioso” Martini
Non si può morire dentro – Rossana Massa
Erikc – Martina Trevisan


Scampoli irriverenti
Un eulo a polpetta – Nicola Brusco
Re Cecconi – Federico Fuggini
Non ho ucciso Umberto Eco – Enrico Linaria


Brani tra mito e storia
La ricerca dell’umanità – Roberto Bonadimani
Mosaico umano – Giuliana Borghesani
Una notte da leggenda – Simona Cremonini
Numeri – Irene Incarico
Nekome – Filippo Tapparelli


Schegge noir
Uomini apezzi – Luca Ducceschi
Tasche – Maria Silvia Avanzato
L’intervento – Emanuele Cassani
Ciò che ti appartiene – Enzo Macrì
Due – Rosanna Mutinelli
Buon anno! – Paola Rambaldi


Storie di gente a pezzi
Itinerario in ventisei tappe da Frankenstein ai cyborg
AA.VV.
collana Quaderni Indaco, Delmiglio Editore, 2012
brossura, 246 pagine, €14.00
ISBN 9788896305263

Andrea Bonazzi

sabato 10 novembre 2012

Cose dell’altro mondo. Metamorfosi del fantastico nella letteratura italiana del XX secolo

Cose dell’altro mondo. Metamorfosi del fantastico nella letteratura italiana del XX secolo, 2012, copertinaA cura di Patrizia Farinelli, le Edizioni ETS di Pisa pubblicano il volume Cose dell’altro mondo. Metamorfosi del fantastico nella letteratura italiana del XX secolo, una raccolta degli atti della Giornata internazionale di studi tenutasi a Lubiana, in Slovenia, il 29 ottobre del 2009, organizzata dalla sezione di Italianistica della Facolta di Lettere e Filosofia dell’Universita di Lubiana in collaborazione con l’Ambasciata Italiana e l’Istituto Italiano di Cultura in Slovenia. L’edizione riunisce i lavori saggistici proposti dagli studiosi intervenuti nel corso dell'incontro, di varia provenienza – sia italiana che slovena, croata e serba – e tutti accomunati da un interesse per le questioni teoriche e storico-letterarie relative al fantastico.

“A che punto si trova oggi la discussione teorica sul fantastico? E che ne è stato del fantastico nel XX secolo, specificamente nella letteratura italiana? Alcuni degli articoli qui raccolti cercano di rispondere alla prima domanda: vi si ripercorrono i problemi con cui si è scontrata la riflessione critico-teorica negli ultimi quarant’anni e si delineano dei percorsi alternativi d’indagine. In due casi questi percorsi sono orientati a rendere ragione dell’identità del testo senza che si ricorra affatto a una prassi classificatoria; in un terzo – riconosciuto che distinzioni di genere si rendono talvolta necessarie nella loro funzione strumentale – viene proposta una strategia tesa a evitare l’uso dei criteri finora più frequentemente adottati, giudicati poco convincenti. Altri articoli affrontano invece la seconda questione, di carattere storico-letterario, e illustrano come diversi scrittori del Novecento (Papini, Pirandello, Bontempelli, Landolfi, Savinio, Levi e Tomizza) abbiano rielaborato motivi e dispositivi narrativi ricorrenti nella letteratura che più spesso, per determinate ricorrenze tematiche e discorsive, si è soliti considerare fantastica oppure abbiano invitato a leggere in chiave fantastica le proprie opere attraverso l’attivazione di una scrittura basata sul doppio. La preoccupazione di fondo che guida tali interventi è di comprendere la funzione che il riuso e la risemantizzazione della tramandata letteratura fantastica in ogni singolo caso assolvono. Se i fenomeni analizzati rappresentino lo sviluppo di una precisa tradizione letteraria o non piuttosto la sua elusione (dietro ad un’apparente ripresa) o, ancora, la sua dissoluzione sono domande aperte, destinate a rimanere tali per la sfuggevolezza stessa del concetto di fantastico”.

