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giovedì 10 ottobre 2013

Doug Steiner fra i Capolavori de “I Racconti di Dracula” per Dagon Press

Capolavori de "I Racconti di Dracula", Vol. 6: Doug Steiner, 2013, copertinaSi appressano le “ombre” di Halloween e tornano I Capolavori de I Racconti di Dracula”… il cui nuovo volume, a cura di Sergio Bissoli, è disponibile presso lo shop on-line della Dagon Press e comprende tre nuovi romanzi di uno degli autori meno prolifici ma più originali dell’intera serie.

Doug Steiner era uno degli pseudonimi con cui lo scrittore italiano Sveno Tozzi (1923-1999) firmava i propri romanzi horror, gialli e di fantascienza. Con questo nome sono stati pubblicati i suoi lavori nella collana de “I Racconti di Dracula”, opere originali e imprevedibili che lo rendono un autore unico all’interno della serie per la quale, purtroppo, firmò solo cinque opere: Femmine dell’al di là, La femmina dell’homunculus, L’amante del loculo tre e Il cervello che cammina. Quest’ultimo è in realtà un romanzo di fantascienza, motivo per cui riproponiamo, in questo sesto volume della collana, i soli primi tre titoli che sono quelli più decisamente orrorifici: storie uniche, deliziosamente squilibrate verso un bizzarro soprannaturale. Quel che vi aspetta, in queste trame misteriose e mai banali, è una parata di luoghi suggestivi e “maledetti”, di femmes fatales, in un clima onirico e surreale, e un sottofondo macabro e occulto.

In La femmina dell’homunculus l’Autore presenta una storia mostruosa, densa di interrogativi, ispirata in parte a La Mandragora di H.H. Ewers; ma qui la creatura è molto più oscena, crudele e perversa, e sogna di porre in atto desideri turpi e scellerati sulle femmine umane…

Femmine dell’al di là è il resoconto di una serie di sedute spiritiche tenute in una cittadina americana negli anni 50, e della vicenda pazzesca che ne è seguita. Storia di spiritismo originalissima, non priva di una certa ironia.

L’amante del loculo tre è un’opera inquietante, ricca di meditazioni sulla magia e sull’Occulto. Parallelo al nostro, esistono altri Universi, con mondi differenti, abitati da esseri differenti: spettri, larve, gusci psichici... Durante il sonno, le barriere fra i mondi si assottigliano. E quando qualcuno apre uno spiraglio fra i mondi estranei e il nostro mondo materiale, avvengono fatti inspiegabili e paurosi.

Dough Steiner era un profondo conoscitore di spiritismo, psicologia e metapsichica, e queste sono storie di fantasmi, ma non le solite che siete abituati a leggere… Qui, l’autore ci presenta un punto di vista altamente originale su queste interferenze spettrali, le loro origini, le loro azioni nefaste.

Il volume è direttamente acquistabile attraverso la vetrina di Dagon Press su Lulu.com. Informazioni sulle pagine web di studilovecraftiani.blogspot.it, un’anteprima sfogliabile del libro è presentata qui a seguito.

I Capolavori de “I Racconti di Dracula”
Volume Sesto: Doug Steiner
a cura di Sergio Bissoli
Edizioni Dagon Press, 2013
brossura, 310 pagine, €19.0
€19.00

Pietro Guarriello


martedì 23 luglio 2013

Giacomo Papi: I primi tornarono a nuoto

I primi tornarono a nuoto, 2012, copertina“I primi tornarono a nuoto la notte del secondo giorno. A sciami, nelle ore disabitate, entrarono in acqua dai porti addormentati, dai moli senza nome, dalle anonime rive di melma ed erba dimenticate sulla terraferma, e nuotarono lenti in mezzo alla laguna illuminata e oscurata a intermittenza dalla luna e dalle nuvole, uscirono dal mare come granchi o come rane, arrampicandosi sui pali, sulle barche ormeggiate, sulle scale intagliate nella pietra e invasero le isole. Per molte ore nessuno li vide”.

I morti risorgono. Tutti. All’improvviso, a ondate, invadendo il mondo. Il primo ha l’angelico nome di Serafino, anziano con le energie di un bambino. Stesso aspetto di quando è deceduto, nudo e disorientato, intatti i ricordi di quand’era in vita. A scoprire l’anomalia è un giovane medico di sani principi, Adriano Karajanni, da poco convivente con Maria che aspetta un figlio da lui. Dopo Serafino altri morti rinascono, in ogni parte del mondo e da ogni epoca passata, con un processo inarrestabile e una prospettiva terrificante: la terra invasa da un esercito di risorti, ingombranti anche se – per fortuna – sterili. In segreto qualcuno prova a ucciderli, scoprendo la possibilità di eliminare per sempre i nuovi arrivati. Le autorità progettano una soluzione definitiva incontrando però l’opposizione del popolo dei rinati, decisi a tenersi ben stretta la loro seconda possibilità.

Riprendendo suggestioni non nuove alla fantascienza, Giacomo Papi arriva in libreria con il suo primo romanzo I primi tornarono a nuoto, pubblicato da Einaudi. Ex direttore editoriale di Isbn, autore di programmi televisivi, consulente editoriale di Einaudi Stile Libero, autore di una rubrica settimanale su Repubblica delle Donne, Papi fa il misterioso nel risvolto di copertina spacciandosi per esordiente: però maneggia le parole con abilità, è attento all’indagine psicologica, fra una considerazione e l’altra sulla natura umana sa creare momenti di buon livello horror senza diventare splatter.

Intrigante e scorrevole, il racconto si divora veloce con l’ansia di scoprire come i personaggi risolveranno una situazione all’apparenza senza uscita… ma, delusione, la storia in pratica non finisce. È previsto un seguito? Il lettore ha facoltà d’immaginare un epilogo? L’autore ha finito le idee? Forse, semplicemente, a Papi il viaggio interessa più della meta: in questo caso il tema dei risorti serve solo da spunto per parlare di come siamo diventati, offrendo materiale per varie e vaste riflessioni. Un’Apocalisse senza trombe del Giudizio e forse per questo ancor più terribile.

Informazioni sul volume presso le pagine web dell’editore.

I primi tornarono a nuoto
Giacomo Papi
Stile Libero Big, Einaudi, 2012
brossura, 224 pagine, €17.00
ISBN 9788806200367
Giovanna Bragadini

martedì 25 giugno 2013

Harry Small e “I Racconti di Dracula” per Dagon Press

Capolavori de "I Racconti di Dracula", Vol. 5: Harry Small, 2013, copertinaÈ disponibile presso lo shop on-line della Dagon Press, ordinabile sul sito web di Lulu.com, il nuovo volume de I Capolavori de “I Racconti di Dracula”, collana che ristampa i migliori romanzi della storica serie di narrativa nera italiana che uscì dal 1959 al 1981, una sorta di Weird Tales di casa nostra, ma molto più macabra e gotica nei contenuti. Questa uscita segna un importante appuntamento per la nostra collana in quanto vi fa il suo esordio il grande Harry Small, un altro nome d’oro della mitica serie.

Harry Small era lo pseudonimo principale con cui Mario Pinzauti (1930-2010) firmava le sue storie del terrore e del mistero, opere torbide e avvolgenti, arcane e soprannaturali, sempre al margine tra la verità e il mistero. Altri suoi pseudonimi conosciuti sono Jim Reevels, Jack Leeder e Perry Landers. In totale, ha scritto circa cento romanzi tra cui anche gialli, spionaggio e thriller. Nato e vissuto a Roma, trascorse l’infanzia in Sicilia, una terra che gli fu sempre cara. Fu introdotto alla ERP, la casa editrice dei “Racconti di Dracula”, da Aldo Crudo, scrittore pure lui. Appassionato di armi, dopo la chiusura dell’editrice ERP nel 1983 Pinzauti diventò perito balistico del tribunale e direttore di una scuola di tiro. Nel 1979 scrisse anche un libro tecnico sulle armi.

A cura dell’esperto Sergio Bissoli, in questo I Capolavori de “I Racconti di Dracula” Volume Quinto: Harry Small vengono riproposti, nei testi corretti e integrali, tre romanzi-capolavoro dello scrittore italiano al confine tra il reale e l’irreale:

L’amante infernale (1° pubblicazione su I Racconti di Dracula n. 28 del febbraio 1962) è un incalzante thriller occulto infarcito di conoscenze esoteriche. A Ice Town, un piccolo villaggio americano sperduto tra le montagne innevate del New Jersey, un vecchio maligno vaga tra le bianche stradine deserte in cerca di sangue, mentre due spiriti diabolici, tornati sulla terra secondo un ciclo cosmico che ricongiunge il passato al presente, si ritrovano per adempiere ancora una volta all’antichissimo mito dell’“eterno ritorno”. Gli abitanti di Ice Town scopriranno presto che, oltre alle leggende locali, esistono altre e più imponderabili realtà…

La valle del Cento Morti (1° pubbl. su I racconti di Dracula n. 33, del luglio 1962) si ambienta in un cupo villaggio sprofondato tra le nebbie della Prussia orientale. A Villa Herta, abitata dai conti Von Klafhen, pesa un antico retaggio di sangue: secondo la leggenda dei “Cento Morti”, quando un enorme e vecchio tamburo farà udire di nuovo il suo lugubre suono, un mostro tornerà a reclamare una vittima della famiglia. In questo scenario da incubo, immerso in un’atmosfera surreale, un giovane forestiero arriva al castello intenzionato a indagare i luoghi della leggenda…

Lo squalo bianco (1° pubbl. su I Racconti di Dracula n. 39, del gennaio 1963) si basa su una leggenda siciliana, ma l’autore lo ambienta nella selvaggia Normandia, dove una spedizione archeologica arriva per esplorare le caverne marine e i suggestivi fiordi che la natura incontaminata di quei luoghi offre. Ma tra gli anfratti bui si annida un essere infernale, un fantasma degli abissi, che durante le notti di tempesta riemerge da un oscuro passato per reclamare un prezzo inconcepibile. Sarà un’avventura strana, quella che si troverà ad affrontare il gruppetto di studiosi, in questo fantastico racconto dove la paura dell’Ignoto attanaglia la mente e le anime degli sventurati protagonisti.

