Chi non conosce la leggendaria serie Creepy? Davvero pochi, immagino, ma se qualcuno fosse “in ascolto” basti dire che si tratta di una delle serie antologiche horror americane più famose e significative di tutti i tempi. Innovativa, divertente, immaginifica, la serie edita dalla Warren Publishing nel 1964 ha funto da apripista per innumerevoli tentativi di imitazione.
Magari, però, se si cita l’anfitrione della rivista, vale a dire il narratore che introduce e chiude tutte le brevi storielline presenti, il nome si farà meno oscuro: vi dice nulla Uncle Creepy? Ancora nulla? Strano…ma ammettiamolo.
Proviamo ancora: Zio Tibia? Forse stavolta intravedo una luce illuminare i vostri volti. Per chi è stato ragazzo negli scorsi decenni non può che essere un nome colmo di affetto e di piacevoli ricordi. Al di là delle serie cartacee e dei libri pubblicati in Italia, il nome di Zio Tibia è indimenticabile non fosse altro che per la strenna di film serali su Italia 1 dal titolo appunto di Mezzanotte con Zio Tibia, ove un pupazzo animato riproduceva le fattezze del malefico vecchietto che, accompagnato dai suoi simpatici amici, si accingeva a presentare i film del caso.
Ma non divaghiamo troppo: proprio dal fumetto ebbe origine tutto, da quel Creepy di cui si parlava in partenza e proprio dalla serie americana di Zio Tibia nacque un bel giorno nel 1966 uno spin off altrettanto importante e leggendario, una seconda serie nella quale l’introduttore era un altro personaggio, Cousin Eerie, in Italia il mitico Cugino Astragalo. E al di là della diversità del narratore, la serie si distinse sempre per una certa omogeneità di forma e contenuti in relazione all’omologa precedente, sulle quali caratteristiche si ritornerà tra breve.
Ma perché tutto questo? Appunto perché è recentemente uscito in Italia un volume antologico per Comma 22, il primo di una serie dedicata, nel quale è stata inserita una selezione di storie provenienti appunto da Eerie. Un’operazione non nuova nel nostro paese, questa della pubblicazione di estratti della rivista raccolti in volume, ma nel presente caso essa appare particolarmente riuscita e lodevole per vari fattori. Andiamo a esaminarli.
La qualità di stampa in primo luogo: si tratta infatti di un sontuoso volume cartonato, di formato analogo all’originale, impreziosito da una favolosa copertina del grande Frank Frazetta, stampato su carta patinata bianca e in modo estremamente professionale dal punto di vista dell’impianto grafico sia esterno che interno. La progettualità: è vero che alcune delle storie proposte sono già note al pubblico degli affezionati, ma un operazione di ampio respiro e su più volumi dedicati alla rivista non può che essere lodevole. Last but not least, la qualità delle storie scelte e degli autori coinvolti. Pur non citandoli tutti troviamo nel volume alcune delle firme storiche della rivista e anche del comicdom americano: Joe Orlando, Gene Colan, Alex Toth, Reed Randall, Al Williamson, lo stesso Frazetta e tanti altri, ma anche veri e propri perni portanti meno noti della serie come Gray Morrow.
Fin qui per quello che riguarda forma e struttura, ma cosa si troverebbe davanti un ignaro lettore all’atto dell’acquisto del volume? Presto detto, la cifra contenutistica tipica di Creepy/Eerie, dei racconti brevissimi e fulminanti molto spesso legati a filo triplo coi classici della letteratura di genere, pieni di mostri di svariatissimo tipo, di senso del weird, di suspence, di colpi di scena e effettacci di bassissima lega, e di un altro ingrediente sparso a tonnellate: le vere e proprie colate di humor nero e di ironia, volti a stemperare e sdrammatizzare l’atmosfera in quello che è diventato il vero e proprio marchio di fabbrica di Zio Tibia e di Astragalo, e che ha conquistato generazioni di appassionati.
Una breve presentazione dell’opera è disponibile sul sito web di Comma 22. E ovviamente, se qualcuno fosse ancora in ritardo per qualche presente natalizio e non sapesse ove orientarsi, questo è sicuramente un eccellente volume da tenere in considerazione.
Eerie, Volume 1 – L’orrore a casa tua
AA.VV.
Comma 22, 2011
cartonato in bianco e nero, 256 pagine formato 21x29 cm., €24.00
ISBN 9788865030141
Magari, però, se si cita l’anfitrione della rivista, vale a dire il narratore che introduce e chiude tutte le brevi storielline presenti, il nome si farà meno oscuro: vi dice nulla Uncle Creepy? Ancora nulla? Strano…ma ammettiamolo.