Maggiori e dettagliate informazioni presso la pagina web dedicata sul sito di Edizioni ETS, dalla quale è possibile scaricare l’Indice, la completa Introduzione della curatrice, l’Indice dei nomi citati e la rassegna biografica de Gli autori, il tutto in quattro distinti PDF. Qui a seguito il sommario dei contenuti:

Premessa
Introduzione – Patrizia Farinelli
Fantastico e realta letteraria: un discrimen necessario? – Filippo Secchieri
Definire il fantastico, punto interrogativo – Srečko Fišer
Fantastici mondi possibili – Tatjana Peruško
Il diavolo senza corna. Simbolo e codice del fantastico papiniano – Giona Tuccini
Sei personaggi in cerca d’autore: una lettura fantastica – Dušica Todorović
Miracoli bontempelliani: il fantastico al filtro del Novecentismo – Patrizia Farinelli
Alberto Savinio e la storia metafisica di un mondo ordinario – Snježana Husić
«Al modo degli Icebergs»: parodia del fantastico nel Racconto d’autunno di Tommaso Landolfi – Silvia Contarini
Quaestio de centauris: i racconti di Primo Levi tra fantastico e fantascientifico – Irena Prosenc Šegula
Il fantastico istriano di Fulvio Tomizza – Sanja Roić
Il fantastico oggi: tra genere superato e scrittura emblematica – Tatjana Peruško
Indice dei nomi
Gli Autori


Cose dell’altro mondo
Metamorfosi del fantastico nella letteratura italiana del XX secolo
Atti della Giornata internazionale di studi (Lubiana 29.10.2009)
a cura di Patrizia Farinelli
fuori collana, Edizioni ETS, 2012
brossura, 174 pagine, €18.00
ISBN 9788846733290
Andrea Bonazzi

mercoledì 7 novembre 2012

Serata Lovecraft alla Biblioteca Panzini di Bellaria

Lovecraft, ritratto di Francesco FrancavillaAppuntamento alle 20.45 del prossimo venerdì 9 novembre alla Biblioteca Comunale Alfredo Panzini di Bellaria per Serata Lovecraft: Visioni e brividi di un maestro dell’horror contemporaneo, un incontro dedicato a H.P. Lovecraft con proiezioni, letture e riflessioni tra il letterario e il cinematografico.

“Howard Phillips Lovecraft (Providence, 20 agosto 1890 – Providence, 15 marzo 1937) è stato uno scrittore, poeta, critico letterario e saggista statunitense, riconosciuto tra i maggiori scrittori di letteratura horror insieme a Edgar Allan Poe e considerato da molti uno dei precursori della fantascienza angloamericana” – come riporta la presentazione ufficiale dell’iniziativa.

Il ritratto fantastico in bianco e nero del Gentiluomo di Providence, scelto a rappresentazione dell’evento, è un’opera di Francesco Francavilla. Maggiori informazioni presso il sito web di bellariaigeamarina.org o sulla Pagina Evento Facebook dedicata, nella quale si aggiunge che: – “Il «clou» della serata sarà la proiezione di due pellicole, l’una tratta da un racconto del «nostro», l’altra d’atmosfera lovecraftiana”.

Serata Lovecraft
Visioni e brividi di un maestro dell’horror contemporaneo
Proiezioni, letture, riflessioni
Ingresso libero – venerdì 9 novembre 2012, ore 20.45
Biblioteca Comunale Alfredo Panzini
Viale Paolo Guidi, 108 – Bellaria Igea Marina
Info: tel. 0541 343889
Facebook Biblioteca Comunale Panzini
Andrea Bonazzi

martedì 6 novembre 2012

Il Cinema è il Vampiro: seminario di approfondimento cinematografico al Politecnico di Milano

Il Cinema è il Vampiro, locandinaPrendono avvio l’8 novembre prossimo, al Politecnico di Milano, i cinque appuntamenti settimanali del seminario gratuito di approfondimento cinematografico Il Cinema è il Vampiro – Da Nosferatu a Twilight, organizzato dall’Associazione Culturale Algo Mas e curato dal critico cinematografico Alessandro Stellin.

