“Oscuro” d’accordo… ma definire “contorto” fin dal sottotitolo il mondo di H.P. Lovecraft, da un punto di vista letterario o biografico che sia, già lascia intravedere un certo approccio quantomeno eccentrico a quel che si dichiara essere un saggio: A Haunted Mind. Inside the Dark, Twisted World of H.P. Lovecraft, scritto dal nordirlandese Dr. Bob Curran per la New Page Books, un marchio editoriale dell’americana Career Press.
“Probabilmente, nessuno scrittore americano ha avuto un maggior impatto sulla moderna scena horror di Howard Phillips Lovecraft, l’uomo che ha creato i Miti di Cthulhu, con i suoi strani dèi, libri proibiti e luoghi misteriosi. Ma che tipo di uomo era, Lovecraft? Come ha creato un tale terribile universo, e da dove preso la propria ispirazione? Era basata, come qualcuno ha detto, su conoscenze esoteriche dimenticate o addirittura rinnegate da ogni persona sana di mente?”
Questa la presentazione resa in italiano dalla quarta di copertina del volume, che prosegue: “In A Haunted Mind, il Dr. Bob Curran esplora ciò che ha motivato Lovecraft – la sua vita personale è altrettanto strana di alcune delle sue creazioni – e che lo ha condotto a creare il suo cosmo terribile. Utilizzando sia il folklore che la storia, il Dr. Curran indaga su una vasta gamma di misteri lovecraftiani”.
L’autore è un esperto di miti e di leggende con numerose monografie del genere al suo attivo, dal folklore celtico alle “terre perdute” fino alle guide su streghe, fate, zombie, licantropi o vampiri. E il metodo applicato in questo libro è il medesimo usuale in tale “saggistica del mistero”, il che può risultare interessante nel ripercorrere in quest’ottica particolare il vasto corpus dei “miti di Cthulhu”, di stampo altrimenti esclusivamente letterario, ma si rende inqualificabile e assurdo a fronte di ricostruzioni biografiche fornite senza un minimo di documentazione.
L’intero lavoro si presenta sprovvisto sia di note che di bibliografia, rendendo impossibile il controllo delle fonti, talvolta citate nel testo con il solo nome d’un autore e ancor più volte affidate a quel “come qualcuno ha detto” letto poco più sopra, all’“alcuni affermano”, al condizionale dei “potrebbe”.
Non un grosso problema nelle tre sezioni dell’opera dedicate rispettivamente alla descrizione dei libri proibiti, alle entità del ciclo lovecraftiano e ai luoghi delle sue ambientazioni, in singoli capitoli che molto devono alla precedente e dettagliata Cthulhu Mythos Encyclopedia di Dan Harms, ma che si espandono a divagare in ulteriori associazioni con le varie mitologie, con la leggenda sia tradizionale che contemporanea, col folklore angloamericano. Correlazioni azzardate, spesso inconsistenti, ma anche curiose e generalmente divertenti in una semplice lettura d’intrattenimento, persino ludica alla maniera di certi supporti per il gioco di ruolo.
La nota dolente, e il limite assai criticato all’opera presente, è soprattutto nella sua parte introduttiva che pretende di fornire un ritratto biografico di Lovecraft. Dichiaratamente documentatosi su A Dreamer and a Visionary: H.P. Lovecraft in his Time (la ridotta edizione britannica della biografia scritta da S.T. Joshi), l’autore aggiunge considerazioni tutte proprie e menziona “voci” ed episodi impossibili da verificare senza, appunto, indicare alcuna fonte. Affermazioni che hanno del grottesco, come quella secondo cui Lovecraft, dopo essersi ritirato da scuola nel 1905, “prese a vagare di notte in giro per le strade, parlando da solo e fermandosi alle finestre illuminate per sbirciarvi dentro e spaventare i bambini piccoli” (pag. 10: “He took to wandering about the streets at night talking to himself and stopping at lighted windows to peer in and frighten small children”). Più oltre afferma che Farnsworth Wright gli respingesse i racconti essenzialmente per ripicca, a causa delle critiche negative fatte anni prima a quel che sarebbe divenuto il direttore di Weird Tales. E via così...