Informazioni sulle pagine di studilovecraftiani.blogspot.it, direttamente acquistabile attraverso la vetrina di Dagon Press su Lulu.com. Qui sotto, un’anteprima sfogliabile del libro.

I Capolavori de “I Racconti di Dracula”
Volume Quinto: Harry Small
a cura di Sergio Bissoli
Edizioni Dagon Press, 2013
brossura, 332 pagine, €19.00

Pietro Guarriello

mercoledì 10 aprile 2013

Il fachiro di Atlantide. Percorsi dell’immaginario tra avventure e misteri

Il fachiro di Atlantide, 2013, copertinaUna escursione nell’immaginario narrativo al tempo di Emilio Salgari, questa in cui Felice Pozzo ci conduce attraverso il suo saggio Il fachiro di Atlantide. Percorsi dell’immaginario tra avventure e misteri, edito dalla Associazione Culturale Il Foglio di Piombino. Un viaggio nei temi dell’esotico, dello strano e del meraviglioso tra suggestioni di scrittori quali Dumas, Verne ed Edgar Allan Poe, fra la leggenda e la letteratura popolare, personaggi fantastici e autentiche figure sensazionali o avventurose nei più classici luoghi del mito e del mistero.

“Dopo il rutilante revival di Emilio Salgari, durato un biennio (2011 - 2012) allo scopo di commemorarne rispettivamente morte e nascita, il papà del Corsaro Nero è qui richiamato in scena con un ruolo secondario: quello di imprescindibile caratterista la cui ben riposta fama di bulimico veicolatore di immaginario collettivo e di stereotipi funziona a meraviglia come filo d’Arianna nel labirinto delle leggende, dei miti, dei grandi misteri e delle più intriganti tematiche d’intrattenimento che lo hanno preceduto e seguito in libri di vario genere, oltre che sui palcoscenici, al cinema e in televisione. Si tratta di un percorso insolito, affrontato in modo sciolto ma argomentato e non privo di visuali inedite, dove prevale l’associazione di idee”.

“Sono così riproposti famosi autori del passato,” prosegue la presentazione editoriale dell’uscita, “da Edgar Allan Poe a Jules Verne, da Alexandre Dumas a John Dickson Carr, accanto ad altri caduti a torto nel dimenticatoio, come ad esempio Louis Jacolliot. Ritornano inoltre in scena, con risalto innovativo, personaggi mai dimenticati, sia reali, come Cagliostro, Houdini, Wandohobb, che d’immaginazione, come il Vampiro, il Fantasma dell’Opera e molti altri. Sono inoltre rievocati luoghi fantastici, altrettanto e forse ancora più noti, come Atlantide, Agarthi e la Terra Cava. Per non parlare delle sette segrete, del mesmerismo e del mentalismo da spettacolo, dei delitti nelle camere chiuse, di streghe e fate, robot, polipi giganti e mostri, di esplorazioni bizzarre e di investigatori dell’impossibile. Perché sotto il sole continuano a volteggiare i fantasmi dell’eterno Maelstrom azionato dagli imprinting dei Maestri ottocenteschi della carta stampata e dei loro allievi e colleghi a venire”.

Esperto e ricercatore di Emilio Salgari e la sua opera, Felice Pozzo ha pubblicato numerosi articoli e interventi sulla letteratura d’intrattenimento ed è autore di saggi quali Avventure ai Poli (Ist. Geografico Polare “Silvio Zavatti”, 1998), Emilio Salgari e dintorni (Liguori, 2000), L’officina segreta di Emilio Salgari (Mercurio, 2006), Nella giungla di carta. Itinerari toscani di Emilio Salgari (Bibliografia e informazione, 2010) e Il Corsaro Nero. Nel mondo di Emilio Salgari, quest’ultimo insieme a Pino Boero e Walter Fochesato (Franco Angeli, 2011). Ha inoltre curato diverse riedizioni critiche di Salgari – scoprendone fra l’altro il testo inedito La vendetta d’uno schiavo (Viglongo, 2011) – oltre ad antologie di racconti salgariani come Gli antropofaghi del mare del Corallo. Racconti ritrovati (Mondadori, 1995), Avventure di montagna (Vivalda, 2011), Storie con la maschera (Mephite, 2003), I racconti del Capitano (Magenes, 2006) e Il laboratorio magico di Emilio Salgari (Nerosubianco, 2012).

Maggiori informazioni sul volume presso il sito ufficiale della casa editrice www.ilfoglioletterario.it.

Il fachiro di Atlantide
Percorsi dell’immaginario tra avventure e misteri
Felice Pozzo
brossura, 210 pagine, €14.00
collana Archivi Diversi, Ass. Culturale Il Foglio, 2013
ISBN 9788876064203

Andrea Bonazzi

lunedì 18 marzo 2013

L’Anima. Memorie di Alberto Sàrcori: nel tardo Ottocento dell’Italia c’è un fantasma

L’Anima. Memorie di Alberto Sàrcori, 2013, copertina“Seduto su la poltrona, a piè del letto, stava il Fantasma. La sua mano sinistra era appoggiata sul piano a così breve distanza da me, che la potevo investigare minuziosamente: questa mano era bianca, molto scarna, d’un garbo signorile, rivestita presso il polso e su le prime falangi da una spessa lanuggine, e ornata da unghie piuttosto lunghe, adunche e ben tenute. Io pensava, trepidante, nell’osservarla: «Può dunque essere un inganno?». E, supino sul letto, evitavo di muovermi, per tema di richiamar su me l’attenzione e lo sguardo dello spettro, che sembrava distratto o assorto”.

Con il romanzo L’Anima. Memorie di Alberto Sàrcori, di Enrico Annibale Butti (1868-1912), Keres Edizioni prosegue nell’opera di meritoria riscoperta di un nostro fantastico letterario tardo ottocentesco, pressoché dimenticato se non forse rimosso dalla cultura italiana del secolo seguente.

Nato a Milano e drammaturgo alquanto celebre ai suoi giorni, il solo a trattare tematiche morali e religiose nel teatro borghese italiano fra i due secoli tanto da venire accostato alla figura di Henrik Ibsen, Butti affronta un soggetto certamente inusuale per una letteratura tradizionalmente ancorata ai temi del Verismo. Quello del fantasma, o meglio della possibilità d’una “sopravvivenza dell’anima” in una storia sospesa fra il dubbio e la percezione soggettiva, in precario equilibrio tra la ragione e la fede, le certezze di un materialismo concreto e razionale contrapposte all’anelito verso la speranza di un mondo superiore, di un ulteriore stato d’esistenza. Una tensione destinata a rimanere irrisolta, almeno agli occhi del lettore, anche davanti alla finale scelta del protagonista.

Enrico Annibale Butti, foto“Alberto Sàrcori, studente milanese prossimo alla laurea in medicina presso l’Università di Pavia, appena uscito da una passionale relazione con la moglie d’un amico, aspira ad amori virginali ed è colpito dalla bella Giovanna, figlia del Maggiore Laerti, di origini calabresi. Inizialmente tenuto a distanza, Alberto fa credere a un reale interesse matrimoniale e viene ammesso a frequentare con assiduità casa Laerti. Poco a poco anche Giovanna, sulle prime molto fredda, si apre con Alberto, tanto che questi spera di riuscire a conquistarla completamente, prima di laurearsi e lasciare Pavia per sempre. Ma c’è un ostacolo: il rivale non è un altro studente, ma il suo fantasma! Giovanna infatti sostiene di essere perseguitata dallo spirito di un giovane, suicidatosi quattro anni prima perché respinto da lei. Si tratta di realtà o di allucinazione? Alberto, ateo e scientista, è sicuro della seconda ipotesi, ma, riuscito a penetrare nella stanza di Giovanna, anch’egli vede (o crede di vedere?) il fantasma, l’anima del titolo. Turbato, dapprima crede di essere preda di una suggestione, rifiutando di prestare fede al sovrannaturale; ma la soluzione che egli cerca di imporsi non lo riesce a convincere del tutto…”

L'Anima, frontespizio della II ed.izione, 1894Originariamente pubblicato nel 1893 dalla Libreria Editrice Omodei Zerini di Milano, il volume è curato e approfonditamente introdotto da Gianandrea de Antonellis, recente autore del saggio monografico Enrico Annibale Butti. L'Ibsen italiano (Edizioni Scientifiche Italiane, 2012), che dell’opera ripropone e annota il testo tratto dalla definitiva edizione 1903 riveduta e corretta dallo scrittore milanese.

Illustra la copertina il Jeune homme à la fenêtre dipinto da Gustave Caillebotte nel 1875.

