giovedì 17 gennaio 2013

Riccardo Valla, 1942-2013

Riccardo Valla, Fiuggi, 2002 (Foto: A. Bonazzi)Quando c'e coinvolgimento personale, per quanto remoto lo si consideri, non ce la fai a mantenere il distacco necessario. Quello che ci vuole per mettere insieme una formalità da articolo commemorativo, da “coccodrillo” o qualunque cosa in questi casi ci si aspetti. E nemmeno quello che serve a lasciar perdere, a evitare di mettere in pubblico sfilze di parole probabilmente prive di sostanza. Le memorie restano esclusivamente personali. Il fatto, le cronache, le note bio-bibliografiche, sono già state scritte e lette più adeguatamente altrove. Resta quest'impressione di particolare e troppo improvviso silenzio nello scorrere del tempo, delle persone e del senso che attribuiscono alle cose. Resta qualcosa anche senza annaspare in frasi fatte. O in quelle sfatte, se è per questo. Resta qualcosa.

Andrea Bonazzi

1 commento :

  1. Resta molto, per chi ha ancora la capacità di apprezzare le cose. Resta molto.

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