Parlando del matrimonio, “qualcuno ha commentato che, per Lovecraft, fu «amore al primo dollaro»“ (pag. 18). “Qualcuno” chi? E ancora si confondono insieme fatti e giudizi del tutto personali: “troppo disperato o troppo pigro per trovare lavoro, spese la prima metà del 1924 vagando in giro per New York” (pag. 20). Altrove si avanzano ipotesi anche “sensazionali” immediatamente poste in dubbio o smentite nella prosecuzione stessa della frase: l’amicizia col giovane Frank Belknap Long e poi con un allora tredicenne Robert H. Barlow, per esempio, “indusse al sospetto che, nelle ultime fasi della propria vita, Lovecraft fosse qualcosa di simile a un predatore sessuale, ossessionato da giovani uomini e ragazzi. Comunque, non c’è assolutamente nulla a suggerire che fosse questo il caso, o che Lovecraft avesse esplicite tendenze omosessuali verso Barlow” (pag. 22). Biografia o gossip?
Critiche maggiormente dettagliate vengono mosse da Michael R. Collings sul sito web di Hellnotes, ma è possibile farsi un’idea dei contenuti di A Haunted Mind attraverso i servizi del LookIside! di Amazon.com, in un’anteprima di testo che comprende anche le prime dieci pagine della discussa introduzione.
Chi ben conosca l’opera e la vita di H.P. Lovecraft, non sarà positivamente impressionato dal quel che in effetti appare come una dispersiva compilazione di descrizioni e note attorno ai Cthulhu Mythos, mischiando insieme riferimenti fra i più eterogenei: dagli scrittori dell’originale narrativa agli autori del role-playing di The Call of Cthulhu, passando per l’occultismo esplicito di un Kenneth Grant fino alle menzionate escursioni nei “misteri” alla Voyager – volendo menzionare un calzante modello della TV italiana –, senza distinguere più quel che è finzione. Ma basterebbe aver chiaro cosa ci sia da attendersi dal tutto: un divertissement a tema lovecraftiano, anziché un saggio.
A mettere d’accordo proprio tutti saranno, comunque, le suggestive illustrazioni di Ian Daniels per la copertina a colori e le numerose tavole in bianco e nero degli interni, a doppia pagina per ogni apertura di capitolo.
Informazioni ulteriori (al momento errate per prezzo e numero di pagine) presso il sito ufficiale della casa editrice New Page Books.
A Haunted Mind
Inside the Dark, Twisted World of H.P. Lovecraft
Dr. Bob Curran
Career Press/New Page Books, 2012
brossura, 352 pagine, $19.99
ISBN 9781601632197
“Probabilmente, nessuno scrittore americano ha avuto un maggior impatto sulla moderna scena horror di Howard Phillips Lovecraft, l’uomo che ha creato i Miti di Cthulhu, con i suoi strani dèi, libri proibiti e luoghi misteriosi. Ma che tipo di uomo era, Lovecraft? Come ha creato un tale terribile universo, e da dove preso la propria ispirazione? Era basata, come qualcuno ha detto, su conoscenze esoteriche dimenticate o addirittura rinnegate da ogni persona sana di mente?”
Questa la presentazione resa in italiano dalla quarta di copertina del volume, che prosegue: “In A Haunted Mind, il Dr. Bob Curran esplora ciò che ha motivato Lovecraft – la sua vita personale è altrettanto strana di alcune delle sue creazioni – e che lo ha condotto a creare il suo cosmo terribile. Utilizzando sia il folklore che la storia, il Dr. Curran indaga su una vasta gamma di misteri lovecraftiani”.
L’autore è un esperto di miti e di leggende con numerose monografie del genere al suo attivo, dal folklore celtico alle “terre perdute” fino alle guide su streghe, fate, zombie, licantropi o vampiri. E il metodo applicato in questo libro è il medesimo usuale in tale “saggistica del mistero”, il che può risultare interessante nel ripercorrere in quest’ottica particolare il vasto corpus dei “miti di Cthulhu”, di stampo altrimenti esclusivamente letterario, ma si rende inqualificabile e assurdo a fronte di ricostruzioni biografiche fornite senza un minimo di documentazione.
L’intero lavoro si presenta sprovvisto sia di note che di bibliografia, rendendo impossibile il controllo delle fonti, talvolta citate nel testo con il solo nome d’un autore e ancor più volte affidate a quel “come qualcuno ha detto” letto poco più sopra, all’“alcuni affermano”, al condizionale dei “potrebbe”.
