Pubblicato originariamente nel 1980, ed espanso in due riprese nel 1987 e ’99, il Dictionary of Imaginary Places ebbe un’edizione italiana solo nel 1982, presso Rizzoli, stabilendosi come punto di riferimento e di consultazione per una toponomastica dell’immaginario non solo d’estrazione letteraria.
A quasi tre decenni di distanza, il Dizionario dei luoghi fantastici di Alberto Manguel e Gianni Guadalupi trova finalmente un’edizione nuova, aggiornata e ampliata ai suoi definitivi contenuti, nella traduzione di Ilaria Rizzato e Licia Brustolin per la casa editrice Archinto.
Il volume si arricchisce delle illustrazioni originali di Graham Greenfield e di Eric Beddows, oltre alle mappe e carte di James Cook, in quasi mille pagine di voci a copertura delle geografie fantastiche tra Arkham e la Terra di Mezzo, Atlantide e Utopia, il regno di Oz e Narnia. Un monumentale dizionario costretto a escludere, per meri motivi di spazio, soltanto i paradisi e gli inferni, i luoghi al di fuori della Terra e quelli del futuro.
“Il libro, edito per la prima volta nel 1980, piacque molto a Calvino,” riporta la nota editoriale. “Steso in forma di guida di viaggio, il Dizionario – ora riproposto in una versione aggiornata – descrive luoghi letterari immaginari come fossero davvero esistenti, e consente al lettore di orientarsi tra le geografie inventate dagli scrittori di ogni tempo. Un prezioso manuale per l’avventuriero della pagina scritta, corredato di dettagliate cartine e illustrazioni introvabili persino sui più attendibili atlanti ufficiali. Dalla città utopica alla selva infernale, ogni sorta di località fantastica è rappresentata in questo volume intriso d’ingegno ed erudizione, di humour e saggezza, che presenta con scherzosa sistematicità le immaginifiche finzioni topografiche di Calvino, Borges, Tolkien, Verne e molti altri”.
Informazioni presso la pagina web dell’editrice Archinto.
Dizionario dei luoghi fantastici
Alberto Manguel e Gianni Guadalupi
collana Lettere, Archinto, 2011
copertina rigida, 976 pagine, €50.00
ISBN 9788877685155
A quasi tre decenni di distanza, il Dizionario dei luoghi fantastici di Alberto Manguel e Gianni Guadalupi trova finalmente un’edizione nuova, aggiornata e ampliata ai suoi definitivi contenuti, nella traduzione di Ilaria Rizzato e Licia Brustolin per la casa editrice Archinto.
Il volume si arricchisce delle illustrazioni originali di Graham Greenfield e di Eric Beddows, oltre alle mappe e carte di James Cook, in quasi mille pagine di voci a copertura delle geografie fantastiche tra Arkham e la Terra di Mezzo, Atlantide e Utopia, il regno di Oz e Narnia. Un monumentale dizionario costretto a escludere, per meri motivi di spazio, soltanto i paradisi e gli inferni, i luoghi al di fuori della Terra e quelli del futuro.
“Il libro, edito per la prima volta nel 1980, piacque molto a Calvino,” riporta la nota editoriale. “Steso in forma di guida di viaggio, il Dizionario – ora riproposto in una versione aggiornata – descrive luoghi letterari immaginari come fossero davvero esistenti, e consente al lettore di orientarsi tra le geografie inventate dagli scrittori di ogni tempo. Un prezioso manuale per l’avventuriero della pagina scritta, corredato di dettagliate cartine e illustrazioni introvabili persino sui più attendibili atlanti ufficiali. Dalla città utopica alla selva infernale, ogni sorta di località fantastica è rappresentata in questo volume intriso d’ingegno ed erudizione, di humour e saggezza, che presenta con scherzosa sistematicità le immaginifiche finzioni topografiche di Calvino, Borges, Tolkien, Verne e molti altri”.
Informazioni presso la pagina web dell’editrice Archinto.
Dizionario dei luoghi fantastici
Alberto Manguel e Gianni Guadalupi
collana Lettere, Archinto, 2011
copertina rigida, 976 pagine, €50.00
ISBN 9788877685155
Andrea Bonazzi
Non solo d'estrazione letteraria... Quindi vi si menzionano anche luoghi di leggende metropolitane e fatterelli narrati vari? :)
RispondiEliminaCi sono luoghi tratti dal fumetto, dal cinema e dalla TV, oltre alla letteratura fino al '99, ma resta nell'opera di finzione, fuori dal folklore.
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