Maggiori informazioni presso il sito web ufficiale keresedizioni.com, dal quale si può scaricare una anteprima in formato PDF (53,1 Kb) comprendente il Prologo e il Capitolo I del romanzo, mentre il Capitolo II è disponibile in lettura sulla pagina Facebook di Keres Edizioni. A seguito, il booktrailer.

scarica l'anteprima PDF, iconaL’Anima. Memorie di Alberto Sàrcori
Enrico Annibale Butti
Il labirinto delle lamie, Keres Edizioni, 2013
brossura, 192 pagine, €13.00
ISBN 9788897231035




Andrea Bonazzi

giovedì 20 dicembre 2012

Cattivo Natale. Racconti neri, fantastici e crudeli per la festa più attesa dell’anno

Cattivo Natale, 2012, copertinaCurioso fra le innumerevoli strenne intitolate al clima natalizio – implacabilmente schierate in evidenza sugli espositori delle librerie – e in apparenza innocuo nella propria rassicurante copertina, il “lato oscuro” delle feste si presenta nei racconti più inconsueti e probabilmente meno ricordati dei nostri grandi scrittori ottocenteschi, quei nomi stessi che hanno fatto la storia letteraria italiana del periodo. Autori che appaiono lontani dai canoni del nero, o anche del gotico, e tuttavia capaci di avventurarsi talvolta in temi maggiormente cupi e nell’insolito.

Selezionate a cura di Riccardo Reim per l’editrice milanese Zero91, le storie di Cattivo Natale. Racconti neri, fantastici e crudeli per la festa più attesa dell’anno scorrono tali ombrosi aspetti della celebrazione stagionale spaziando dalla narrativa di Verga sino a Pirandello, da Pascoli a D’Annunzio, Deledda e Serao, in visioni inattese e spesso perturbanti.

“Diciassette racconti di autori prestigiosi che – palesemente o in filigrana – offrono una lettura diversa e anticonvenzionale delle festività di fine anno, narrando di violenze, uccisioni, incubi, allucinazioni, interferenze con l’aldilà, perversi rituali, macabre circostanze… In questi sorprendenti «racconti di ceppo» del tutto controcorrente (alcuni apparsi, ingannevolmente, proprio su strenne e almanacchi) si polemizza (spesso con palese fastidio e non senza nostalgia) contro la perdita di ogni autenticità e ogni incantesimo di una festa che con già l’avvento del XX secolo inizia irrimediabilmente a degradarsi, divenendo sempre più frivolo rituale di una borghesia egoista e soddisfatta, pacchiana liturgia conviviale, vuoto sfoggio di inutili orpelli edonistici, ostentazione ipocrita di buoni sentimenti a cui nessuno più crede”.

Mantenuti ognuno nella prosa e grafia del proprio tempo, ad arricchire i racconti contribuiscono le numerose illustrazioni in bianco e nero riprodotte dalle pubblicazioni originali.

Informazioni presso il sito web di Zero91. Gli autori e i contenuti dell’antologia si elencano nell’indice qui a seguito:

Introduzione: Le ombre del Natale – Riccardo Reim
Notte di Natale – Camillo Boito
Notte di San Silvestro – Luigi Capuana
Il carnevale fallo con chi vuoi; Pasqua e Natale falli con i tuoi – Giovanni Verga
Natale in famiglia – Ambrogio Bazzero
I saltimbanchi – Contessa Lara
Miracolo di Natale – Contessa Lara
Un povero cane – Emilio De Marchi
La povera Teresa – Giuseppe Cesare Molineri
Il ‘curare’ – Marchesa Colombi
Il ceppo – Giovanni Pascoli
Strana vigilia di ceppo – Evelyn [Evelina Franceschi Marini]
Canituccia – Matilde Serao
Il tesoro dei poveri – Gabriele D’Annunzio
Sogno di Natale – Luigi Pirandello
Natale al Polo – Luigi Pirandello
Mal occhio – Grazia Deledda
Notizie sugli autori


Cattivo Natale
Racconti neri, fantastici e crudeli per la festa più attesa dell’anno
a cura di Riccardo Reim
Edizioni Zero91, 2012
brossura, 190 pagine, €15.00
ISBN 9788895381558
Andrea Bonazzi

lunedì 17 dicembre 2012

Se sei vivo, spara! Western horror all'italiana

Se sei vivo, spara! #1, copertina
Se sei vivo, spara! #2

Una scoperta piacevole e del tutto interessante è stata per me nella recente trascorsa edizione di Lucca Comics quella della realtà della Villain Comics, un piccolo studio romano del quale ho avuto il piacere di provare un paio di prodotti e del quale senza dubbio in una futura occasione acquisirò altro materiale. Si tratta di un gruppo di giovani artisti che per quello che ho potuto vedere hanno già in mano notevoli ferri del mestiere e sono stati in grado di produrre fumetti popolari, sia come struttura che come prezzo, ma decisamente pregevoli sul fronte della qualità.

In questa occasione recensirò in particolare i primi due numeri della serie western horrorifica Se sei vivo, spara!, il cui titolo già rimanda alla tradizione illustre dello spaghetti western e il cui genere vanta in ogni caso nobilissimi precedenti e progenitori in ambito sia letterario che fumettistico (probabilmente Magico Vento è il primo nome che verrà in mente al lettore medio italiano, ma ovviamente non è certo l’unico, né in senso cronologico, né in senso tematico). Ho scelto di partire da questa serie soprattutto perchè, essendone già usciti due numeri, ho avuto modo di apprezzarne lo sviluppo e l’evoluzione stilistica e contenutistica.

Se sei vivo, spara! è la storia, introdotta direttamente in media res, di Lion Gardner, un feroce pistolero orbo che vaga per un altrettanto feroce Far West a caccia di vampiri ed entità soprannaturali, guidato in un qualche modo ancora recondito e sconosciuto da una misteriosa figura che si intuisce racchiusa nella bara che egli si porta in spalla e che di tanto in tanto si manifesta con una inquietante nenia infantile. Tale iconografia, peraltro, non può non ricordare il Franco Nero di Django, con il primo (anzi, il secondo) di uno dei tanti rimandi alla tradizione cinematografica italiana di genere presenti nella serie.

Nel corso della vicenda e attraverso vari flashback inizieremo a comprendere la natura dei retroscena della storia: da un lato l’osceno patto dei superstiti di una tribù pellirosse, massacrata dagli uomini bianchi, con uno spirito maligno in vista della sopravvivenza e della vendetta, dall’altro lato la storia di Lion e della sua famiglia, colpita da una serie di tristi lutti. Le due linee narrative – lo si intuisce soltanto allo stato attuale delle cose – convergeranno per spiegare il perché del diffondersi della piaga vampirica nel Massachussets.

Tavola del fumetto 'Se sei vivo, spara!'Massachussets scelto non a caso, in quanto anche nella realtà fu teatro del dispiegarsi delle prime cronache vampiriche moderne sul continente americano. Lion Gardner vagherà quindi in cerca di riscatto, pronto a sterminare tutti i vampiri pellirosse nei quali riuscirà a imbattersi pur di soddisfare quella sete di distruzione che pare ormai la sua unica ragione di vita.

La narrazione di Bruno Letizia, autore unico del fumetto, risulta al momento vivacissima e decisamente efficace sul piano del coinvolgimento emotivo. Certo, forse non la si potrà dire originalissima a tutti gli effetti, ma è ovvio che se si gioca in una buona misura sull’asse dell’omaggio, del citazionismo e dell’inserimento in un solco narrativo ormai consolidatissimo, non si potrà pretendere sull’altro lato la piena originalità e innovatività di trame e contenuti. Tuttavia la storia regge, è appassionante e coinvolgente, e pertanto credo che già questo sia un punto di partenza decisissimo.

Inoltre, fra il primo e il secondo numero la serialità pare ottimamente rispettata, con un giusto equilibrio fra le scene di azione e il dosaggio delle rivelazioni che sono indispensabili a comprendere gli accadimenti. Anche il disegno appare notevolmente buono, fresco e dinamico con – cosa ancora più importante – un evidentissimo miglioramento nella seconda uscita, per quel che concerne le principali incertezze di impostazione e di segno (che comunque erano pur sempre di lieve entità). Complessivamente, il reparto del disegno passa quindi l’esame a pieni voti. Anche le covers di Fabio “STB.01” Listrani sono, peraltro, ottime e pienamente consone al tono dell’intero fumetto.

Interessante, per quanto sicuramente anch’essa ormai nella grammatica comune del fumetto, la scelta per i flashback di un segno più pulito, con un’inchiostrazione dai toni meno marcati; uno stile narrativo volto a sottolineare la tenerezza struggente di un passato ormai perduto per il protagonista in paragone al presente ormai oscuro e desolato.

Tavola del fumetto 'Se sei vivo, spara!'
Tavola del fumetto 'Se sei vivo, spara!'

Se dovessi fare un solo piccolo appunto, potrei farlo essenzialmente sulla sceneggiatura. Non vorrei che mi si tacciasse di pruderie senza senso, ma in realtà potrei dire semplicemente che diverse battute potrebbero essere scritte in modo più fluido e con un effetto drammatico decisamente più accurato. In altre parole non è tanto il ricorso a pittoreschi insulti o alla volgarità un po’ gratuita a dispiacere quanto, piuttosto, che certe circonvoluzioni verbali e certe espressioni paiono un po’ forzate rispetto al contesto in cui sono inserite, oppure paiono talora un po’ ridicole, piuttosto che conferire una più potente incisività ai dialoghi dei personaggi.

Un paragone che può essere fatto è, a tale proposito, quello con Garrett - Ucciderò ancora Billy the Kid, ove lo scrittore Roberto Recchioni, peraltro nume tutelare del gruppo e revisore dei testi del primo episodio, a suo tempo sapeva sfruttare ben altrimenti l’elemento lessicale del turpiloquio, con un dosaggio più preciso e controllato.