Non un grosso problema nelle tre sezioni dell’opera dedicate rispettivamente alla descrizione dei libri proibiti, alle entità del ciclo lovecraftiano e ai luoghi delle sue ambientazioni, in singoli capitoli che molto devono alla precedente e dettagliata Cthulhu Mythos Encyclopedia di Dan Harms, ma che si espandono a divagare in ulteriori associazioni con le varie mitologie, con la leggenda sia tradizionale che contemporanea, col folklore angloamericano. Correlazioni azzardate, spesso inconsistenti, ma anche curiose e generalmente divertenti in una semplice lettura d’intrattenimento, persino ludica alla maniera di certi supporti per il gioco di ruolo.
La nota dolente, e il limite assai criticato all’opera presente, è soprattutto nella sua parte introduttiva che pretende di fornire un ritratto biografico di Lovecraft. Dichiaratamente documentatosi su A Dreamer and a Visionary: H.P. Lovecraft in his Time (la ridotta edizione britannica della biografia scritta da S.T. Joshi), l’autore aggiunge considerazioni tutte proprie e menziona “voci” ed episodi impossibili da verificare senza, appunto, indicare alcuna fonte. Affermazioni che hanno del grottesco, come quella secondo cui Lovecraft, dopo essersi ritirato da scuola nel 1905, “prese a vagare di notte in giro per le strade, parlando da solo e fermandosi alle finestre illuminate per sbirciarvi dentro e spaventare i bambini piccoli” (pag. 10: “He took to wandering about the streets at night talking to himself and stopping at lighted windows to peer in and frighten small children”). Più oltre afferma che Farnsworth Wright gli respingesse i racconti essenzialmente per ripicca, a causa delle critiche negative fatte anni prima a quel che sarebbe divenuto il direttore di Weird Tales. E via così...
Parlando del matrimonio, “qualcuno ha commentato che, per Lovecraft, fu «amore al primo dollaro»“ (pag. 18). “Qualcuno” chi? E ancora si confondono insieme fatti e giudizi del tutto personali: “troppo disperato o troppo pigro per trovare lavoro, spese la prima metà del 1924 vagando in giro per New York” (pag. 20). Altrove si avanzano ipotesi anche “sensazionali” immediatamente poste in dubbio o smentite nella prosecuzione stessa della frase: l’amicizia col giovane Frank Belknap Long e poi con un allora tredicenne Robert H. Barlow, per esempio, “indusse al sospetto che, nelle ultime fasi della propria vita, Lovecraft fosse qualcosa di simile a un predatore sessuale, ossessionato da giovani uomini e ragazzi. Comunque, non c’è assolutamente nulla a suggerire che fosse questo il caso, o che Lovecraft avesse esplicite tendenze omosessuali verso Barlow” (pag. 22). Biografia o gossip?
Critiche maggiormente dettagliate vengono mosse da Michael R. Collings sul sito web di Hellnotes, ma è possibile farsi un’idea dei contenuti di A Haunted Mind attraverso i servizi del LookIside! di Amazon.com, in un’anteprima di testo che comprende anche le prime dieci pagine della discussa introduzione.
Chi ben conosca l’opera e la vita di H.P. Lovecraft, non sarà positivamente impressionato dal quel che in effetti appare come una dispersiva compilazione di descrizioni e note attorno ai Cthulhu Mythos, mischiando insieme riferimenti fra i più eterogenei: dagli scrittori dell’originale narrativa agli autori del role-playing di The Call of Cthulhu, passando per l’occultismo esplicito di un Kenneth Grant fino alle menzionate escursioni nei “misteri” alla Voyager – volendo menzionare un calzante modello della TV italiana –, senza distinguere più quel che è finzione. Ma basterebbe aver chiaro cosa ci sia da attendersi dal tutto: un divertissement a tema lovecraftiano, anziché un saggio.
A mettere d’accordo proprio tutti saranno, comunque, le suggestive illustrazioni di Ian Daniels per la copertina a colori e le numerose tavole in bianco e nero degli interni, a doppia pagina per ogni apertura di capitolo.
Informazioni ulteriori (al momento errate per prezzo e numero di pagine) presso il sito ufficiale della casa editrice New Page Books.
A Haunted Mind
Inside the Dark, Twisted World of H.P. Lovecraft
Dr. Bob Curran
Career Press/New Page Books, 2012
brossura, 352 pagine, $19.99
ISBN 9781601632197
Andrea Bonazzi
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