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giovedì 25 agosto 2011

Tutte le foto di Lovecraft sul web!

H.P. Lovecraft, New York, 1924, foto
H.P. Lovecraft, 169 Clinton Street,  New York, 1925, foto
H.P. Lovecraft, St. John’s Churchyard, Providence, 1935, foto
H.P. Lovecraft, 66 College Street, Providence, 1936, foto

In rete fin dal 1995 a cura di Donovan K. Loucks, The H.P. Lovecraft Archive è nato come sito web di riferimento sul gentiluomo di Providence, una sorta di FAQ (Frequently Asked Questions) trasformandosi, nel corso degli anni, nella primaria e certamente più autorevole fonte informativa online sulla vita e le opere di Howard Phillips Lovecraft, grazie anche al contributo degli esperti David E. Schultz e S.T. Joshi.

Dalle bibliografie degli scritti personali e degli studi critici sull’autore, oltre alle sezioni biografiche, quelle dedicate alle sue creazioni e al loro influsso sulla cultura popolare, le pagine di hplovecraft.com si sono man mano arricchite di elementi sino a comprendere la disponibilità dei testi originali – nelle versioni di pubblico dominio – e, recentissima aggiunta, un’ampia galleria comprendente tutte le fotografie conosciute di H.P. Lovecraft.

Sessantanove immagini in ordine approssimativamente cronologico, molte ben note agli appassionati e alcune decisamente rare e più curiose: dalla primissima infanzia al 1936, da un Lovecraft inusualmente “in carne” nel primo periodo del proprio matrimonio, nella New York del 1924, alla visita al cimitero di St. John sotto la neve di Providence nel 1935.

Link: H.P. Lovecraft Photo Gallery su The H.P. Lovecraft Archive.

Andrea Bonazzi

mercoledì 14 luglio 2010

Il trattato astrologico perduto di Lovecraft… e altre Innominabili reliquie

Com’è noto, H.P. Lovecraft scrisse per conto del noto mago Harry Houdini il racconto “Imprisoned With The Pharaohs”, uscito al tempo su Weird Tales, mentre è incerto se egli scrisse gli altri due racconti a firma di Houdini apparsi sullo stesso pulp – “The Spirit Fakers of Hermannstadt” e “The Hoax of the Spirit Lover”.

foto: Il perduto trattato 'contro l'astrologia' scritto per Houdini da LovecraftMeno noto, invece, è il fatto che Lovecraft scrisse per conto del prestigiatore anche un saggio contro l’astrologia (Houdini era un convinto assertore dell’impostura di questa pseudoscienza), per il quale lo scrittore venne pagato 75 dollari. Rimasto inedito e da tempo ritenuto perduto, il manoscritto di questo saggio è finalmente riemerso dalle nebbie del tempo, materializzandosi sulle pagine virtuali di eBay. Nell’aprile 2009 è stato infatti messo all’asta da un privato collezionista, e venduto per l’incredibile cifra di 5.355 dollari, prezzo invero adeguato per una tale rarità.

Composto di 34 pagine dattiloscritte nella minuta e fitta grafia di Lovecraft, il pezzo in questione sembra sia stato scritto sul retro di alcune lettere inviate allo scrittore, ed è stato ritrovato tra le carte di un archivio della corrispondenza di Houdini conservata dalla Thayer Magic Manufacturing Company di proprietà di Clayton Jacobsen. Al fortunato – e, riteniamo, ricco – acquirente, rimasto ignoto, vanno i nostri complimenti per essersi aggiudicato questa rarissima dissertazione di Lovecraft di cui finora si supponeva soltanto l’esistenza.

foto: H.P. Lovecraft, il manoscritto di 'The Unnamable'Un altro favoloso reperto di Lovecraft è venuto alla luce di recente, venduto sempre su eBay. Si tratta del prezioso dattiloscritto originale firmato del racconto “The Unnamable”, composto da HPL nel 1923. Prezioso perché il testo scritto di pugno da Howard Phillips Lovecraft era ritenuto oggi perduto, e quindi per tutte le versioni finora pubblicate ci si è sempre basati sul testo a stampa apparso su Weird Tales del luglio 1925.

