È apparso in rete il secondo, spettacolare trailer di The Whisperer in Darkness, un film prodotto e realizzato dalla H. P. Lovecraft Historical Society, seconda prova cinematografica del gruppo di appassionati lovecraftiani dopo la riuscitissima versione muta, in stile anni 20, di The Call of Cthulhu, uscita nel 2005.
Diretta da Sean Branney, che insieme ad Andrew Leman ne ha firmato l’adattamento dal racconto “Colui che sussurrava nel buio” di H.P. Lovecraft, la produzione è girata questa volta con il sonoro e in bianco e nero alla maniera dei primi storici horror Universal degli anni 30. Il film sembra ancora in fase di post-produzione, anche se non dovrebbe poi mancare molto alla sua presentazione direttamente in DVD e nel circuito dei festival.
Informazioni presso il blog ufficiale di The Whisperer in Darkness, e sulla pagina web di www.cthulhulives.org.
Diretta da Sean Branney, che insieme ad Andrew Leman ne ha firmato l’adattamento dal racconto “Colui che sussurrava nel buio” di H.P. Lovecraft, la produzione è girata questa volta con il sonoro e in bianco e nero alla maniera dei primi storici horror Universal degli anni 30. Il film sembra ancora in fase di post-produzione, anche se non dovrebbe poi mancare molto alla sua presentazione direttamente in DVD e nel circuito dei festival.
Informazioni presso il blog ufficiale di The Whisperer in Darkness, e sulla pagina web di www.cthulhulives.org.
Andrea Bonazzi
Al di là dell'ottimo trailer, questo lo aspetto più di quanto non facessi con Cthulhu. CoC era un passaggio obbligato, ed è stato realizzato benissimo. Ma WitD è uno dei miei racconti preferiti, sarà l'uso della location montanara, il contatto diretto con i fungi da yuggoth o quell'ultima immagine, quella maschera, quelle mani. Ti rimangono dentro.
RispondiEliminaE quei barattoli... Lì, sei tu che ci rimani dentro!
RispondiEliminaNon vedo l'ora! Già Cthulhu mi era piaciuto molto, qui anche le creature sembrano animate con maggiore cura, senza per questo perdere il fascino del film "artigianale" anni '30. Bizzarro come spesso siano i semplici appassionati, con mezzi tutto sommato limitati, a saper ricreare maggiormente le atmosfere lovecraftiane. Sul fronte "grandi produzioni" ripongo le mie speranze nelle Montagne della Follia di Del toro.
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