sabato 3 luglio 2010

Wyrd & Weird

“It is often forgotten that (dictionaries) are artificial repositories, put together well after the languages they define. The roots of language are irrational and of a magical nature.”
– Jorge Luis Borges, Prologue to “El otro, el mismo”

La parola weird, in inglese, significa “strano”, “inspiegabile”, “bizzarro”. Qualcosa di “weird” è al di là della normale comprensione. Ma nelle antiche culture europee aveva un senso molto diverso. La forma originale e arcaica wyrd significa in antico anglosassone “destino”, ma anche “potenza” o “magia” o “conoscenza profetica”. Significa comunque l’“inspiegabile” e l’inspiegabile è il sacro – per gli antichi sassoni – , il fondamento vero e proprio dell’esistenza, la forza che soggiace alla vita tutta.

S.T. Joshi, The Weird Tale, 1990Il Weird Tale sarebbe dunque narrazione di fatti strani, inspiegabili, bizzarri… Un po’ riduttivo. Si corre il rischio di cadere nell’errore concettuale in cui incappa il critico Peter Pendzolt in The Supernatural in Fiction (1952) quando equipara la Ghost Story al Supernatural Tale per una presunta coincidenza di temi.

S.T. Joshi, nel saggio The Weird Tale (1990), fa notare che si è ingenerata una irrimediabile confusione di termini tra Horror, Terrore, Sovrannaturale (nell’originale Supernatural e non Weird), Fantasy, Fantastico, Ghost Story, Romanzo Gotico e altri a causa dell’uso del termine che ne fa ogni singolo critico che differisce da quello di ogni altro, al punto che nessuna definizione del Weird abbraccia tutti i tipi di impianti narrativi che possono essere plausibilmente presupposti per prender parte alla portata del termine.

Howard Phillips Lovecraft ha il merito di aver individuato – in The Supernatural Horror in Literature (1927) – la categoria letteraria dei Weird Tale di cui è sicuramente il teorico più acuto e in cui sembra suggerire una lettura stretta del termine Weird Tale. Afferma infatti:

“I veri Weird Tales hanno qualcosa in più che un omicidio segreto, ossa sanguinanti, o una forma rivestita che fa clangore con le catene secondo la regola. Una certa atmosfera del terrore che lascia senza fiato e l’inspiegabilità delle forze esterne e sconosciute deve essere presente; ci deve essere un suggerimento espresso con serietà e un non-portentoso che si trasforma nel relativo oggetto, di quella concezione più terribile del cervello umano, una maligna sospensione o una particolare sconfitta di quelle leggi immutabili della natura che sono la nostra sola salvaguardia contro gli assalti di caos e demoni dello spazio inesplorato.”

H.P. Lovecraft, The Supernatural Horror in Literature, 1973H.P. Lovecraft fa un’altra suggestiva affermazione:

“… il punto cruciale di un racconto Weird è qualcosa che può accadere realmente”.

E soprattutto ci tiene a sottolineare che la vera letteratura Weird:

“... non dev’essere confusa con un tipo esternamente simile ma interamente, psicologicamente differente ovvero la letteratura della mera paura psicologica e dell’orribile puramente terreno.”

L’inspiegabile non terreno, soprannaturale ma non solo: la Wyrd. Wyrd, termine antico anglosassone da cui deriva weird, che designa il grande principio spirituale dello sciamanesimo anglosassone, vede la Natura come un grandioso arazzo in cui s’intrecciano i fili di poteri misteriosi, degli elementi e degli esseri viventi nel riconoscimento della molteplicità delle forze Divine. L’intero intreccio della realtà è sacro. Al di sopra, gli Dèi. Al di sopra di tutto, di Natura e Dèi, la Wyrd. Una enorme, spiraliforme, ragnatela che tutto comprende comprendendo se stessa, il Grande Mistero che guida l’intreccio dell’Arazzo, Causa e Fine estremo di tutto.

È la rete che collega ogni elemento ed ogni creatura dell’universo, non conosce distinzioni di passato o futuro e vede il Tempo come una spirale. La spirale rappresenta l’avanzamento all’interno di un ciclo incorporando, in tal modo, l’idea di un progresso, di una Narrazione sovraumana in cui trovano parte i destini di uomini e Dèi. E il cerchio si chiude. Ancora una volta risalire all’etimologia non è solo un vizio da bibliofilo ma la dimostrazione che il senso delle cose ha radici antiche. Perché l’uomo è un animale narrante e la narrazione nasce dal bisogno di dare un senso al Mistero dell’Esistenza.

Bibliografia:
La Via del Wyrd. Brian Bates, coll. Mandàla, Rizzoli Ed., 1997
La Sapienza di Avalon. Brian Bates, coll. Mandàla, Rizzoli Ed., 1998
The Weird Tale. T.S. Joshi, Austin: University of Texas Press, 1990
The Supernatural Horror in Literature. H. P. Lovecraft, 1927, Annotated edition, T.S. Joshi, Hippocampus Press, 2000
The Supernatural in Fiction. Peter Penzoldt, New York: Humanities Press, 1965
Oxford English Dictionary. Vol. 3, Clarendon Press, 1997

Linkografia:
Brian Bates - The Way of Wyrd
S. T. Joshi's Web Site
Oxford English Dictionary Online

Tatiana Martino

(pubblicato su San Rospo il 12/09/07)

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