martedì 17 maggio 2011

Weird Tales in italiano: il primo numero

Weird Tales Italia #1, aprile/maggio 2011, copertinaUn iniziale annuncio ne dava l’uscita in edicola al 15 di marzo, con allegato il DVD Post Mortem. A colloquio con i maestri della paura di Mick Garris, e non pochi – possiamo immaginare – avranno assillato i propri giornalai per settimane chiedendone notizia inutilmente (a scanso di equivoci: no, in edicola Weird Tales non c'è proprio arrivata). Reticente, se non praticamente nulla, l’informazione da parte di casa editrice o redazione: su qualche forum si era parlato di un rinvio, l’anteprima web della copertina cambiava poi datazione da “marzo/aprile” ad “aprile/maggio” ma l’unica comunicazione “ufficiale” è stata, infine, l’esortazione ad abbonarsi e ad acquistare direttamente attraverso il sito Internet, o presso un paio di librerie fiduciarie, senza più pronunciarsi in modo univoco sulla distribuzione.

Arriva così il numero d’esordio dell’edizione italiana di Weird Tales, sotto la direzione editoriale e artistica di Dario Gulli e con Luigi Boccia quale direttore di testata, un bimestrale che riprende i contenuti dello storico “unique magazine” nella sua ultima incarnazione pubblicata dall’americana Wildside Press a partire dal 2007. Illustrazioni, articoli, saggistica, recensioni, poesia fantastica e ovviamente narrativa breve weird e dark fantasy, il tutto selezionato e tradotto nella nostra lingua dalle uscite originali Wildside e integrato, fin da questo primo fascicolo, con materiale in Italiano.

Tanith Lee, Michael Bishop e la prima parte di un racconto di Michael Moorcock spiccano nel sommario del primo Weird Tales. L’isolito, il fantastico e il bizzarro. E ancora le brevi interviste a Neil Gaiman e a Joe R. Lansdale, una sorta di compendio delle 85 personalità più weird degli ultimi decenni secondo i lettori statunitensi di Weird Tales, appuntamenti fissi e classici come quello sui luoghi lovecraftiani secondo Kenneth Hite, quindi un’intervista e un intervento narrativo di Valerio Evangelisti, oltre a rubriche e recensioni a firma di Gianfranco de Turris ed Errico Passaro. Un peccato la mancanza dei riferimenti e titoli originali per le opere, tradotte da Nicola Lombardi e Giuseppe Bonaccorso.

Il sito ufficiale della rivista per l’Italia è weirdtales.it, mentre occorre rivolgersi alle pagine web dedicate di MyLightstore per l’abbonamento o per acquisti, con il preannunciato DVD che viene dichiarato “disponibile prossimamente”. Qui a seguito l’indice del contenuti del n° 1 [fra parentesi quadra le informazioni aggiunte]:

Racconti:
Il Cuore di Ghiaccio [The Heart of Ice, 2008] – Tanith Lee
Le Fusa [Purr, 2008] – Michael Bishop
Petali Neri [Black Petals, 2008, prima parte] – Michael Moorcock
L’isola delle vergini [2007] – Valerio Evangelisti

Poesia:
Tu sei una macchia [You're a Stain, 2009] – Michael Phillips

Weirdcraft:
llustrazione di Maya Kato

Approfondimenti:
Incontro con J.R. Lansdale – intervista di Luigi Boccia
Neil Gaiman – intervista di Bill Baker
Speciale: Gli 85 Autori più Weird degli ultimi anni – aa.vv.
Valerio Evangelisti – intervista di Giuseppe Bonaccorso

Rubriche:
Editoriale – Dario Maria Gulli e Luigi Boccia
Orrorismi – Gianfranco de Turris
Harvey & Pelican – Harvey Pelican & Co.
Nei labirinti di Lovecraft – Kenneth Hite
Strane pagine – Michael Swanwick
La cripta – Darrel Schweitzer
La biblioteca – Errico Passaro
Weirdism – S. Geigen-Miller


Weird Tales #1
L’isolito, il fantastico e il bizzarro
Fun Factory Entertainment, aprile/maggio 2011
fascicolo, illustrazioni in bianco e nero, 80 pagine, €6.90 (senza allegato DVD)

Andrea Bonazzi

14 commenti :

  1. Si può affermare senza tema di smentita che Gulli è una garanzia.

    Ma alla fine ne hai comprato una copia in Rete, hai fatto abbo o l'hai ordinata in edicola?
    Quante parole vengono dedicate a ciascuno degli 85?
    L'intervista a Gaiman a quanto tempo fa risale?