S.T. Joshi, nel suo articolo “Textual Problems in Lovecraft” (in Lovecraft Studies n. 6, Spring 1982, pp. 18-32) asserisce che “The Unnamable” è “uno dei racconti importanti di Lovecraft per cui non esiste il manoscritto”, dunque il testo presentato nelle diverse pubblicazioni può risultare corrotto o mancare di alcune parti. Lo stesso Joshi, al quale sono state mandate in visione le scansioni originali del dattiloscritto offerto in vendita, ha fatto una prima e veloce comparazione fra il testo battuto a macchina da Lovecraft e quello pubblicato nelle sue edizioni dell’opera narrativa di HPL, osservando che “... ci sono alcune differenze, non propriamente rilevanti ma nondimeno interessanti”.

L’asta su eBay è stata chiusa il 3 gennaio 2010 e il dattiloscritto, proprietà in origine di Max Waterman, è stato acquistato da un privato collezionista per la non disprezzabile cifra di 2.026 dollari.

Pietro Guarriello

mercoledì 7 luglio 2010

Randolph Carter and the Priests of Baal-Naplong. La prima (e sconosciuta) parodia di Lovecraft a fumetti

Tributi e omaggi a H.P. Lovecraft sono oggi comuni nella cultura popolare e, soprattutto nei comics, il Nostro è stato omaggiato innumerevoli volte. Il critico Don G. Smith fa risalire i primi adattamenti a fumetti di Lovecraft agli albi della EC che uscivano negli anni 50, vecchie riviste oggi ingiallite come Vault of Horror, Creepy o Chamber of Darkness. “E invero è appropriato che i primi adattamenti di Lovecraft si trovino nelle strisce che apparivano negli EC Comics, che nei fumetti stanno a rappresentare ciò che Weird Tales è stato per i pulp-magazine”. (cfr. D.G. Smith, H.P. Lovecraft in Popular Culture, McFarland, NC, 2006, p. 144). Ma per trovare l’omaggio più curioso di tutti, nel medium di cui si tratta, si deve andare ancora più indietro, fino ai lontani anni 20... Ai tempi in cui HPL era ancora vivo e vegeto!

Caricatura di Lovecraft disegnata da Frank Belknap LongPochissimi, infatti, sono a conoscenza (non sicuramente il critico di cui sopra) di una rarissima serie di strisce che lo scrittore Frank Belknap Long (1901-1994), amico e corrispondente di Lovecraft, ideò come un palese omaggio al suo mentore di Providence. Queste disegnavano, mettendo in scena sulla carta, addirittura HPL stesso – qui rappresentato in versione un po’ picaresca e un po’ caricaturale dall’amico – nei panni del suo personaggio autobiografico Randolph Carter!

Questo – a sinistra – il personaggio uscito dalla matita di Long. Chiaramente , si tratta di HPL ritratto nelle vesti di Vecchio Gentiluomo cui spesso si atteggiava.

Tale serie di fumetti inediti risale al 1926, ed era partita come uno scherzo privato tra i due autori; la cosa curiosa è che Long la disegnò sul retro di alcune cartoline che inviò a Lovecraft, e all’opera diede anche un titolo: Randolph Carter and the Priests of Baal-Naplong. Una vera rarità, perché si tratta del primo pastiche lovecraftiano in assoluto, almeno nel campo delle nuvole parlanti!

Non sappiamo di quante tavole sia composto questo singolare fumetto, curioso a dir poco; fatto sta che il sottoscritto era riuscito, anni addietro, a recuperarne qualcuna che fu pubblicata (per la prima e unica volta) sulle pagine di alcuni numeri della ormai introvabile fanzine statunitense Yawning Vortex. Quest’ultima rivista era curata al tempo dal giovane Perry Grayson e sotto l’imprint della Tsathoggua Press uscì, aperiodicamente, per un totale di dieci numeri,dal 1994 al 1998. Dedicata alla letteratura fantastica e al weird, e in particolare al cosmic horror di autori come Lovecraft, Clark Ashton Smith e William Hope Hodgson, sulle sue pagine sono apparse in gran numero cose inedite o poco conosciute di questi scrittori.

The Frank Belknap Long Collector #4A partire dal n. 3, datato febbraio 1995, Yawning Vortex iniziò a presentare al suo interno una specie di supplemento, The Frank Belknap Long Collector, dedicato interamente all’autore de “I Segugi di Tindalos” e L’Orrore dalle Colline (per citare solo due dei suoi capolavori), di cui Grayson era un grande estimatore.

