“4 passi nel Fantastico” presenta Invito alla lettura di Arthur Machen, che si terrà venerdì 18 novembre alle 21:00 presso la Musikalische Wunderkammer di Palazzo Oddo, in Via Roma ad Albenga (SV). Milli Conte e Carla Migliardi presteranno le loro voci per un selezionato reading di opere dell’autore gallese per la direzione e cura di Maurizio Natoli.
La manifestazione, che ha già visto una serata dedicata a Edgar Allan Poe, nelle due prossime settimane proseguirà con le letture di H.G. Wells e Jorge Luis Borges.
La rassegna “4 passi nel Fantastico” dedica il suo secondo appuntamento al Maestro della letteratura “fantastica” (tale fu per H.P. Lovecraft, per J.L. Borges e altri autori dello stesso calibro) Arthur Machen. Questo autore multiforme deve forse la sua scarsa fortuna passata e presente presso la critica italiana al tema del Soprannaturale (sempre visto di malocchio dai nostri stimati critici e giudicato “letteratura minore”) e alla sua prosa “filigrana delicatamente lirica e espressiva”, come la definiva Lovecraft, che mal si adatta all’esigenza tutta italica di una letteratura costituita da un pedante monologo interiore del quale non importa niente a nessuno e il cui valore è stimato tanto quanto più pesante e inutile è la lettura stessa.
È paradossale, infatti, che sia più conosciuta dell’autore la sua “The Bowmen”, divenuta una vera e propria leggenda urbana negli anni della Prima Guerra Mondiale perché scambiata per una storia vera, quella che vedeva i leggendari arcieri fantasma di Crécy e Anzicourt (1346 i primi e 1415 i secondi) schierarsi a fianco dei soldati inglesi in rotta durante la Battaglia di Mons del 1915, o che sia più semplice ricordare The Birds di Hitchcock, il cui soggetto è ispirato (anche se abbastanza lontanamente, attraverso Daphne du Maurier) al racconto “The Terror” di Machen.
Gallese di nascita, uomo dalla cultura eclettica, Arthur Llewellyn Jones – in arte Machen – è padrone di una tecnica narrativa che è un trionfo di raffinatezza e sapiente misura. Miscela sapientemente come a creare un filtro magico le radici celte, l’intensità dei ricordi giovanili legati alle antiche e inquietanti colline gallesi, alle rovine romane cariche di mistero e il medioevo. Tutti aspetti che contribuiscono a creare la concezione prediletta dall’autore in fatto di Soprannaturale: l’idea cioè che sotto le alture e le rocce delle brulle colline del Galles dimorerebbe una razza cupa e primitiva, le cui vestigia diedero origine alle comuni leggende sul “Piccolo Popolo”, tema portante di racconti come “The Novel Of The Black Seal” (“La storia del sigillo nero”) o “The Red Hand” (“La mano rossa”).
Maggiori informazioni sull’evento presso le pagine di albengacorsara.it.
La manifestazione, che ha già visto una serata dedicata a Edgar Allan Poe, nelle due prossime settimane proseguirà con le letture di H.G. Wells e Jorge Luis Borges.
La rassegna “4 passi nel Fantastico” dedica il suo secondo appuntamento al Maestro della letteratura “fantastica” (tale fu per H.P. Lovecraft, per J.L. Borges e altri autori dello stesso calibro) Arthur Machen. Questo autore multiforme deve forse la sua scarsa fortuna passata e presente presso la critica italiana al tema del Soprannaturale (sempre visto di malocchio dai nostri stimati critici e giudicato “letteratura minore”) e alla sua prosa “filigrana delicatamente lirica e espressiva”, come la definiva Lovecraft, che mal si adatta all’esigenza tutta italica di una letteratura costituita da un pedante monologo interiore del quale non importa niente a nessuno e il cui valore è stimato tanto quanto più pesante e inutile è la lettura stessa.
È paradossale, infatti, che sia più conosciuta dell’autore la sua “The Bowmen”, divenuta una vera e propria leggenda urbana negli anni della Prima Guerra Mondiale perché scambiata per una storia vera, quella che vedeva i leggendari arcieri fantasma di Crécy e Anzicourt (1346 i primi e 1415 i secondi) schierarsi a fianco dei soldati inglesi in rotta durante la Battaglia di Mons del 1915, o che sia più semplice ricordare The Birds di Hitchcock, il cui soggetto è ispirato (anche se abbastanza lontanamente, attraverso Daphne du Maurier) al racconto “The Terror” di Machen.
Gallese di nascita, uomo dalla cultura eclettica, Arthur Llewellyn Jones – in arte Machen – è padrone di una tecnica narrativa che è un trionfo di raffinatezza e sapiente misura. Miscela sapientemente come a creare un filtro magico le radici celte, l’intensità dei ricordi giovanili legati alle antiche e inquietanti colline gallesi, alle rovine romane cariche di mistero e il medioevo. Tutti aspetti che contribuiscono a creare la concezione prediletta dall’autore in fatto di Soprannaturale: l’idea cioè che sotto le alture e le rocce delle brulle colline del Galles dimorerebbe una razza cupa e primitiva, le cui vestigia diedero origine alle comuni leggende sul “Piccolo Popolo”, tema portante di racconti come “The Novel Of The Black Seal” (“La storia del sigillo nero”) o “The Red Hand” (“La mano rossa”).
Maggiori informazioni sull’evento presso le pagine di albengacorsara.it.
Tatiana Martino
Mai troppo riscoperto, ottimo evento!
RispondiEliminaPersonalmente, “La storia del sigillo nero” l'ho apprezzato più del più famoso tra gli appassionati "Il popolo bianco".