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  2. Se ho ben capito la distribuzione tra le edicole è fuori discussione per il momento, o sbaglio?
    La storia di Moorcock riguarda Elric?
    Mi van bene il materiale integrativo di casa nostra, ma la solita "selezione" all'italiana ce la potevano risparmiare. Che inizio sconfortante! :(

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  3. Elvezio mi ha rubato le parole di bocca,personalmente starò lontano da questa versione italiota di Weird Tales.(e terrò lontano Gulli dal mio portafogli.)

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  4. caspita, credevo fosse una problema del mio edicolante...

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  5. Le interviste a Lansdale e a Evangelisti sembrano appetitose e, soprattutto, la pubblicazione di un racconto di Tanith Lee mi sembra una scelta coraggiosa, dal momento che in Italia non viene pubblicato nulla dei suoi racconti dalla fine degli anni '80 (tranne i soliti tre o quattro nelle stesse antologie). Speriamo che non sia tutto fumo e niente arrosto...ma anche il prezzo mi sembra vantaggioso

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  6. Mi sembrava abbastanza chiaro che la rivista in edicola non c'è mai arrivata, la copia su cui mi baso è stata singolarmente acquistata via web. Black Petals" è una novella di Elric, poi pubblicata nel volume Elric Swords And Roses (2010). Ho inserito date e titoli originali, altrimenti omessi, solo per narrativa e poesia ma il resto in traduzione, rubriche incluse, è degli stessi periodi: basta cercare gli indici dei Weird Tales della Wildside Press sul loro sito o su isfbd.org: sia l'intervista a Gaiman che i "The 85 Weirdest Storytellers of the Past 85 Years" -- entrate brevi, 400-600 battute di autori vari -- provengono da diversi numeri del 2008 (ne avevamo scritto in Splattergramma). Questi i semplici dati.

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  7. Un'intervista addirittura del 2008, niente male.

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  8. Confermo che la distribuzione per edicole al momento è esclusa: mi è stato detto proprio da quelli della rivista/store-on-line che ho assillato a suo tempo perchè volevo comprarla per partecipare al concorso indetto. Personalmente mi pare una buona rivista, con bei contenuti, curata e tutto sommato nemmeno a cattivo prezzo. Vedremo un po' come evolve...

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  9. L'ho comprata qualche tempo fa. Come tutti i prodotti che vanno ad inserirsi in un VUOTO COSMICO editoriale, avrebbe delle possibilita'. Pero':
    1) Sembra che il primo numero sia stato chiuso in anticipo rispetto ai tempi, e si vede.
    2) Racconti? Bene, allora impaginiamo con il font delle stesse dimensioni, magari?
    3) Potrei non sapere chi sia l'autore. Curiamo una Bio come si deve?
    4) Le interviste sono brevi e quella di Gaiman alla fine si legge. Peccato che ti debba gia' sapere tutto si Gaiman (e io lo so, ma magari un lettore nuovo e GIOVANE...)

    E' tutto sbattuto in pagina, senza riferimenti, senza note, senza qualcosa che dia una direzione. L'Horror e il Weird sono serbatoi infiniti e spero che WeirdTales possa migliorare, e' il mio augurio (sincero). Vedremo nei prossimi numeri.

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  10. Copertine, grafica, composizione, impaginazione e fonts sono presi di peso dall'edizione americana. Anche negli originali USA manca una scheda bio per gli autori, ma la presentazione è affidata quando serve all'editoriale di apertura (nel primo numero italiano, l'editoriale a due voci si limita all'auto-presentazione. Sarebbe auspicabile che in un prossimo numero funga piuttosto da introduzione ai contenuti), e una presentazione vera e propria di autori e contenuti viene usualmente anticipata in dettaglio sul sito web della testata Wildside.
    Vedremo come procede, e quanto inciderà la rinuncia all'edicola...

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  11. Grazie Andrea per le precisazioni.
    La copertina non e' male.
    Per gli autori non sapevo che la politica fosse questa (e la trovo assurda per autori famosi e ok per quelli emergenti). I font diversi a seconda della lunghezza del racconto sono inguardabili... :-)

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  12. mmm
    mi piacerebbe crederci
    ma no
    non mi avrà, per ora, proprio no.
    grazie per le precisazioni, Andrea, hai risolto tutto le curiosità.

    posso dire una cosa che mi irrita?
    "La rivista che ha reso famoso H.P. Lovecraft" in copertina
    mi irrita davvero tanto. :)

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  13. @Gelo: e dovevi vedere l'anteprima in rete a marzo, quando in copertina il titolo era "La rivista che ha resto famoso H.P. Lovecraft".

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  14. Appena letta la notizia mi era venuta curiosità...
    Il fatto che non esca in edicola sarà una botta forse irreparabile per loro.

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