Proviamo ancora: Zio Tibia? Forse stavolta intravedo una luce illuminare i vostri volti. Per chi è stato ragazzo negli scorsi decenni non può che essere un nome colmo di affetto e di piacevoli ricordi. Al di là delle serie cartacee e dei libri pubblicati in Italia, il nome di Zio Tibia è indimenticabile non fosse altro che per la strenna di film serali su Italia 1 dal titolo appunto di Mezzanotte con Zio Tibia, ove un pupazzo animato riproduceva le fattezze del malefico vecchietto che, accompagnato dai suoi simpatici amici, si accingeva a presentare i film del caso.
Ma non divaghiamo troppo: proprio dal fumetto ebbe origine tutto, da quel Creepy di cui si parlava in partenza e proprio dalla serie americana di Zio Tibia nacque un bel giorno nel 1966 uno spin off altrettanto importante e leggendario, una seconda serie nella quale l’introduttore era un altro personaggio, Cousin Eerie, in Italia il mitico Cugino Astragalo. E al di là della diversità del narratore, la serie si distinse sempre per una certa omogeneità di forma e contenuti in relazione all’omologa precedente, sulle quali caratteristiche si ritornerà tra breve.
Ma perché tutto questo? Appunto perché è recentemente uscito in Italia un volume antologico per Comma 22, il primo di una serie dedicata, nel quale è stata inserita una selezione di storie provenienti appunto da Eerie. Un’operazione non nuova nel nostro paese, questa della pubblicazione di estratti della rivista raccolti in volume, ma nel presente caso essa appare particolarmente riuscita e lodevole per vari fattori. Andiamo a esaminarli.
La qualità di stampa in primo luogo: si tratta infatti di un sontuoso volume cartonato, di formato analogo all’originale, impreziosito da una favolosa copertina del grande Frank Frazetta, stampato su carta patinata bianca e in modo estremamente professionale dal punto di vista dell’impianto grafico sia esterno che interno. La progettualità: è vero che alcune delle storie proposte sono già note al pubblico degli affezionati, ma un operazione di ampio respiro e su più volumi dedicati alla rivista non può che essere lodevole. Last but not least, la qualità delle storie scelte e degli autori coinvolti. Pur non citandoli tutti troviamo nel volume alcune delle firme storiche della rivista e anche del comicdom americano: Joe Orlando, Gene Colan, Alex Toth, Reed Randall, Al Williamson, lo stesso Frazetta e tanti altri, ma anche veri e propri perni portanti meno noti della serie come Gray Morrow.
Fin qui per quello che riguarda forma e struttura, ma cosa si troverebbe davanti un ignaro lettore all’atto dell’acquisto del volume? Presto detto, la cifra contenutistica tipica di Creepy/Eerie, dei racconti brevissimi e fulminanti molto spesso legati a filo triplo coi classici della letteratura di genere, pieni di mostri di svariatissimo tipo, di senso del weird, di suspence, di colpi di scena e effettacci di bassissima lega, e di un altro ingrediente sparso a tonnellate: le vere e proprie colate di humor nero e di ironia, volti a stemperare e sdrammatizzare l’atmosfera in quello che è diventato il vero e proprio marchio di fabbrica di Zio Tibia e di Astragalo, e che ha conquistato generazioni di appassionati.
Una breve presentazione dell’opera è disponibile sul sito web di Comma 22. E ovviamente, se qualcuno fosse ancora in ritardo per qualche presente natalizio e non sapesse ove orientarsi, questo è sicuramente un eccellente volume da tenere in considerazione.
Eerie, Volume 1 – L’orrore a casa tua
AA.VV.
Comma 22, 2011
cartonato in bianco e nero, 256 pagine formato 21x29 cm., €24.00
ISBN 9788865030141
Umberto Sisia
Da avere assolutamente, avevo due dei volumi di Zia Tibia ma nulla di Eerie.
RispondiEliminaNon essendo ferrato del mondo di fumetti, pongo qui una domanda a cui magari potete rispondere: ma il "nostro" Zio Tibia si ispirava a questo WP (come mi pare più logico) o agli anfitrioni della EC? In giro ho visto sempre molta confusione in proposito.
Penso che onestamente il nostro facesse un po' un mix di tutto...
RispondiEliminaPerò il fatto che sia stato chiamato appunto "Zio Tibia" suggerisce che di certo Creepy era il punto di riferimento primario come fonte....