In definitiva, Se sei vivo, spara! è un prodotto altamente consigliato, del quale certamente attendo e non mi perderò la prossima uscita, magari brontolando un po’ per il fatto che gli episodi non sono lunghissimi e hanno una durata non troppo estesa, lasciando fin troppo presto con il desiderio di leggere la prossima puntata e la prosecuzione di questa “darkeggiante", sanguigna, rovente e polverosa saga a base di canini e pallottole. I complimenti agli autori sono d’obbligo, come l’augurio che si vada avanti non solo così, ma migliorando di volta in volta e di uscita in uscita.

Informazioni in rete presso il sito www.villaincomics.it.

Umberto Sisia


giovedì 22 novembre 2012

IF – Insolito e Fantastico #11: Mainstream

IF – Insolito e Fantastico #11, copertinaQuesta volta si parla del Mainstream su IF – Insolito e Fantastico, trimestrale saggistico a esplorazione degli elementi fantastici nei diversi generi sia letterari che artistici, edito a Chieti da Tabula Fati per la puntuale cura di Carlo Bordoni.

I rapporti fra la letteratura “maggiore” e quella di genere in Italia sono il tema portante dell’undicesimo numero della rivista, che passa ora a proporre esclusivamente saggi e critica riservando la narrativa ad altre iniziative.

“Perché un numero speciale di IF dedicato al «Mainstream»? Perché il «Mainstream», termine tecnico usato dagli addetti ai lavori, è la «corrente principale» della letteratura, quella produzione alta o colta, dalla quale, per un antico pregiudizio, la fantascienza è generalmente esclusa. Eppure esistono legami, influenze, riferimenti, quasi contaminazioni, verrebbe voglia di dire, che dimostrano come tra la letteratura colta e la letteratura di consumo ci sia una stretta parentela. Anzi, che in fin dei conti si tratti di un grande oceano, dove la differenza la fa la qualità della scrittura. Non il soggetto e, tantomeno, il supporto cartaceo utilizzato. «Mainstream» è nato quasi da una scommessa. Pochi e rari sembravano essere i possibili accostamenti; tanto lontani da ogni influenza di genere apparivano i nostri scrittori più importanti. Invece, contrariamente alle previsioni, il materiale rinvenuto è stato talmente imponente che non è stato possibile raccogliere tutti i suggerimenti e ci siamo dovuti limitare a quelli meno scontati e più interessanti. Perché c’è molto di «genere» nella narrativa italiana, con insolite e sorprendenti presenze, da quelle di Fenoglio a Bassani, da Soldati a Alvaro, da Bacchelli a Malaparte”.

La presentazione editoriale prosegue con l’introdurre il nuovo attuale assetto di testata, oltre ad anticipare i contenuti della sua prossima uscita:

“Ma l’occasione di questo numero speciale interamente dedicato alla critica è anche adatto a realizzare un piccolo riassetto della nostra rivista, che ha superato il quarto anno di vita e sta raccogliendo sempre maggiori consensi, anche all’estero, oltre che ad aumentare il numero di collaboratori qualificati. Il nuovo assetto prevede l’eliminazione della sezione narrativa, che sarà dirottata su iniziative specifiche all’interno della casa editrice Solfanelli. L’intera paginazione sarà così riservata alla saggistica, agli interventi critici, alle rassegne e alle recensioni. Nella speranza che questo riassetto incontri il gradimento dei lettori, che in IF cercano soprattutto un riferimento critico di qualità, ci prepariamo a confezionare il prossimo numero 12, che vedrà in primo piano la SF Sociologica, in cui interverranno collaboratori d’eccezione, ma sarà anche un modo per ricordare Harry Harrison (1925-2012), lo scrittore che in Make Room! Make Room! (1966) ci ha regalato uno straordinario esempio di SF sociologica sui rischi della sovrappopolazione. Un numero, come sempre, da non perdere”.

IF – Insolito e Fantastico #11 comprende interventi di Claudio Asciuti, Roberto Barbolini, Walter Catalano, Gianfranco de Turris, Monica Farnetti, Domenico Gallo, Riccardo Gramantieri, Alfredo Luzi, Ada Neiger, Giuseppe Panella, Renato Pestriniero, Gian Filippo Pizzo, Romolo Runcini, e Arielle Saiber, nel rigoroso ordine alfabetico illustrato in copertina.

Maggiori dettagli presso le pagine web di insolitoefantastico.blogspot.it. La rivista è distribuita principalmente in abbonamento postale. Ogni copia di 128 pagine illustrate al prezzo di 8.00 Euro. Abbonamento: 30.00 Euro per quattro numeri. Per informazioni, abbonamenti e richieste rivolgersi a rivistaif@yahoo.it.

Mainstream
IF – Insolito e Fantastico #11
a cura di Carlo Bordoni
Edizioni Tabula Fati, 2012
brossura, 128 pagine, €8.00

Andrea Bonazzi

martedì 13 novembre 2012

Storie di gente a pezzi. Itinerario in ventisei tappe da Frankenstein ai cyborg

Storie di gente a pezzi, 2012, copertinaSi ispira alle tematiche dell’“uomo (ri)costruito”, dalla leggenda del Golem al Frankenstein letterario e cinematografico sino ad arrivare all’ibrido tecnologico del cyborg, l’antologia Storie di gente a pezzi che Delmiglio Editore pubblica nella propria collana dei “Quaderni Indaco”, dedicata a racconti e romanzi di genere ambientati per lo più nel Veneto.

Ventisei storie si alternano sul tema suddividendosi nelle cinque sezioni dedicate a ogni diverso genere e registro, in una compilazione narrativa il cui soggetto Irene Incarico introduce nella propria accurata prefazione: “Il doppio dunque, fonte di inquietudine, di perversione, di amore e/o affettività, è destinato a seguire un percorso accidentato ma pur sempre diretto verso una forma di accettazione: digerito prima dai media e rivomitato poi sull’audience sotto forma di stereotipo e motivo ricorrente, finisce per entrare nell’immaginario comune, per popolare le pubblicità, i sogni erotici o i negozi di giocattoli o costumi di Halloween. Così come Pinocchio finisce per trasformarsi in bambino, alla stessa maniera l’uomo artificiale ha finito per tramutarsi quasi in un «beniamino» della tradizione”.

Prosegue la presentazione del volume: “Ma cosa succede quando il doppio non è un essere estraneo, ma un pezzo di noi? Quando l’altro non è una copia – più o meno esatta, più o meno spaventosa – ma piuttosto un tragico cambiamento, una guarigione misteriosa o, più positivisticamente, una specie di upgrade dell’originale?”.

Ogni racconto è preceduto da un’illustrazione, opera degli artisti del gruppo Cyrano Comics composto da Michele Avigo, Jacopo Bissoli, Loren Carpitella, Isabella Dalla Vedova, Elia Diliso, Hanieh Ghassabian, Enrico Giusti, Emanuele Mujelli e Mario Zara, oltre a Roberto Bonadimani nella doppia veste di autore e illustratore.

Informazioni presso le pagine in rete di www.delmiglio.it. Qui a seguito, un sommario dei contenuti e degli autori:

Pezzi scientificamente composti
Little Sallingtown – Alexia Bianchini
Un errore fatale – Enrico Gregori
Gatti – Arnaldo Liberati
L’odore guida – Angelo Marenzana
Obsolescenza – Elisa Podestà
Memoria quantizzata – Vittorio Rioda
Favola quantica per androidi – Nicola Ruffo


Orribili frammenti
Il talento di Mr Dippel – Danilo Arona
Sapone – Rossana Boni
Volontà di potenza – Enrico “Nebbioso” Martini
Non si può morire dentro – Rossana Massa
Erikc – Martina Trevisan


Scampoli irriverenti
Un eulo a polpetta – Nicola Brusco
Re Cecconi – Federico Fuggini
Non ho ucciso Umberto Eco – Enrico Linaria


Brani tra mito e storia
La ricerca dell’umanità – Roberto Bonadimani
Mosaico umano – Giuliana Borghesani
Una notte da leggenda – Simona Cremonini
Numeri – Irene Incarico
Nekome – Filippo Tapparelli


Schegge noir
Uomini apezzi – Luca Ducceschi
Tasche – Maria Silvia Avanzato
L’intervento – Emanuele Cassani
Ciò che ti appartiene – Enzo Macrì
Due – Rosanna Mutinelli
Buon anno! – Paola Rambaldi


Storie di gente a pezzi
Itinerario in ventisei tappe da Frankenstein ai cyborg
AA.VV.
collana Quaderni Indaco, Delmiglio Editore, 2012
brossura, 246 pagine, €14.00
ISBN 9788896305263

Andrea Bonazzi

sabato 10 novembre 2012

Cose dell’altro mondo. Metamorfosi del fantastico nella letteratura italiana del XX secolo

Cose dell’altro mondo. Metamorfosi del fantastico nella letteratura italiana del XX secolo, 2012, copertinaA cura di Patrizia Farinelli, le Edizioni ETS di Pisa pubblicano il volume Cose dell’altro mondo. Metamorfosi del fantastico nella letteratura italiana del XX secolo, una raccolta degli atti della Giornata internazionale di studi tenutasi a Lubiana, in Slovenia, il 29 ottobre del 2009, organizzata dalla sezione di Italianistica della Facolta di Lettere e Filosofia dell’Universita di Lubiana in collaborazione con l’Ambasciata Italiana e l’Istituto Italiano di Cultura in Slovenia. L’edizione riunisce i lavori saggistici proposti dagli studiosi intervenuti nel corso dell'incontro, di varia provenienza – sia italiana che slovena, croata e serba – e tutti accomunati da un interesse per le questioni teoriche e storico-letterarie relative al fantastico.