“Poche figure hanno attraversato l’immaginario cinematografico di un intero secolo come quella del vampiro. Per comprendere i motivi di questa fortunata longevità è necessario comprendere che tale longevità non è dovuta solo all’immortalità del DNA vampiresco ma anche alla stretta relazione che lega il «principe della notte» con il cinema. Non è un caso, infatti, che nel finale di Intervista con il vampiro di Neil Jordan il vampiro si rechi al cinema perché solo lì può vedere l’alba. E l’alba che vede è quella di Sunrise, capolavoro di F.W. Murnau che ha dato al cinema la prima, grande figura di vampiro con Nosferatu”.

“E se il vampiro succhia la propria linfa vitale agli altri esseri umani,” – prosegue la nota di presentazione dell’evento – “il cinema fa la stessa cosa: la cinefilia può essere vista come una «malattia» che spinge a nutrirsi di film nel buio della sala cinematografica. Il nutrimento offerto dai film è tolto alla vita che, nell’apparente arricchimento legato all’esperienza delle innumerevoli visioni, si vede sottratta l’esperienza reale della vita vissuta. D’un tratto il cinema diventa il vampiro e il cinefilo la sua vittima”.

Nel corso del seminario milanese, che si concluderà il 13 dicembre 2012, saranno analizzati – tra gli altri – i seguenti film:

Nosferatu di F.W. Murnau
Dracula di Tod Browning
Dracula il vampiro di Terence Fisher
Il sangue e la rosa di Roger Vadim
La cripta e l’incubo di Camillo Mastrocinque
Dracula di Francis Ford Coppola
Intervista con il vampiro di Neil Jordan
Il buio si avvicina di Kathryn Bigelow
Twilight di Catherine Hardwicke
The Twilight Saga: New Moon di Chris Weitz
The Twilight Saga: Eclipse di David Slade


Il Cinema è il Vampiro
Da Nosferatu a Twilight
Seminario di approfondimento cinematografico
Politecnico di Milano
Piazza Leonardo Da Vinci, 32 – Milano – MM2 Piola
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti con inscrizione sul sito www.algomas.org

Programma:
Giovedì 8 novembre, ore 18.30. Dracula: Io sono leggenda (parte I) – Luci e tenebre
Mercoledì 14 novembre, ore 18.30. Dracula: Io sono leggenda (parte II) – Rosso sangue
Giovedì 22 novembre, ore 18.30. Il tormento e l'estasi
Giovedì 29 novembre, ore 18.30. La dipendenza e il contagio
Giovedì 13 dicembre, ore 18.30. Immortali: I vampiri nel Nuovo Millennio


Informazioni: Associazione Culturale Algo Mas.
Andrea Bonazzi

sabato 3 novembre 2012

Dracula e il mito dei vampiri alla Triennale di Milano

'Valentina incontra Dracula', tavola di Guido CrepaxSpazio ai vampiri nell’anno in cui si ricorda il centenario della morte di Bram Stoker, con numerose iniziative fra editoria e cultura a celebrare il conte Dracula e la sua fascinosa progenie.

La stirpe di Nosferatu sorge questa volta ad aggirarsi fra le sale della Triennale di Milano, dal 23 novembre 2012 al 24 marzo del 2013 in occasione di Dracula e il mito dei vampiri, una mostra che affronta e indaga la figura del più classico dei vampiri, partendo dalla dimensione storica per procedere alla sua trasfigurazione letteraria sino ad arrivare alla trasposizione cinematografica e, infine, alle implicazioni sociologiche del mito di Dracula. Un itinerario nel mondo vampiresco in circa cento opere tra dipinti, incisioni, disegni, documenti, oggetti storici, costumi di scena e video, analizzando al contempo il contesto storico e quello contemporaneo attraverso una rassegna di oggetti d’epoca e design dei nostri giorni, fra miti del passato e divi odierni.

“Nel 1912 muore Bram Stoker, lo scrittore che, nel 1897, pubblicò il romanzo Dracula. Il mondo celebra il centenario della sua scomparsa con una serie di importanti eventi. La mostra è quindi un’occasione per rendere omaggio alla creatura letteraria del romanziere irlandese: Dracula, l’immortale vampiro, principe della notte, antesignano di una lunga serie di emuli più o meno fascinosi. La figura del vampiro, a partire dai suoi più lontani trascorsi folklorici e medievali, ha conosciuto infatti uno sviluppo straordinario entro la cultura illuministica, romantica e contemporanea, per culminare oggi nella saga di Twilight e in una sorta di «vampiromania» che continua a sedurre adolescenti e non solo”.

