sabato 31 luglio 2010

At the Mountains of Madness: le stelle, finalmente, sono “giuste”

Astounding febbraio 1936, copertina di Howard V. BrownDalla fonte autorevole di The Hollywood Reporter la notizia ha fatto rapidamente il giro dei media, sino a rimbalzare in tempo reale sui siti web in italiano diffondendosi, complice un nome di gran richiamo come quello del cineasta di Titanic, di Aliens e di Avatar, attraverso i canali informativi di cinema, questa volta ben oltre il panorama abituale degli appassionati lovecraftiani e di weird fiction.

Dunque, le stelle sono ormai quasi “giuste”: sarà James Cameron a produrre addirittura in 3-D At the Mountains of Madness, il più ambizioso e travagliato progetto di Guillermo Del Toro che da anni sognava di portare sul grande schermo una versione fedele, sia in spirito che per ampiezza e profondità di visione, di un’opera fra le più mature di H.P. Lovecraft. Una complessa storia di esplorazione antartica, sinora sfuggita all’ondata di riduzioni cinematografiche molto – quando non “troppo” – liberamente tratte dalla narrativa del Gentiluomo di Providence.

Decisivo l’appoggio di Cameron, nel convincere la Universal a stanziare i finanziamenti necessari per un costoso e impegnativo film “di serie A”. Una possibile pietra miliare, nelle intenzioni di Del Toro, nel presentare l’orrore cosmico finalmente in tono “adulto”, con tutte le spinose implicazioni della visione sostanzialmente atea e anti-antropocentrica di Lovecraft: un minare alla base le più consolidate sicurezze umane circa la propria natura e posizione nel cosmo, nella realtà di un universo indifferente quando non incidentalmente ostile. Quanto basta, negli Stati Uniti, per meritarsi il commercialmente rischiosissimo bollino “PG-18”, ovvero il divieto ai minori non accompagnati.

At the Mountains of Madness, illustrazione di Howard V. Brown su Astounding, marzo 1936La fase di pre-produzione dovrebbe avviarsi nel giro di qualche settimana, mentre l’inizio delle riprese è previsto per l’estate del 2011, sulla base di uno script da lungo tempo in fase di stesura e revisione, firmato dal regista di Hellboy e de Il labirinto del fauno insieme a Matthew Robbins, già collaboratore alla sceneggiatura di Mimic nel 1997.

“Stiamo riscrivendo un poco la sceneggiatura stesa negli ultimi 12 anni,” racconta Del Toro in un’intervista a MTV News. “Matthew e io crediamo che un copione del genere sia da rivedere ulteriormente, ogni tanto. Lo avevamo fatto l’ultima volta un paio d’anni fa, quando abbiamo sentito il bisogno di riscrivere certe cose”.

Ed ecco allora una “chicca” per i più curiosi e impazienti fra i lettori: la prima stesura della sceneggiatura in questione è scaricabile come file PDF (1.37 Mb) da questo link diretto di www.raindance.co.uk oppure, in alternativa, dalla pagina web del Lovecraft Blog Group su Google Groups.

Infine, dopo la copertina a colori di Astounding (febbraio ’36) e il frontespizio interno per la seconda parte del racconto, sopra inclusi nel testo, vi lasciamo con le altre illustrazioni originali realizzate da Howard V. Brown (1878-1945) per la prima pubblicazione di “At the Mountains of Madness”, in tre puntate su Astounding Stories del febbraio, marzo e aprile 1936.

At the Mountains of Madness, illustrazione di Howard V. Brown su Astounding, 1936At the Mountains of Madness, illustrazione di Howard V. Brown su Astounding, 1936At the Mountains of Madness, illustrazione di Howard V. Brown su Astounding, 1936
Andrea Bonazzi

6 commenti :

  1. Altra buona novella, è che già da tempo Guillermo ha chiesto la consulenza di S.T. joshi...

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  2. le stelle sono "allineate" , ignorante

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  3. Caro Anonimo, leggendo Lovecraft e The Call of Cthulhu in particolare si trovano frasi come "when the stars were right". Right, cioè giuste, sottinteso come nella giusta configurazione, il che spiega perché sia lecito in questo contesto parlare di stelle "giuste" scritto fra virgolette, invece di usare altri termini.

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  4. Sbaglio o le prime difficoltà che avevano incontrato per questo progetto erano dovute all'ingerenza della casa di produzione che voleva un finale meno "pessimista"?

    Chissà se Del Toro è riuscito a liberarsi da 'ste catene e ne trarrà un adattamento senza happy end e storia d'amore (magari interraziale o mostruosamente romantica stile Avatar!).

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  5. Finora Gugliemino è sempre riuscito a mantenere una certa autonomia. Mah, speriamo in un finale romantico dal punto di vista degli shoggoth...

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