“A che punto si trova oggi la discussione teorica sul fantastico? E che ne è stato del fantastico nel XX secolo, specificamente nella letteratura italiana? Alcuni degli articoli qui raccolti cercano di rispondere alla prima domanda: vi si ripercorrono i problemi con cui si è scontrata la riflessione critico-teorica negli ultimi quarant’anni e si delineano dei percorsi alternativi d’indagine. In due casi questi percorsi sono orientati a rendere ragione dell’identità del testo senza che si ricorra affatto a una prassi classificatoria; in un terzo – riconosciuto che distinzioni di genere si rendono talvolta necessarie nella loro funzione strumentale – viene proposta una strategia tesa a evitare l’uso dei criteri finora più frequentemente adottati, giudicati poco convincenti. Altri articoli affrontano invece la seconda questione, di carattere storico-letterario, e illustrano come diversi scrittori del Novecento (Papini, Pirandello, Bontempelli, Landolfi, Savinio, Levi e Tomizza) abbiano rielaborato motivi e dispositivi narrativi ricorrenti nella letteratura che più spesso, per determinate ricorrenze tematiche e discorsive, si è soliti considerare fantastica oppure abbiano invitato a leggere in chiave fantastica le proprie opere attraverso l’attivazione di una scrittura basata sul doppio. La preoccupazione di fondo che guida tali interventi è di comprendere la funzione che il riuso e la risemantizzazione della tramandata letteratura fantastica in ogni singolo caso assolvono. Se i fenomeni analizzati rappresentino lo sviluppo di una precisa tradizione letteraria o non piuttosto la sua elusione (dietro ad un’apparente ripresa) o, ancora, la sua dissoluzione sono domande aperte, destinate a rimanere tali per la sfuggevolezza stessa del concetto di fantastico”.

Maggiori e dettagliate informazioni presso la pagina web dedicata sul sito di Edizioni ETS, dalla quale è possibile scaricare l’Indice, la completa Introduzione della curatrice, l’Indice dei nomi citati e la rassegna biografica de Gli autori, il tutto in quattro distinti PDF. Qui a seguito il sommario dei contenuti:

Premessa
Introduzione – Patrizia Farinelli
Fantastico e realta letteraria: un discrimen necessario? – Filippo Secchieri
Definire il fantastico, punto interrogativo – Srečko Fišer
Fantastici mondi possibili – Tatjana Peruško
Il diavolo senza corna. Simbolo e codice del fantastico papiniano – Giona Tuccini
Sei personaggi in cerca d’autore: una lettura fantastica – Dušica Todorović
Miracoli bontempelliani: il fantastico al filtro del Novecentismo – Patrizia Farinelli
Alberto Savinio e la storia metafisica di un mondo ordinario – Snježana Husić
«Al modo degli Icebergs»: parodia del fantastico nel Racconto d’autunno di Tommaso Landolfi – Silvia Contarini
Quaestio de centauris: i racconti di Primo Levi tra fantastico e fantascientifico – Irena Prosenc Šegula
Il fantastico istriano di Fulvio Tomizza – Sanja Roić
Il fantastico oggi: tra genere superato e scrittura emblematica – Tatjana Peruško
Indice dei nomi
Gli Autori


Cose dell’altro mondo
Metamorfosi del fantastico nella letteratura italiana del XX secolo
Atti della Giornata internazionale di studi (Lubiana 29.10.2009)
a cura di Patrizia Farinelli
fuori collana, Edizioni ETS, 2012
brossura, 174 pagine, €18.00
ISBN 9788846733290
Andrea Bonazzi

sabato 13 ottobre 2012

Il fantasy in Italia, saggio tematico sul genere

Il fantasy in Italia, 2012, copertinaCasa editrice attenta nel corso dei decenni agli sviluppi della letteratura fantastica italiana, sia nell’ambito critico che in quello narrativo, la Solfanelli di Chieti pubblica il saggio tematico Il fantasy in Italia scritto da Franco Ressa e introdotto da una presentazione di Paolo Gulisano.

“Il genere fantasy viene inteso come risultante dall’unione di due altri generi quali la fiaba e l’epica, rimasti in secondo piano o dimenticati nella cultura recente, ma oggi riportati a vivere in una nuova veste”.

“Vengono studiati gli influssi positivi, e pure le possibilità di aberrazione possibili attraverso un uso distorto del nuovo genere,” prosegue la nota editoriale. “Si esamina dalla sua origine l’epica cavalleresca medievale e rinascimentale italiana, fino al suo tramonto durante il XVI secolo, e quindi il sorgere e prosperare della fiaba in epoca barocca, la sua trasformazione didattica alla fine dell’Ottocento, quindi il sorgere del genere fantasy, iniziato ad affermarsi in Italia nell’ultimo trentennio del XX secolo. La panoramica sulle tendenze attuali del fantasy italiano tiene conto anche delle produzioni nelle arti musicali, del fumetto, e del nuovo fenomeno mondiale del gioco di ruolo, applicazione pratica e immedesimante delle tematiche e del mondo epico-fiabesco scaturito dalla fantasia di J.R.R. Tolkien”.

Laureato in architettura e in lettere, l’autore ha insegnato per alcuni anni al politecnico di Milano, città dove risiede. Franco Ressa si occupa di storia e archeologia e della loro diffusione, oltre a scrivere saggistica e sceneggiature di comics come Storia del Piemonte a Fumetti (1993), per i disegni di Nives Manara con la quale ha pure realizzato l’albo fantasy a fumetti Alis (2010). Sempre in contesto fantasy, ha firmato la direzione artistica della rivista di giochi di ruolo Rune nel 1994-96.

Concludono l’opera un glossario ragionato di elementi e caratteristiche tipiche nel genere, e una vasta bibliografia. Informazioni sul volume presso le pagine web delle Edizioni Solfanelli.

Il fantasy in Italia
Franco Ressa
collana Athenaeum, Solfanelli, 2012
brossura, 216 pagine, €16.00
ISBN 9788874977604
Andrea Bonazzi

lunedì 8 ottobre 2012

Max Dave nei Capolavori dei Racconti di Dracula Vol. 4

I Capolavori dei Racconti di Dracula Vol. 4: Max Dave, 2012, copertinaLa quarta e attesa uscita de I Capolavori dei Racconti di Dracula, che ristampa in edizioni integrali riviste e corrette dal curatore Sergio Bissoli i migliori romanzi horror apparsi nella mitica prima serie della collana, è tutta dedicata al grande Max Dave, autore culto di numerosi thriller soprannaturali nei quali il labile confine tra realtà e fantasia si tinge di ombre terribili e inquietanti: un luogo prediletto dai fantasmi…

Con lo pseudonimo di Max Dave scrivevano due persone: il dott. Pino Belli (1921-1968) autore dei tre romanzi presentati in questo quarto volume, e il fratello dottor Carlo Belli (vivente). Di origini nobiliari, Pino Belli, il maggiore e più prolifico dei due, dopo una breve carriera come ufficiale dell’esercito prima e poi come regista, iniziò la sua attività di autore nel 1958 scrivendo storie del mistero per la collana “Narratori Americani del Brivido” dell’editore Cantarella, tra cui spiccano L’Ombra che Ride e Il Vampiro. Entrò poi in pianta stabile presso la stessa casa editrice e, firmandosi col nome di Max Dave, prense a scrivere “I Racconti di Dracula”.

Presto divenne uno degli autori più prolifici e richiesti della mitica collana, dando la sua impronta indelebile all’intera serie. “Genio sregolato”, come lo definisce Sergio Bissoli nella sua postfazione “I fantasmi di Max Dave”, fu ideatore dei casi più pazzeschi, di trappole diaboliche, di orribili apparizioni nei castelli o nelle brughiere della Scozia – luogo prediletto ove ambientare le sue storie più macabre – in capolavori di narrativa a doppia soluzione, magistralmente scritti. In circa dieci anni di carriera scrisse decine di romanzi horror, alcuni dei quali sono stati tradotti anche in Francia, e quelli che qui riproponiamo – dopo oltre mezzo secolo di oblìo – sono i più rappresentativi del suo stile unico e inconfondibile.

Uccidono i morti?, 1959, copertinaUccidono i morti? Con questo romanzo esordiva (nell’anno 1959) la mitica collana originale de “I Racconti di Dracula”, “con lo scopo di presentare” – scriveva l’editore nella postilla editoriale – “la migliore narrativa nel campo dell’allucinante e dello spaventoso”. La trama sembra precorrere i migliori film di Dario Argento: una terrificante maledizione aleggia sul castello degli Hatchet; la sciagura si abbatte su signori e servitù allorché una mano ignota inizia a mietere le prime vittime, e alcuni cadaveri vengono rinvenuti con il volto deformato dalla paura. Tutto sembra avere origine dalla sparizione di una misteriosa statuetta di giada verde, legata al culto tibetano della resurrezione dei morti. E tra lugubri saloni bui, ombrosi e semideserti, una creatura dell’oltretomba torna per tormentare i vivi… Questo il primo originale thriller fantastico di Max Dave, già entrato nell’Olimpo dei classici della letteratura nera.

Assediati dal demonio, 1963, copertinaAssediati dal demonio è uno dei romanzi più surreali, allucinati e folli dell’intera serie dei “Racconti di Dracula”. Un piccolo e sonnacchioso villaggio del Galles viene sconvolto da strane apparizioni: dei misteriosi “uomini rossi”, specie di creature eteree che non sono di questo mondo, escono di notte per vagare tra i vivi, uccidendo con il loro tocco mortale. Forse sono richiamate da un perverso e scellerato patto col diavolo. Interviene l’esercito… ma un gruppetto di civili resta intrappolato in un antico castello e, assediati dalle mostruose creature, lotta per la sopravvivenza. E mentre fuori infuriano lampi e spari, ha inizio una terribile discesa negli inferi del castello e della mente umana… Uno dei grandi capolavori fantastici di Max Dave, qui al meglio della sua forma.

