“Attenzione! Falso Sir Michael Dacre, verrà un giorno, molto presto, nel quale il tuo cuore sarà colmo del dolore di tutte le torture dei dannati – dei miseri e degli emarginati che disprezzi, e questo avverrà per mano mia, per opera di colui che tu hai battezzato Jack Tacchi a Molla!”
Da Count Magnus Press arriva il recupero tra folklore e letteratura popolare delle ottocentesche – e da noi ancora inedite – storie inglesi di Jack Tacchi a Molla: il Terrore di Londra, per la traduzione e cura di Giuseppe Lo Biondo dagli anonimi originali della serie Spring-heel’d Jack: The Terror of London, versione pubblicata nel 1885 dal settimanale londinese The Boy’s Strand.
Di aspetto diabolico nel suo mantello nero, con le mani artigliate, le orecchie a punta e i rossi occhi fiammeggianti, capace di spiccare salti di prodigiosa altezza – che gli valgono, appunto, l’appellativo di “Tacchi a Molla” – la figura di Spring Heeled Jack nasce come una leggenda urbana, a Londra, a partire dal 1837 quando un primo resoconto si diffonde descrivendo un incontro con questa strana creatura che d’improvviso, nottetempo, sbuca fuori dal Barnes Cemetery scavalcando i cancelli del camposanto in un sol balzo. Le voci di nuovi incontri notturni si moltiplicano presto e del demoniaco saltatore, il quale pare giocasse scherzi spaventosi terrorizzando le sue vittime senza però realmente far del male, finirà per occuparsi anche il serissimo The Times.
Da mito metropolitano, nuovo spauracchio dell’epoca industriale, “Jack Tacchi a Molla” diventa presto un personaggio di spicco nella narrativa britannica “di consumo” del periodo vittoriano, che ne drammatizza le inquietanti vicende romanzate in un ciclo di storie a grande effetto. Come i suoi omologhi Dick Turpin, Sweeney Tood o Varney il Vampiro – anch’essi ad affollare le pagine dei Penny Dreadful, fornendo brividi e macabro sensazionalismo a buon mercato a un pubblico sempre crescente di lettori – Jack ha ispirato nel tempo, in maniera più o meno dichiarata e consapevole, diverse produzioni dell’immaginario sia nelle forme dell’intrattenimento che nelle leggende popolari fino ai nostri giorni.
L’edizione italiana comprende i sei episodi narrativi del serial, arricchendosi di molte illustrazioni in bianco e nero tratte dalle originali uscite, per chiudersi con una lunga ed esaustiva nota critica e un apparato bibliografico finale.
Il volumetto è disponibile attraverso lo store di Count Magnus Press su Lulu.com, con un’anteprima in 65 pagine – consultabile qui a seguito – comprendente l’indice dei contenuti, la prima completa parte dell’opera e la postfazione. Informazioni sul blog countmagnus.blogspot.com.
Jack Tacchi a Molla: il Terrore di Londra
Anonimo
a cura di Giuseppe Lo Biondo
Count Magnus Press, 2010
brossura, illustrazioni in b/n, 188 pagine, €13.00
Da Count Magnus Press arriva il recupero tra folklore e letteratura popolare delle ottocentesche – e da noi ancora inedite – storie inglesi di Jack Tacchi a Molla: il Terrore di Londra, per la traduzione e cura di Giuseppe Lo Biondo dagli anonimi originali della serie Spring-heel’d Jack: The Terror of London, versione pubblicata nel 1885 dal settimanale londinese The Boy’s Strand.
Di aspetto diabolico nel suo mantello nero, con le mani artigliate, le orecchie a punta e i rossi occhi fiammeggianti, capace di spiccare salti di prodigiosa altezza – che gli valgono, appunto, l’appellativo di “Tacchi a Molla” – la figura di Spring Heeled Jack nasce come una leggenda urbana, a Londra, a partire dal 1837 quando un primo resoconto si diffonde descrivendo un incontro con questa strana creatura che d’improvviso, nottetempo, sbuca fuori dal Barnes Cemetery scavalcando i cancelli del camposanto in un sol balzo. Le voci di nuovi incontri notturni si moltiplicano presto e del demoniaco saltatore, il quale pare giocasse scherzi spaventosi terrorizzando le sue vittime senza però realmente far del male, finirà per occuparsi anche il serissimo The Times.
Da mito metropolitano, nuovo spauracchio dell’epoca industriale, “Jack Tacchi a Molla” diventa presto un personaggio di spicco nella narrativa britannica “di consumo” del periodo vittoriano, che ne drammatizza le inquietanti vicende romanzate in un ciclo di storie a grande effetto. Come i suoi omologhi Dick Turpin, Sweeney Tood o Varney il Vampiro – anch’essi ad affollare le pagine dei Penny Dreadful, fornendo brividi e macabro sensazionalismo a buon mercato a un pubblico sempre crescente di lettori – Jack ha ispirato nel tempo, in maniera più o meno dichiarata e consapevole, diverse produzioni dell’immaginario sia nelle forme dell’intrattenimento che nelle leggende popolari fino ai nostri giorni.
L’edizione italiana comprende i sei episodi narrativi del serial, arricchendosi di molte illustrazioni in bianco e nero tratte dalle originali uscite, per chiudersi con una lunga ed esaustiva nota critica e un apparato bibliografico finale.
Il volumetto è disponibile attraverso lo store di Count Magnus Press su Lulu.com, con un’anteprima in 65 pagine – consultabile qui a seguito – comprendente l’indice dei contenuti, la prima completa parte dell’opera e la postfazione. Informazioni sul blog countmagnus.blogspot.com.
Jack Tacchi a Molla: il Terrore di Londra
Anonimo
a cura di Giuseppe Lo Biondo
Count Magnus Press, 2010
brossura, illustrazioni in b/n, 188 pagine, €13.00
Andrea Bonazzi
molto interessante... ricordo di aver letto tempo fa qualcosa su Jack Tacchi a Molla... leggere questi racconti sarebbe piacevole...
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