Qui apparvero anche alcune tavole del “serial” in vignette di cui stiamo trattando, che vedeva appunto nei panni irriverenti di protagonista un Lovecraft/Randolph Carter impegnato a fronteggiare alcune orride e al tempo stesso divertenti creature. L’intento di Long era satirico e sicuramente pugnace, e col suo fumetto intendeva produrre una parodia per mettere alla berlina le idee da vecchio Conservatore di Lovecraft, come espresse nelle lettere che questi gli scriveva, e che erano in netto contrasto con le sue più orientate verso un ideale progressista.

La satira è palese in ogni tavola, e (come primizia assoluta, perché non sono mai state ristampate dalla loro originale pubblicazione, e tantomeno si trovano sul web) qui sotto ne presentiamo tre in sequenza tra quelle che siamo riusciti a recuperare.

Randolph Carter sfida i demoni di Baal-NaplongTavola 1 [Episodio 2 di Randolph Carter and the Priests of Baal-Naplong]:

Ogni disegno è un episodio del serial a sè stante, che è composto da vari segmenti strutturati in capitoli distinti. Questo sopra, il secondo, si intitola “Randolph Carter sfida i demoni di Baal-Naplong”. Qui vediamo Lovecraft (con in mano la “Spada del Puritano”!) che affronta delle strane creature ognuna delle quali rappresenta una “fobia” dello scrittore: distinguiamo, tra le altre, una curiosa “Zanzara Latina”, una “Pulce Ribelle”, un grottesco spirito della “Mendacità di Nietzsche” e un... “Demone dell’Erotismo”!

Nietzsche, l’erotismo, il problema dell’immigrazione da parte dei popoli di origine latina, erano tutti temi toccati da Lovecraft e da Long nelle missive che i due si scambiavano a ritmo quasi quotidiano. I temi dell’attualità politica erano quelli sui quali dibattevano (e divergevano) con particolare ardore, ed emergono anche in questi fumetti che Long chiamava, molto appropriatamente, “vignette politiche”.

Randolph Carter è incalzato da una piovraTavola 2 [Episodio 3 di Randolph Carter and the Priests of Baal-Naplong]:

In questa caricatura, dal titolo “Randolph Carter è incalzato da una piovra”, scorgiamo un riferimento, neppure tanto velato, alla creazione cardine di Lovecraft: il tentacolato Cthulhu, che Long disegna come una specie di “Barbapapà” con un unico pseudopodo che fuoriesce al posto della bocca. L’“obesità”, ovviamente, è un modo divertente per fare riferimento alla taglia smisurata della creatura.

Randolph Carter va in cerca delle sue origini genealogicheTavola 3 [Episodio 4 di Randolph Carter and the Priests of Baal-Naplong]:

La saga continua con questo episodio che mostra Lovecraft/Carter il quale, durante le sue peregrinazioni, scopre chi siano i suoi veri antenati: ovviamente, Long non poteva mostrare che dei dinosauri! “Che stupendi antenati!”, esclama Lovecraft nella divertente vignetta.

Caricatura di Frank Belknap Long disegnata da LovecraftNon resta da dire che sarebbe bello, prima o poi, vedere riunite tutte le vignette disegnate da Frank Belknap Long e scoprire come prosegue l’epopea fumettistica di Carter! Ma questa, lo sappiamo, è un’impresa improba anche per il più tenace dei ricercatori, poiché gran parte della corrispondenza tra i due amici scrittori è andata oggi perduta, e le missive e le cartoline superstiti sono ancora per l’80% inedite. Ma a noi piace immaginare che la saga sia andata avanti ancora a lungo, e che altre chicche e curiosità come questa giacciano sepolte nel carteggio oggi perduto o in mano di privati e ignoti collezionisti.

A titolo di curiosità, riportiamo qui sopra anche la caricatura di Long così come disegnata da Lovecraft in una sua lettera. Lo scrittore di Providence ritrae il suo giovane amico nei panni di un distinto nobiluomo settecentesco... Invero, la legittima vendetta di HPL e la giusta punizione per Long, per aver ideato le sue vignette satiriche e irriverenti. Long, infatti, odiava storia e costumi del passato, e in particolare l’epoca del Rococò!

Pietro Guarriello