Terrore al castello, 1965, copertinaTerrore al castello è una cupa e insidiosa ghost story carica di suspense. In un antico e tenebroso maniero, sferzato dalla furia della tempesta, ristagna un’atmosfera d’incubo e di paura: i futuri eredi della Marchesa, una misteriosa nobildonna di età indefinita, iniziano a morire in modi atroci. Ognuno sospetta dell’altro, ma mentre insorgono i primi contrasti, i fantasmi del posto manifestano la loro oscura presenza. E cosa succede, ai vivi, quando è un fantasma a mostrare i segni della pazzia? Un romanzo magistrale, un altro capolavoro del terrore soprannaturale di Max Dave.

Informazioni sulle pagine web delle edizioni Dagon Press. Il volume è ordinabile presso lo shop online Lulu.com dell’editore, insieme alle tre precedenti uscite de I Capolavori dei Racconti di Dracula. Qui a seguito, un’anteprima attraverso cui sfogliare alcune pagine del libro.

I Capolavori dei Racconti di Dracula
Volume 4: Max Dave
a cura di Sergio Bissoli
Edizioni Dagon Press, 2012
brossura, 304 pagine, €19.00
Pietro Guarriello



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domenica 30 settembre 2012

Urania a Napoli: 60 anni di fantascienza in Italia

60 anni di fantascienza in Italia, locandinaSabato 13 e domenica 14 ottobre prossimi a Napoli, presso la Città della Scienza, la manifestazione di divulgazione della cultura scientifica e tecnologica Futuro Remoto. Un viaggio tra scienza e fantascienza ospiterà il principale evento dedicato ai sessant’anni dalla pubblicazione in edicola del primo numero di Urania.

Esperti, professionisti e scrittori incontreranno il pubblico per raccontare il passato, il presente e il futuro della fantascienza (italiana e non) e scoprire perché la fantascienza è indispensabile per continuare a fare ricerca scientifica.

Qui a seguito gli appuntamenti delle due giornate:


Sabato 13

ore 11.00 – Perché abbiamo bisogno della fantascienza per continuare a fare scienza. I fisici Fulvio Peruggi e Giuseppe Longo dell’Università di Napoli “Federico II” e gli esperti di fantascienza Carmine Treanni e Roberto Paura racconteranno al pubblico che ruolo ha avuto la fantascienza nello sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica del XX secolo, principalmente nel settore dello spazio. E perché dunque una “buona” fantascienza, letteraria e cinematografica, è essenziale per avvicinare i più giovani al mondo della scienza.

ore 12.30 – Delos Books: presentazione numero speciale sui 60 anni di Urania, con Carmine Tranni. Presentazione delle riviste Delos Science Fiction e Robot, nonché delle ultime uscite in libreria della Delos Books. Delos Science Fiction è la più longeva rivista online di fantascienza, attiva dal 1994: il numero di ottobre è dedicato ai 60 di Urania e della fantascienza in Italia. Nel 2003, Delos ha inoltre ripreso la pubblicazione della rivista cartacea Robot, storico magazione degli anni 70. Nel corso dell’incontro, Silvio Sosio, presidente di Delos, interverrà in diretta da Milano.

ore 15:00 – Le collane fantastiche delle edizioni Bietti. Negli ultimi anni la storica casa editrice Bietti ha lanciato alcune collane dedicate al fantastico che stanno rilanciando il genere in Italia. Dopo la presentazione a Città della Scienza del volume Apocalissi 2012 con il curatore Gianfranco de Turris, Bietti torna con un evento dedicato alla presentazione delle sue antologie tematiche. Gian Filippo Pizzo, storico della fantascienza italiana, è oggi curatore di alcune antologie di successo: Ambigue utopie, Notturno alieno e altre due di prossima uscita.

ore 16.00 – Urania Mondadori compie 60 anni. Con Giuseppe Lippi, oggi il più longevo direttore di Urania, di cui ha assunto la direzione nel 1990. Dopo lunghe esperienze come curatore di Robot e poi delle opere fantastiche Oscar Mondadori (tra cui Tutti i racconti di Lovecraft in quattro volumi), ha traghettato Urania nel terzo millennio. Fondatore con Gianni Montanari del Premio Urania, ha contributo a far emergere i più importanti nomi della letteratura fantascientifica italiana, tra cui Valerio Evangelisti. Quest’anno, per i 60 anni di Urania, la storica collana inaugura una sua versione in ebook.

ore 17.30 – 60 anni di fantascienza in Italia. Tavola rotonda con Adolfo Fattori, Giuseppe Lippi, Gian Filippo Pizzo, Salvatore Proietti. I più importanti nomi della critica di fantascienza in Italia ricostruiscono la storia del genere letterario nel nostro paese. Nel 1952 usciva in edicola il primo numero di Urania, la collana della Mondadori dedicata alla fantascienza, alla cui direzione si sono susseguiti nomi quali Giorgio Monicelli, Carlo Fruttero, Franco Lucentini e Gianni Montanari.


Domenica 14

ore 11:00 – Ferro Sette. Astro nascente della narrativa italiana, Francesco Troccoli ha lasciato una brillante carriera in una multinazionale farmaceutica per dedicarsi alla scrittura. Traduttore professionista, è curatore del pluripremiato blog Fantascienza e dintorni. Ha vinto il Premio Giulio Verne nel 2011. Quest’anno è uscito il suo primo romanzo, Ferro Sette (Curcio editore), già diventato un caso letterario.

ore 11:30 – Il movimento connettivista e oltre. Incontro con Giovanni De Matteo e Salvatore Proietti. De Matteo, già vincitore del Premio Robot 2005, si è imposto all’attenzione del panorama fantascientifico italiano con il romanzo Sezione Pi-Quadro, vincitore del Premio Urania 2006. Proietti, traduttore e critico, è direttore della rivista di studi sulla science fiction Anarres. A partire dalla loro collaborazione nella webzine Next Station, legata al movimento connettivista, tra i più importanti circoli artistici in Italia, tracceranno un bilancio della fantascienza in Italia e nel mondo.

ore 12:30 – La fantascienza ha un futuro? Tavola rotonda con Donato Altomare, Giovanni De Matteo, Francesco Troccoli, Carmine Treanni. Attraverso la collana Urania della Mondadori, dal 1990 a oggi sono stati lanciati molti dei più importanti nomi della fantascienza italiana. La tavola rotonda è dedicata allo stato dell’arte della fantascienza (italiana e non) e al futuro del romanzo di fantascienza, attraverso un dibattito con i più importanti scrittori di genere del nostro paese.

ore 15:00 – Sinfonia per l’imperatore. Incontro con Donato Altomare. Autore noto fin dagli anni ‘80, Altomare si impone all’attenzione nazionale con il romanzo Mater Maxima, vincitore del Premio Urania nel 2001. Bissa il successo nel 2008 con Il dono di Svet. Il suo ultimo romanzo, Sinfonia per l’imperatore, pubblicato da Elara, è il frutto di anni di lavoro e fonde storia e fantascienza. Ha vinto quest’anno il premio Vegetti della critica.

ore 15:30 – Quaderni d’Altri Tempi. Incontro con Adolfo Fattori. La rivista bimestrale Quaderni d’Altri Tempi, fondata nel 2005, dedica da sempre una grande attenzione alla fantascienza e al suo impatto sulla società post-moderna. Diretta da Gennaro Fucile e Adolfo Fattori, presenta il numero di ottobre dedicato ai 60 anni della fantascienza in Italia e i prossimi spin-off editoriali editi da Bevivino.

ore 16:00 – Balle spaziali. Il CICAP, Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale, interviene a Futuro Remoto per parlare delle tante “bufale” della scienza spaziale. Interviene per il CICAP Luca Boschini, progettista aerospaziale e tra i principali esperti di “balle spaziali” in Italia; a seguire, interventi di Giuseppe Longo, docente di astrofisica all’Università di Napoli “Federico II”, e di Roberto Paura, in qualità di direttore dell’Osservatorio Apocalittico.

Programma dettagliato, informazioni e prezzi sulle pagine dedicate di www.cittadellascienza.it.

Andrea Bonazzi

giovedì 26 aprile 2012

Fantastico Salgari. Dal ‘vampiro’ Sandokan al “Giornale illustrato dei viaggi”

Fantastico Salgari. Dal ‘vampiro’ Sandokan al 'Giornale illustrato dei viaggi'

Pubblicato da Nerosubianco Edizioni di Cuneo, Fantastico Salgari. Dal ‘vampiro’ Sandokan al “Giornale illustrato dei viaggi” di Fabrizio Foni è il quinto volumetto in una serie dedicata agli anniversari salgariani di quest’ultimo biennio. Una breve raccolta saggistica intesa all’approfondimento del filone tematico forse meno usuale, e il meno considerato certamente, nell’opera di Emilio Salgari: gli aspetti “tenebrosi” tra il fantastico e il gotico del nostro autore “avventuroso” per eccellenza.

