martedì 23 novembre 2010

The Dream World of H.P. Lovecraft: una biografia “esoterica”

The Dream World of H.P. Lovecraft, 2010, copertinaScritto da Donald Tyson per il marchio editoriale americano Llewellyn, The Dream World of H. P. Lovecraft. His Life, His Demons, His Universe si presenta con un allettante blurb di S.T. Joshi in evidenza sulla quarta di copertina del volume:

“The Dream World of H.P. Lovecraft è un libro che provoca la riflessione, intellettualmente stimolante. La sua fusione di solida conoscenza biografica e di penetrazione critica lo rende una lettura d’obbligo per i lovecraftiani”.

Con la struttura di una biografia, il saggio di Tyson ripercorre la vita privata e professionale di Howard Phillips Lovecraft in modo sostanzialmente accurato, benché non particolarmente approfondito, qua e là addentrandosi in osservazioni critiche sull’opera ma soprattutto enfatizzando gli aspetti onirici e, suo malgrado, “occulti” collegati o attribuiti al gentiluomo di Providence, nel presentare lo scrittore come un autentico “viaggiatore sul piano astrale” per mezzo dei propri vividi e ricorrenti incubi e sogni, nonché come un’icona e una sorta di profeta per il pensiero magico contemporaneo.

Ferme restando le sempre chiare e dichiarate posizioni di Lovecraft, agnostico in gioventù e ateo, materialista e razionalmente scettico per il resto della propria esistenza, il libro sottintende che la sua intensa e fantastica attività onirica realmente gli provenisse da una visione interiore, inconscia, capace di proiettarsi a raggiungere nascosti e metafisici livelli di realtà, il tutto negato personalmente come irrazionale e sublimato quindi in narrativa. Una concezione esoterica tutt’altro che nuova sia dell’autore che dell’impatto immaginifico dei suoi lavori, nella tesi centrale di Tyson, e tuttavia non affrontata che in mera superficie, suggerendo relazioni fra traumi infantili e predisposizione al fenomeno, tra i malesseri giovanili del sognatore e le supposte casistiche di effetti provocati da tali occulte attività, appena sfiorando infine le conseguenze di queste assunzioni ed elaborazioni della visione lovecraftiana.

Più che altro una provocazione, uno stimolo verso più inusuali posizioni secondo, appunto, il tono dello stesso commento di Joshi già citato. Fortunatamente, il saggio si sofferma anche a smentire alcune clamorose bufale pseudoesoteriche diffuse in argomento, a partire dall’invenzione dei rapporti fra l’onnipresente Aleister Crowley e la moglie di HPL…

Il ritratto che ne affiora resta tuttavia quello di un Lovecraft stereotipato, lo stesso associato – a vari livelli, talvolta malgrado ogni evidenza – ai vari neo-esoterismi emersi negli ultimi decenni, interpretabile quanto in definitiva indimostrabile. Soprattutto, in quest’ottica tesa a focalizzarne ancora e soltanto il lato visionario, le ossessioni, le idiosincrasie, i tratti più sensazionali o stravaganti, ne emerge la parziale e ormai trita figura di un Lovecraft da leggenda popolare, quasi un freak, anomalo personaggio che ci appare ben più “normale” e umano, invece, alla luce di tutt’altra biografia e nelle memorie di chi lo ha conosciuto.

Esperto sui temi dell’occulto, il cinquantaseienne canadese Donald Tyson ha firmato diverse pubblicazioni in tale ambito, per accostarsi poi alla narrativa proprio su temi lovecraftiani con i romanzi Necronomicon. The Wandering of Alhazred (Llewellyn, 2004) e Alhazred: Author of the Necronomicon (Llewellyn, 2006), dedicati alla vita e alle peregrinazioni del noto “arabo folle”. Su questa scia, e sempre per la medesima editrice, ha pubblicato quindi Necronomicon Tarot (2007) in allegato a un apposito mazzo di tarocchi illustrati da Anne Stokes. Grimoire of the Necronomicon (2008) è invece un suo tentativo di ricreare lo pseudobiblium maledetto, tornando a uscire dalla sfera della fiction per dare vita a un vero e proprio sistema pratico di magia rituale, oggi più esplicitamente esposto nel suo ultimo The 13 Gates of the Necronomicon (2010).

Copertina e illustrazione interna sono firmate da Marc Sasso, maggiori informazioni presso la pagina dedicata sul sito della Llewellyn. Ampie anteprime dei contenuti del volume risultano consultabili in rete tramite Google Books, oppure attraverso il “LookInside!” di Amazon.

The Dream World of H.P. Lovecraft
His Life, His Demons, His Universe
Donald Tyson
Llewellyn Publications, 2010
brossura, 312 pagine, $18.95
ISBN 9780738722849

Andrea Bonazzi

4 commenti :

  1. This is the type of book that I thought Joshi would have lambasted for sure. It does look interesting though, and I have it on my wishlist... my ever growing wishlist!

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  2. At least, the book is written on correct bases of biographical research, and Tyson is more rational than a lot of others exposing his assumptions. But there is nothing new, nor more convincing, in this view and interpretation of HPL figure and works.

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  3. domanda da un milione di dollari:
    qual è secondo voi lo studio critico o la biografia migliore su Lovecraft?

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  4. S.T. Joshi certamente, con la sua biografia di HPL H.P. Lovecraft: A Life (Necronomicon Press 1996; ristampato nel 2004) o la sua nuova versione ampliata e aggiornata I Am Providence: The Life and Times of H.P. Lovecraft (2 volumi, Hippocampus Press 2010), che però non è tradotta in italiano.
    Vedi weirdletter.blogspot.com/2010/11/i-am-providence-la-vita-di-hp-lovecraft.html

    In traduzione si trova solo una parte dei saggi brevi stranieri. Datata e con troppe interpretazioni di parte, secondo me, la più diffusa fra la saggistica italiana su HPL.

    Riferimenti bibliografici originali su www.hplovecraft.com/study

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