Prosegue il comunicato stampa della Triennale di Milano: – “Capire perché il vampiro sia comparso improvvisamente sulla scena dell’immaginario europeo nel Settecento per non uscirne mai più, rileggere per immagini il Dracula di Bram Stoker, pensare a Dracula guardando a tutto quanto è stato prodotto dopo Bram Stoker, ma anche conoscere Dracula prima di Bram Stoker: questo l’intento della mostra”.

Le diverse declinazioni del fenomeno del vampirismo sono quindi affrontate in tre sezioni principali: “La realtà dietro il mito”, a cura di Margot Rauch, conservatrice del Kunsthistorisches Museum di Vienna, da cui provengono una serie di eccezionali documenti storici e opere tra le quali il primo ritratto del conte Vlad, figura storicamente esistita nel XV secolo e associata a quella leggendaria di Dracula; “Bram Stoker: Dracula” in collaborazione con la Bram Stoker Estate, che propone una riflessione sul vampirismo nell’ambito letterario, con particolare attenzione all’opera di Stoker approfondita attraverso taccuini e documenti del romanziere, per la prima volta esposti in Italia; “Morire di luce: il cinema e i vampiri” a cura del critico cinematografico Gianni Canova che attraverso manifesti originali e videoproiezioni ci immerge nella storia del vampirismo sul grande schermo, dalle prime pellicole in bianco e nero degli inizi del Novecento fino alle saghe degli ultimi anni. Particolare attenzione è rivolta al Bram Stoker’s Dracula (1992) di Francis Ford Coppola, di cui sono presentati, per la prima volta nel nostro paese, alcuni storyboards. Per l’occasione si presenta al pubblico anche l’armatura indossata da Gary Oldman – su disegno della costume designer Ishioka Eiko – eccezionalmente ricostruita dai produttori hollywoodiani dell’originale.

L’allestimento, che si avvale di ricostruzioni scenografiche e suggestive proiezioni, si arricchisce poi di alcune interessanti variazioni sul tema: la storica del costume Giulia Mafai offre un’interpretazione originale dell’identità del vampiro e, in particolare, della “donna vampiro”. Splendidi abiti di scena offrono un particolare sguardo sulla figura della “Donna vamp”, creatura che al vampiro al femminile – incarnato storicamente da Elizabeth Bathory e letterariamente dalla Carmilla di J.S. Le Fanu – sovrappone il concetto di donna che distrugge attraverso il potere della seduzione.

Dalla storia del costume si passa al “Design del Vampiro” in un racconto per immagini delle dimore e i luoghi frequentati dal principe della notte, con una riflessione sul ruolo di Dracula come “costruttore di città” firmata dall’architetto Italo Rota.

A completare il percorso dell’esposizione, uno speciale omaggio dedicato ai fumetti di Guido Crepax con l’esposizione di diciotto inediti disegni che illustrano l’incontro fra Dracula e Valentina, la più celebre fra i personaggi dell’artista milanese.

La mostra è ideata, prodotta e organizzata da Alef-Cultural Project Management in partnership con La Triennale di Milano e in collaborazione con il Kunsthistorisches Museum di Vienna. In occasione dell’esposizione Dracula e il mito dei vampiri, e solo in alcuni giorni della settimana, l’Avis – Associazione Volontari Italiani Sangue – farà conoscere le proprie attività sensibilizzando il pubblico ai valori del dono e della solidarietà.

Dracula e il mito dei vampiri
Dal 23 novembre 2012 al 24 marzo 2013
Triennale di Milano
Viale Alemagna, 6 – 20121 Milano

Orari:
dal Martedì alla Domenica 10.30 - 20.30
Giovedì 10.30 - 23.00
(La biglietteria chiude un’ora prima)
Lunedì chiuso

Biglietti:
Intero 8,00 Euro
Ridotto 6,50 Euro

Informazioni:
Biglietteria Triennale: tel. +39 02 72434208
draculamilano.com
www.triennale.it

Dracula e il mito dei vampiri, banner della mostra

Tatiana Martino