“In occasione del centenario della scomparsa dell’autore (1911) e ormai a ridosso dei centocinquant’anni dalla sua nascita (1862), i quattro saggi qui raccolti tentano di indagare uno dei lati meno esplorati dell’immaginario di Emilio Salgari: le atmosfere e le presenze lugubri, gotiche e fantastiche che pur si riscontrano in buona parte della sua opera. Nel suo complesso, il volume cerca di ricostruire quel ciclo di produzione creativa che dalle appendici della Tigre della Malesia (in cui Sandokan è un sulfureo bevitore di sangue) porta alla creazione di una ‘scuola’ nostrana del fantastico, coltivata sulle pagine di ‘Per terra e per mare’, giornale di avventure e viaggi di cui il «Capitano» era direttore. Fino alla filiazione indiretta della terza serie del ‘Giornale illustrato dei viaggi’, il cui timoniere Guglielmo Stocco sdoganò il soprannaturale, il macabro e la fantascienza: tutto questo, ovviamente, all’insegna e nel solco di Emilio Salgari”.

Studioso del fantastico popolare, Fabrizio Foni è autore delle monografie Alla fiera dei mostri (Tunué, 2007) e Piccoli mostri crescono (Perdisa Pop, 2010), oltre ad aver curato le antologie Il gran ballo dei tavolini (Nerosubianco, 2008) e Ottocento nero italiano (Aragno, 2009, insieme a Claudio Gallo). Con Luciano Curreri ha firmato la cura del volume collettaneo Un po’ prima della fine? (Sossella, 2009), dedicato agli ultimi romanzi di Salgari e, con Álvaro Ceballos Viro e Riccardo Trani, la riedizione bilingue di Seis días fuera del mundo/Sei giorni fuori dal mondo di Juan Pérez Zúñiga (Nerosubianco, 2011).

Maggiori informazioni presso la pagina web dell’editore. Qui a seguito, il booktrailer del libro.

Fantastico Salgari
Dal ‘vampiro’ Sandokan al “Giornale illustrato dei viaggi”
Fabrizio Foni
Anniversari salgariani n. 5, Le bandiere, Nerosubianco Edizioni, 2011
brossura, 100 pagine, €15.00
ISBN 9788889056844



Andrea Bonazzi

venerdì 10 febbraio 2012

I Racconti Grotteschi di L.A. Lewis e “Racconti di Dracula” Vol. III per Dagon Press

Racconti Grotteschi, 2012, copertinaCari amici e appassionati, dopo una pausa di qualche mese la Dagon Press torna a riaprire le sue cornucopie di tesori fantastici, e cosa c’è di meglio che trascorrere queste gelide serate invernali intinte nel bianco della neve (il colore dei fantasmi!) insieme a una buona raccolta di storie weird, magari vicino al camino, al tepore rassicurante della fiamma che arde sui ceppi?

Sì, perché una tra le più strane, più affascinanti e più oscure raccolte di storie dell’orrore di tutti i tempi è arrivata finalmente in Italia, grazie al lavoro di scavo e di recupero della Dagon Press e in primis del nostro benemerito collaboratore Bernardo Cicchetti, curatore dell’edizione italiana. Si tratta della incredibile, bizzarra antologia che nell’originale inglese ha il titolo di Tales of the Grotesque: A Collection of Uneasy Tales, volume del 1934 le cui rarissime copie originali sono oggi praticamente introvabili, valutate centinaia o anche migliaia di dollari sul mercato dell’antiquariato librario.

L’autore, il misterioso Leslie Allin Lewis (1899-1961), scrisse solo questo libro, una vera icona del genere fantastico e soprannaturale, e poi sparì nel nulla. Ma il fascino delle sue strane storie (undici in tutto) permane, anche a distanza di decenni, e il libro ha da allora stregato critici, esperti e connoisseurs della letteratura antirealista: “Una delle più belle antologie del terrore mai pubblicate,” l’ha giudicato uno specialista come Mike Ashley (in Who’s Who in Horror and Fantasy Fiction), e lo stesso Richard Dalby, che nel 1994 ha curato una riedizione altrettanto rara, parla di “horror stories di eccezionale qualità” (cfr. The Penguin Encyclopedia of Horror and the Supernatural).

Un libro e un autore leggendari, dunque, che siamo orgogliosi di portare in Italia, per la prima volta, in traduzione integrale arricchita dall’unico altro racconto scritto da Lewis, da straordinarie illustrazioni appositamente realizzate per questa edizione e da esclusive foto d’epoca: documenti, immagini e storie di indubbio fascino che rimandano al periodo delle weird tales più classiche, quelle per intenderci di M.R. James, A. Blackwood, W.H. Hodgson, ecc., ma con in più uno stile di scrittura moderno e perfettamente attuale.

“Quelli di Lewis,” assicura Neil Wilson (l’autore di Shadows in The Attic – A Guide to British Supernatural Fiction: 1820-1950) “sono racconti insoliti, originali, che in modo deciso portano l’atmosfera della ghost story classica nel Ventesimo Secolo”. Sono storie avvolte in atmosfere misteriose, inquietanti, surreali, macabre, spettrali, cupamente fantastiche e grottesche, da “La Torre di Moab”, in cui un edificio stregato, infinito, è dimora di demoni orrendi, a “Ibrido”, con una singolare trasformazione e un finale beffardo; da “La Fortezza Perduta”, che si trova in un limbo sperduto oltre il tempo e lo spazio, un luogo immoto e inanimato, ma violato dal crimine, a “Gli Accordi del Caos”, dove la bizzarra musica di un pianista-medium evoca visioni terribili di follia, morte e distruzione.

Ma tutte le storie sono decisamente singolari e intinte nelle atmosfere del macabro e del bizzarro, come “Il Bambino”, con la sua lugubre dimora che si erge in un bosco evitato da Dio e dagli uomini, abitata da una misteriosa entità, o “Gli Spettri dell’Aria”, un racconto sinistramente ‘lovecraftiano’ dove agisce una creatura maligna, infernale, enigmatica nei suoi scopi, e inconoscibile. E poi ancora la possessione soprannaturale de “La Pipa di Schiuma”, nel quale il diario di un folle riporta una cronaca assurda, terrificante, di alienazione e paranoia.

Tales of the Grotesque: A Collection of Uneasy Tales, 1934, copertina
Queste e altre Storie Grottesche troverete nel libro, una silloge perfetta di racconti terrifici tra i più originali del genere. Un’antologia che ben si presta anche per tentare un gioco affascinante, quello delle comparazioni letterarie.

“Immaginiamo che questa sia un’antologia di autori vari,” scrive Cicchetti nella Postfazione, “e attribuiamo ai racconti la paternità più probabile. Ecco, potrebbe uscirne fuori una lista del genere: ‘La Fortezza Perduta’ di Matthew Shiel, ‘Ibrido’ di Robert Hichens, ‘La Torre di Moab’ di Clark Ashton Smith, ‘Il Bambino’ di Edward Lucas White, ‘Il PugnalÈ di Robert Bloch, ‘Gli Accordi del Chaos’ di Algernon Blackwood, ‘La Pipa di Schiuma’ di August Derleth, ‘Gli Spettri dell’Aria’ di Howard Phillips Lovecraft, ‘Il Maiale di Ferro’ di Richard Matheson, ‘Vivente nella Morte’ di Algernon Blackwood, ‘Il Racconto dell’Autore’ di… Clive Barker? Stephen King? Decidete un po’ voi. Intendiamoci, se fosse così, se Leslie Allin Lewis fosse non un autore in carne e ossa ma uno pseudonimo collettivo, questa sarebbe davvero una delle possibili antologie del meglio degli autori citati”.

E davvero una personalità multiforme dev’essere stata quella di L.A. Lewis, di cui ancora oggi si sa decisamente troppo poco. Scrittore? Veterano delle due guerre? E che altro? Tutto quello che si sa di lui, oltre al fatto che sia stato un pilota della RAF e che abbia scritto alcune delle più originali horror stories di tutti i tempi, ce lo dice sempre Cicchetti nella sua Postfazione, in una inedita ricerca, impreziosita da foto e documenti d’epoca, in cui si svelano dettagli e fatti basilari e mai prima emersi della vita dello scrittore; del quale comunque restano avvolti nel mistero gli ultimi anni, trascorsi non si sa dove… forse in una delle realtà “altre” in cui si muovono i protagonisti dei suoi racconti? Il regno-limbo della fortezza perduta – uno dei suoi tales più magici e perfetti – o lo strano altrove verde di “Vivente nella Morte”, macabra fantasia di cadaveri e dimensioni parallele? Chissa! Quel che è certo, è che Lewis e i suoi Racconti Grotteschi sono oggi entrati nel mito della letteratura fantastica e di genere, ed è una fortuna averli recuperati e tolti dall’oblio delle opere perdute – grazie a Richard Dalby in Inghilterra e a Bernardo Cicchetti in Italia – per dar loro modo di continuare a stregare e affascinare una nuova generazione di lettori.

Il volume, stampato in solida edizione rilegata con sovracopertina “d’epoca” (basata su quella originale degli anni 30) è a tiratura limitata – solo 100 copie numerate – e viene venduto con il metodo della prevendita, cioè con prenotazione, al prezzo promozionale di Euro 29.00 + spese di spedizione. Gli ordini dovranno quindi pervenire entro il 30 febbraio 2012. Una volta chiuse le prenotazioni, le copie saranno stampate e spedite ai richiedenti che le riceveranno entro un paio di settimane. Dopo tale data, se resteranno copie invendute il costo di ognuna sarà di 35.00 Euro.

Importante: una volta esaurite le 100 copie, non sono più previste ristampe. Si offre così ai lettori e agli appassionati l’occasione di avere in esclusiva un qualcosa di unico, un libro destinato a diventare col tempo un tesoro per i collezionisti e un motivo d’orgoglio per chi lo possiede.

La modalità d’ordine è la seguente: o un versamento su PostePay n. 4023600464559329 (intestatario Pietro Guarriello) oppure un bonifico bancario (dati a richiesta). Dopo il versamento basta inviare una e-mail di conferma all’indirizzo di redazione (studilovecraft@yahoo.it) indicandovi un indirizzo postale per il recapito.

I Capolavori de “I Racconti di Dracula” vol. 3, 2012, copertinaRicordiamo inoltre che in concomitanza con l’uscita del volume Racconti Grotteschi di L.A. Lewis, sarà disponibile anche il terzo libro della collana I Capolavori de “I Racconti di Dracula”, che presenta altri tre memorabili romanzi dell’epoca d’Oro del weird tale italiano.

L’autore è Paul Carter, “il viandante nell’orrore”, come titola Sergio Bissoli l’appendice biografica, poiché ebbe modo di visitare tutte le nazioni del globo, eccetto il Giappone. E queste sue esperienze di viaggio, spesso straordinarie, sono riportate fedelmente nei suoi romanzi, ognuno dei quali ambientato in un differente paese del mondo, come i tre che presentiamo in questo volume:

Le Belle e i Mostri si ambienta nelle arroventate atmosfere del deserto Australiano, dove avvengono fatti strani, misteriosi, con scomparse di locali e di indigeni. Tutto converge all’isolata fattoria di Firth Farm, abitata da un gruppo di ricchi occidentali, tra cui due mad doctors che conducono strani esprimenti sulla fauna botanica. Mentre tra le felci giganti, le araucarie e gli eucalipti si muove una strana creatura…

In Satana è Donna rivive la leggenda di Lady Godiva, la contessa che scandalizzò l’Inghilterra cavalcando nuda; ma qui la storia si ambienta nelle gelide Highlands scozzesi, tra ruderi di antichi castelli battuti dalla furia degli elementi. E la rediviva in questione ha il volto scarnificato di un’orrendo scheletro vivente!

La Vergine di Sangue, probabilmente il capolavoro di Paul Carter, è un folle thriller urbano virato al soprannaturale e porta in scena la vita e la gioventù dorata di una Stoccolma funestata da misteriose scomparse, sulle quali la Polizia locale indaga. Ma tra incubi premonitori, abbazie in cui si svolgono strani convegni, e donne algide e crudeli, si spalanca sotto la città un sulfureo abisso popolato da esseri decapitati e da ancor più orribili segreti...

Paul Carter fu lo pseudonimo di Gualberto Titta (1906-1999), attore e scrittore, noto soprattutto per i suoi romanzi horror pubblicati dalla ERP negli anni 60 e 70, spesso firmati con gli pseudonimi di Werner Wrengel, Kevin Mc Hynes, Lancelot Wilde e, principalmente, Paul Carter. Scrittore eclettico ed eccentrico, Titta è stato autore di un centinaio di romanzi di vario genere (gialli, storici, di guerra, di spionaggio, thriller e, soprattutto, horror, molti comparsi anche in traduzione inglese, francese e tedesca), oltre che di racconti, testi drammatici (come Rottami, Il moschettiere azzurro e Christus), riduzioni teatrali (tra cui quella de I Miserabili di Victor Hugo, scritta a soli sedici anni), poesie e dialoghi per fotoromanzi. Tra i suoi romanzi dell’orrore spiccano Le belle e i mostri (1961), Satana è donna (1962), La luce dei morti (1963), Il marchio del vampiro (1964), Il canto degli annegati (1965), Il tesoro dei cavalieri neri (1972), Il sesso e la morte (1973) e Allucinazione maledetta (1977).

Copertine di Paul Carter ne 'I Racconti di Dracula'
Il volume, di 350 pagine, ha un costo di Euro 19.00 e può essere ordinato con le stesse modalità più sopra indicate. Per ulteriori informazioni, scrivete alla e-mail di redazione studilovecraft@yahoo.it.

Pagine ufficiali in rete sul blog di Studi lovecraftiani / Dagon Press.

Pietro Guarriello

domenica 9 ottobre 2011

Weird Tales Italia, il numero 2

Weird Tales Italia n. 2, agosto/settembre 2011, copertinaSeconda uscita per l’edizione italiana di Weird Tales sotto la direzione editoriale e artistica di Dario Gulli e con Luigi Boccia quale direttore di testata, un bimestrale che riprende la prestigiosa intestazione e i contenuti dello storico “unique magazine” nella sua ultima incarnazione pubblicata dal 2007 negli Stati Uniti dalla Wildside Press – la quale è ora in procinto di cederne conduzione e proprietà al marchio editoriale della Nth Dimension Media.

Con qualche ritardo saltando il bimestre giugno/luglio, il numero 2 della rivista prosegue nella presentazione di articoli e recensioni, illustrazione, poesia fantastica e ovviamente narrativa breve weird e dark fantasy, il tutto selezionato e tradotto dalle uscite originali della Wildside. Ma la presenza italiana si arricchisce ulteriormente in questo secondo fascicolo con la riproposta di due recenti racconti di Gianfranco Nerozzi e Paolo di Orazio, con le interviste a Dardano Sacchetti e a un Ramsey Campbell da tempo ingiustamente trascurato nel nostro paese, e ancora con le illustrazioni originali di Andriano Monti-Buzzetti e una tavola di Stefano Bessoni per la pagina grafica di “Weirdcraft”, oltre agli appuntamenti fissi con le recensioni e rubriche di Errico Passaro e Gianfranco de Turris.

Una ghost story decisamente atipica dello stesso Ramsey Campbell e un movimentato racconto lovecraftiano pulp di Joe R. Lansdale completano la sezione narrativa, insieme alla seconda parte dei “Petali Neri” di Michael Moorcock, una storia del ciclo fantasy di Elric di Melniboné proposta come serial a puntate, il tutto nella puntuale traduzione di Nicola Lombardi e Giuseppe Bonaccorso. Restano ancora omessi i titoli originali delle opere tradotte, così come le date – se non proprio i riferimenti di prima pubblicazione – anche per quelle italiane.

Ampio spazio negli approfondimenti per il bicentenario, nel 2008, della nascita di Edgar Allan Poe, in una serie di interventi conclusi dall’articolo di Nick Mamatas sulle case in cui visse lo sfortunato scrittore americano. Kenneth Hite ci accompagna nelle Dreamlands come seconda tappa del proprio excursus fra i luoghi della geografia letteraria di H.P. Lovecraft, mentre Darrell Schweitzer si avventura in un’estesa recensione del monumentale volume illustrato A Lovecraft Retrospective: Artists Inspired by H.P. Lovecraft (2009) nella sua rubrica “La cripta”, qui con l’incredibile sottotitolo italiano di “L’ultimo libro di Eldritch” a resa dell’originario “The Ultimate Eldritch Tome”. D’accordo, sarà una pignoleria… ma suona piuttosto ironico che proprio su uno Weird Tales nessuno abbia riconosciuto l’aggettivo inglese eldritch, per quanto – alla stregua di weird – non abbia corrispettivi in italiano nell’indicare il sinistramente strano e soprannaturale.

In attesa di assistere a un evolversi ulteriore della pubblicazione nei suoi successivi fascicoli, giungono segnali positivi su una prossima e più ampia distribuzione, non in edicola ma attraverso il circuito delle fumetterie, come anticipato anche sulla pagina Facebook di Weird Tales Italia. Al momento, sia per l’abbonamento che l’acquisto occorre rivolgersi alle pagine web dedicate di mylightstore.it, su cui pure vengono indicate alcune librerie fiduciarie.

Per informazioni e ulteriori contenuti, la rivista è rappresentata per l’Italia dal sito ufficiale weirdtales.it. Qui a seguito, un sommario particolareggiato del numero 2 di agosto/settembre 2011 [fra parentesi quadra le informazioni da noi aggiunte].

Racconti:
Il fantasma di Agatha [Agatha’s Ghost, 1999] – Ramsey Campbell (traduzione Giuseppe Bonaccorso, illustrazioni Andriano Monti-Buzzetti)
Cielo strisciante [The Crawling Sky, 2009] – Joe R. Lansdale (tr. Nicola Lombardi)
Petali Neri [Black Petals, 2008, seconda parte] – Michael Moorcock (tr. Nicola Lombardi, ill. Ming Doyle)
L’ultimo angolo [2007] – Gianfranco Nerozzi
Lacrime antiche [2002] – Paolo di Orazio (ill. Andriano Monti-Buzzetti)

Poesia:
Il mostro che assomiglia a me [The Monster With the Shape of Me, 2008] – Brian J. Hatcher

Weirdcraft:
llustrazione di Stefano Bessoni

Approfondimenti:
Ramsey Campbell – intervista a cura di Luigi Boccia e Giuseppe Bonaccorso
Speciale: Crescendo insieme a Poe
- Sepolcri chiusi male – Ramsey Shehadeh
- Teen Angel Dark – Aletheia Kontis
- I sei incubi a occhi aperti che Poe mi ha regalato in terza elementare – Mike Allen
- Le virtù dei morti – Cherie Priest
- Perché scrivo horror – Alexandra Eizabeth Honigsberg
Storia letteraria. Case rivelatrici – Nick Mamatas
Dardano Sacchetti – intervista a cura di Luigi Boccia

Rubriche:
Editoriale. Il nuovo fantastico italiano – Luigi Boccia
Orrorismi. Quel terrore sublime – Gianfranco de Turris
Nei labirinti di Lovecraft. Un’escursione nelle Terre del Sogno – Kenneth Hite
La cripta. L’ultimo libro di Eldritch – Darrell Schweitzer
La biblioteca. Recensioni letterarie – Errico Passaro


Weird Tales #2
L’isolito, il fantastico e il bizzarro
Fun Factory Entertainment, agosto/settembre 2011
fascicolo, illustrazioni in bianco e nero, 82 pagine, €6.90

Andrea Bonazzi